TRIPOLI 2 ( ABERRASHA) IL PRIMO INCONTRO
Il Board of Directors della Holding mi aveva autorizzato a programmare la ripresa dei lavori nell’arco dei successivi 6 mesi , in vista della cessazione dell’embargo alla Libia da parte degli USA ,come ci aveva comunicato l’ unita’ di crisi della Farnesina .
Così avevo incominciato a muovermi per reperire manovalanza per i lavori civili , che avrebbero dovuto essere eseguiti su tutto il territorio della Jamahirya ,dai confini del Sudan a quelli del Ciad ,da Kufra a Bengasi e da Tripoli a Sheba .
All’ambasciata somala avevo incontrato il vecchio ambasciatore Osman Dirye Suleiman ,uno dei nove fondatori della repubblica democratica somala insieme a Siad Barre ….il suo ufficio era in pratica il centro di smistamento dei profughi provenienti dalla Somalia,attraverso i territori dell’Ogaden ,del Ciad ,dove erano accompagnati dai guerriglieri fino a un campo di raccolta nel deserto a Est di Sheba , con la connivenza delle guardie di frontiera libiche ,che oltre a prelevarre il baghcich usufruivano a loro piacimento dei servizi che potevano loro rendere i ragazzini e le ragazzine somale presenti nelle carovane .
Il vecchio Osmane mi aveva rivelato che si era rifugiato a Tripoli , ospite di Gheddafi , anche l’ammiraglio Said Abdallah , ex capo di stato maggiore della Marina somala……
Il mio amico “Marino “ , che mi ospitava presso la sua villa di Brava quando vi facevo tappa viaggiando da Mogadiscio a Kisimayo , aveva dovuto fuggire dalla Somalia pochi mesi prima , quando i ribelli si erano impadroniti del potere scacciando il vecchio presidente “ AF WENO “….ed ora viveva in un alloggio che gli aveva messo a disposizione Gheddafi alla periferia di Tripoli , sbarcando il lunario vendendo i passaporti ai profughi somali……
Durante la cena che avevo offerto ad Osman ed a Said nella mia villa al campo, avevamo raggiunto un accordo su come utilizzare i somali di passaggio in Libia per i lavori del mio progetto,in attesa di preparare i documenti di cui necessitavano per proseguire il loro viaggio…..
Per celebrare e perfezionare l’accordo,Marino mi aveva invitato ad una festa a casa sua…….ovviamente il vecchio Osmane(80 anni suonati&hellipnon era presente all’incontro…
Lì avevamo passato una piacevole serata cenando con chorba preparata dalla domestica libica , capretto da latte allo spiedo farcito con riso ,preparato da due ragazze somale, e cous cous con zighinì cucinato da una ragazza etiope,che era stata accompagnata a casa di Marino da un ex sgherro del dittatore etiope Menghistu , che era stato costretto all’espatrio quando il despota era stato deposto…
Le due somale erano state gentili e provocanti durante tutta la serata…..mi preparavano piccoli bocconcini selezionati che poi mi introducevano delicatamente in bocca….ed io,in base alle regole della buona creanza , non potevo esimermi dal fare altrettanto con loro…..dopo aver bevuto il chai ,mentre Fardusa e Barlin sparecchiavano ,avevo tentato di scambiare qualche parola con Aberrasha….ovviamente non capiva una parola di italiano , e parlava un pessimo inglese…..oltre a cio’,l’antipaticissimo sgherro che l’accompagnava(quando gli avevo chiesto il nome,mi aveva risposto che potevo tranquillamente chiamarlo Mohamed&hellipinterveniva a rispondere per lei quando le rivolgevo la parola…
Ma a me ,Aberrasha, mi aveva lasciato senza fiato dal primo momento che l’avevo vista…..naso sottile,labbra carnose , capelli corvini sciolti sulle spalle , occhioni scuri scintillanti , sguardo da assassina …….la classica bellezza etiope…..si muoveva con ll’eleganza e la sensualita’ di una tigre….la pelle del colore dell’ambra scura….il seno rigoglioso , le caviglie sottilissime che conntrastavano con la pienezza dei fianchi,sostenuti da due cosce slanciate……a ogni parola che proferiva con la sua voce profonda e sensuale ,io ricevevo un richiamo sessuale inequivocabile,che mi turbava profondamente…..
Con Mohamed si era creato una sorta di istintivo antagonismo,che mi spingeva ad ignorarlo quando prendeva la parola,ed a cercare di coinvolgere sempre piu’ direttamente la sua compagna…..finche’ Marino , immagino per evitare spiacevoli sviluppi della situazione , l’aveva chiamato in disparte,parlandogli sottovoce,e dopo poco l’etiope si era congedato portandosi via Aberrasha, ostentando un atteggiamento di possesso che non mi era piaciuto per niente……
Il mio ospite mi chiese di fermarmi da lui per la notte…..tentai di sganciarmi con una scusa…..
Non avevo altro per la mente che la ragazza etiope…..” Ascolta “ mi dice Marino guardandomi negli occhi “…per quanto riguarda Aberrasha ci penso io….dammi qualche giorno e te la faccio trovare qui…ma stasera dobbiamo festeggiare……tu hai vissuto 3 anni in Somalia e sai quali sono le nostre usanze…….adesso andiamo dalle ragazze….”
Fardusa e Barlin ci stavano aspettando nella “stanza del sudore “ rosicchiando chad , sedute sui materassi posizionati intorno alle pareti……si erano gia’ messe in “ divisa “ (avevano solo un panno intorno alla vita……si sa che mangiando chad si suda….); la vista delle tette delle 2 somale,che parevano animate da vita autonoma mentre loro si muovevano,modificando la loro morfologia in base ai movimenti delle due donne , mi affascinava……notavo il curioso ed eccitante contrasto tra quelle di Barlin,piccole e sode come quelle di un’adolescente,con una larga e gonfia areola scura intorno ai capezzoli conformati come il filtro di una sigaretta king size , e quelle di Fardusa , gonfie come 2 bocce con 2 capezzoloni carnosi e rugosi , sproporzionate in confronto alla magrezza del busto,che lasciava intravedere il rilievo delle costole……nera di carnagione e con i capelli cortissimi e ricci Barlin , albina e con i capelli rossicci Fardusa…anch‘io e Marino ci mettiamo la “futa” e ci inginocchiamo accanto alle ragazze ,che ci hanno gia’ preparato le tovagliette con i mazzetti di chat fresco ,e ce ne porgono una porzione,mentre si strusciano , come casualmente , contro le nostre membra……..Barlin si inginocchia alle mie spalle , mi appoggiaa il seno contro la schiena , e mi imbocca con la destra , mentre con la sx mi fa un masssaggio ipnotico dalle tempie al petto……quando inserisce le sue dita sottili sotto il vello del mio petto ,mi sussurra all’orecchio che quello e’ il giardino delle donne…..quello che il testo sacro promette alle donne pie quando andranno in paradiso…….poi simette a leccarmi le orecchie , e ….in paradiso mi ci sento io…….Fardusa nel frattempo ha preparato le cartine con il brown mischiato al tabacco , le accende e le fa girare…..un tiro Marino….uno io…..un tiro Barlin,che poi passa a Fardusa…si incomincia a cazzeggiare……ridiamo tutti come scemi….nella stanza intanto aleggia una nuvola di fumo,creata dai bastoncini d’incenso , dall’ ashisha ad acqua che Marino ogni tanto fa gorgogliare , e dal brown………tutto assume una colorazione rossiccia , Barlin mi fa sdraiare sulla schiena e poi mi viene sopra a cavalcioni,come una gattina……mi porge le sue labbra carnose,del colore delle more mature…..mi fa saettare in bocca il rosa della sua linguetta…..gliela succhio appassionatamente,mentre le massaggio il suo culetto tostissimo…….sento le punte delle sue tettine che mi pungono il petto,mentre i riccioli ispidi e nerissimi del suo sesso mi fanno l’effetto di una spugna abrasiva sul mio glande,ormai spasmodicamente eretto…….un gemito proveniente dal vicino materasso mi fa girare lo sguardo…..e’ Fardusa ,con la schiena inarcata e le ginocchia sulle spalle(come un cammello&hellipche va in orgasmo mentre Marino la penetra…….vengo invaso da una frenesia strana,mi sento furente…..afferro Barlin per le spalle e la ribalto,prendendo posto tra le sue cosce che divarico a forza e con la lingua le sondo la profondita’ del sesso,degustandone gli umori gia’ abbondantemente sgorgati…..non ho tempo per la digitalizzazione : e’ gia’ piu’ che pronta,anche se l’infibulazione faraonica non le ha lasciato altro che uno stretto buchetto,che mi affretto ad infilare col mio fido collaboratore,con la punta che spara a sinistra , come una scimitarra……..
Emette teneri lamenti da gattina mentre la penetro,e come una gattina in calore dimena le gambe a guisa di pedalata…..i suoi movimenti mi disturbano,così le afferro saldamente le sottili caviglie con le mani e,inginocchiato davanti al suo meraviglioso pube ,meno degli affondi spettacolosi con la frequenza di un trapano a percussione……….la scurissima membrana interna della sua vagina forma un manicotto che circonda il mio pene durante la fase di estrazione ,quasi a volerlo trattenere,impedendogli di svuotarla…….
Mentre la scopo furiosamente,mi guarda negli occhi ….tiene le braccia all’indietro,appoggiate al pavimento con le mani aperte a palmo in su…….con voce dolce e lamentosa,che interrompe solo quando deve deglutire , mi prega “….Abboe mahan , sil was….”(dolce fratello,scopa questa figa&hellip
E’ la classica goccia che fa traboccare il vaso……..mi svuoto completamente dentro di lei,senza rendermi conto dei colpi furenti che le sto dando col mio corpo…..ha il corpicino delicato e tenero di un’adolescente,anche se il suo desiderio e’ quello di una donna……
Fardusa e’ andata alla toilette…..Barlin la raggiunge…….io e Marino beviamo chai e mangiamo dolcetti al pistacchio ,serviti dalla domestica libica………Marino mi strizza l’occhio e mi fa “..adesso mi ringrazi ?? “ …..intanto rientrano le ragazze e si sdraiano in mezzo a noi….riprendiamo a mangiare chat,finche’ mi sembra che mi sia venuta l’orchite……le palle grosse e gonfie come un pompelmo,e un piccolo scolo trasparente dall’uretere….Barlin mi tasta con le mani,come se cercasse l’uovo…..ma i galletti non fanno l’uovo…..allora si china con la faccia tra le mie gambe,mi circonda ad anello la “wallera “con ambo le mani e incomincia a leccarmi doviziosamente…mi rovescio all’indietro e finisco con la testa presso quella di Fardusa,che mi guarda con occhi languidi,e con una mano giocherella tra i riccioli del mio torace……lancio uno sguardo per scrupolo a Marino,che mi fa cenno di procedere col pollice alzato e contemporaneamente mette una mano sullo stretto culino di Barlin,strizzandomi l’occhio…..gli mostro il pollice a mia volta,poi afferro per i capelli Fardusa e me l’attiro sulla mia bocca……le assaggio delicatamente le labbra,poi le caccio senza tanti riguardi mezzo metro di lingua in gola ,finche’ tira indietro le mani spalancate respirando a fondo col naso …la stavo soffocando…..la tiro sopra di me ,ed inizio a succhiarle i capezzoloni turgidi e rugosi,che reagiscono alle mie aspirazioni crescendo di volume…………con la coda dell’occhio vedo Marino che , posizionatosi strategicamente dietro il culo di Barlin,la sta digitalizzando di brutto,tanto che lei deve interrompere il cunnilinto che mi sta elargendo per voltarsi in segno di larvata protesta verso di lui , cercando di afferrargli il polso con una mano per fermarlo…..emette un lamento sofferente guardandolo con occhi supplichevoli….dice:…brucia !!…..realizzo che Marino le ha digitalizzato il culo con la pasta di BessBess ,il peperoncino verde piccante …..e’ un’usanza somala , un po’ barbara : fa dilatare anormalmente l’ano,ma le povere ragazze devono andare in giro a gambe larghe per 3 giorni…..incurante delle proteste di Barlin , Marino incomincia ad analizzarla brutalmente……ma io vengo richiamato all’ordine da Fardusa,che nel frattempo si e’ sostituita a Barlin nel sollecitare il mio inguine…..pero’ non e’ piu’ tempo da pompini ,sono troppo eccitato così afferro la mia nuova compagna di giochi per le spalle e la ribalto con la schiena sul pavimento,mi insinuo tra le sue gambe e la penetro brutalmente ,avendola trovata gia’ abbondantemente lubrificata…… .mi viene bene applicare la regola del “ mille “ che con le somale non fallisce mai……dato che al secondo round io sono un po’ lungo a venire…..(si tratta di un’antica massima Abigail,che dice come vanno trattate sessualmente le donne di quella etnia per essere apprezzati come maschi…..dice in pratica che una scopata deve comprendere almeno 1000 colpi,completi di andata e ritorno…….io in genere me la cavo in 3 quarti d’ora,mediamente) .
Si tratta di una necessita’ per queste donne , che ovviamente non possono raggiungere l’orgasmo clitorideo…..
La serata si conclude in gloria…..mi congedo da Barlin e Fardusa,mentre Marino mi accompagna al cancello…..gli ricordo l’impegno che si e’ preso……mi assicura che entro la settimana mi fara’ trovare Aberrasha a casa sua……pero’….c’e’ un pero’…..devo trovare un lavoro per Mohamed,qualsiasi cosa,anche una guardiania……
Al momento non mi rendo conto del rischio al quale andro’ incontro…..probabilmente ho sottovalutato Mohamed…..non mi sembra un grosso problema sistemarlo come guardiano al mio campo…sono sotto forza minima….potro’ riaprire la garitta del passo carraio del parco containers…….
Ma un ex-agente delle forze speciali di Menghistu non poteva che crearmi problemi……..come intendo raccontarvi nella prossima puntata….
Il Board of Directors della Holding mi aveva autorizzato a programmare la ripresa dei lavori nell’arco dei successivi 6 mesi , in vista della cessazione dell’embargo alla Libia da parte degli USA ,come ci aveva comunicato l’ unita’ di crisi della Farnesina .
Così avevo incominciato a muovermi per reperire manovalanza per i lavori civili , che avrebbero dovuto essere eseguiti su tutto il territorio della Jamahirya ,dai confini del Sudan a quelli del Ciad ,da Kufra a Bengasi e da Tripoli a Sheba .
All’ambasciata somala avevo incontrato il vecchio ambasciatore Osman Dirye Suleiman ,uno dei nove fondatori della repubblica democratica somala insieme a Siad Barre ….il suo ufficio era in pratica il centro di smistamento dei profughi provenienti dalla Somalia,attraverso i territori dell’Ogaden ,del Ciad ,dove erano accompagnati dai guerriglieri fino a un campo di raccolta nel deserto a Est di Sheba , con la connivenza delle guardie di frontiera libiche ,che oltre a prelevarre il baghcich usufruivano a loro piacimento dei servizi che potevano loro rendere i ragazzini e le ragazzine somale presenti nelle carovane .
Il vecchio Osmane mi aveva rivelato che si era rifugiato a Tripoli , ospite di Gheddafi , anche l’ammiraglio Said Abdallah , ex capo di stato maggiore della Marina somala……
Il mio amico “Marino “ , che mi ospitava presso la sua villa di Brava quando vi facevo tappa viaggiando da Mogadiscio a Kisimayo , aveva dovuto fuggire dalla Somalia pochi mesi prima , quando i ribelli si erano impadroniti del potere scacciando il vecchio presidente “ AF WENO “….ed ora viveva in un alloggio che gli aveva messo a disposizione Gheddafi alla periferia di Tripoli , sbarcando il lunario vendendo i passaporti ai profughi somali……
Durante la cena che avevo offerto ad Osman ed a Said nella mia villa al campo, avevamo raggiunto un accordo su come utilizzare i somali di passaggio in Libia per i lavori del mio progetto,in attesa di preparare i documenti di cui necessitavano per proseguire il loro viaggio…..
Per celebrare e perfezionare l’accordo,Marino mi aveva invitato ad una festa a casa sua…….ovviamente il vecchio Osmane(80 anni suonati&hellipnon era presente all’incontro…
Lì avevamo passato una piacevole serata cenando con chorba preparata dalla domestica libica , capretto da latte allo spiedo farcito con riso ,preparato da due ragazze somale, e cous cous con zighinì cucinato da una ragazza etiope,che era stata accompagnata a casa di Marino da un ex sgherro del dittatore etiope Menghistu , che era stato costretto all’espatrio quando il despota era stato deposto…
Le due somale erano state gentili e provocanti durante tutta la serata…..mi preparavano piccoli bocconcini selezionati che poi mi introducevano delicatamente in bocca….ed io,in base alle regole della buona creanza , non potevo esimermi dal fare altrettanto con loro…..dopo aver bevuto il chai ,mentre Fardusa e Barlin sparecchiavano ,avevo tentato di scambiare qualche parola con Aberrasha….ovviamente non capiva una parola di italiano , e parlava un pessimo inglese…..oltre a cio’,l’antipaticissimo sgherro che l’accompagnava(quando gli avevo chiesto il nome,mi aveva risposto che potevo tranquillamente chiamarlo Mohamed&hellipinterveniva a rispondere per lei quando le rivolgevo la parola…
Ma a me ,Aberrasha, mi aveva lasciato senza fiato dal primo momento che l’avevo vista…..naso sottile,labbra carnose , capelli corvini sciolti sulle spalle , occhioni scuri scintillanti , sguardo da assassina …….la classica bellezza etiope…..si muoveva con ll’eleganza e la sensualita’ di una tigre….la pelle del colore dell’ambra scura….il seno rigoglioso , le caviglie sottilissime che conntrastavano con la pienezza dei fianchi,sostenuti da due cosce slanciate……a ogni parola che proferiva con la sua voce profonda e sensuale ,io ricevevo un richiamo sessuale inequivocabile,che mi turbava profondamente…..
Con Mohamed si era creato una sorta di istintivo antagonismo,che mi spingeva ad ignorarlo quando prendeva la parola,ed a cercare di coinvolgere sempre piu’ direttamente la sua compagna…..finche’ Marino , immagino per evitare spiacevoli sviluppi della situazione , l’aveva chiamato in disparte,parlandogli sottovoce,e dopo poco l’etiope si era congedato portandosi via Aberrasha, ostentando un atteggiamento di possesso che non mi era piaciuto per niente……
Il mio ospite mi chiese di fermarmi da lui per la notte…..tentai di sganciarmi con una scusa…..
Non avevo altro per la mente che la ragazza etiope…..” Ascolta “ mi dice Marino guardandomi negli occhi “…per quanto riguarda Aberrasha ci penso io….dammi qualche giorno e te la faccio trovare qui…ma stasera dobbiamo festeggiare……tu hai vissuto 3 anni in Somalia e sai quali sono le nostre usanze…….adesso andiamo dalle ragazze….”
Fardusa e Barlin ci stavano aspettando nella “stanza del sudore “ rosicchiando chad , sedute sui materassi posizionati intorno alle pareti……si erano gia’ messe in “ divisa “ (avevano solo un panno intorno alla vita……si sa che mangiando chad si suda….); la vista delle tette delle 2 somale,che parevano animate da vita autonoma mentre loro si muovevano,modificando la loro morfologia in base ai movimenti delle due donne , mi affascinava……notavo il curioso ed eccitante contrasto tra quelle di Barlin,piccole e sode come quelle di un’adolescente,con una larga e gonfia areola scura intorno ai capezzoli conformati come il filtro di una sigaretta king size , e quelle di Fardusa , gonfie come 2 bocce con 2 capezzoloni carnosi e rugosi , sproporzionate in confronto alla magrezza del busto,che lasciava intravedere il rilievo delle costole……nera di carnagione e con i capelli cortissimi e ricci Barlin , albina e con i capelli rossicci Fardusa…anch‘io e Marino ci mettiamo la “futa” e ci inginocchiamo accanto alle ragazze ,che ci hanno gia’ preparato le tovagliette con i mazzetti di chat fresco ,e ce ne porgono una porzione,mentre si strusciano , come casualmente , contro le nostre membra……..Barlin si inginocchia alle mie spalle , mi appoggiaa il seno contro la schiena , e mi imbocca con la destra , mentre con la sx mi fa un masssaggio ipnotico dalle tempie al petto……quando inserisce le sue dita sottili sotto il vello del mio petto ,mi sussurra all’orecchio che quello e’ il giardino delle donne…..quello che il testo sacro promette alle donne pie quando andranno in paradiso…….poi simette a leccarmi le orecchie , e ….in paradiso mi ci sento io…….Fardusa nel frattempo ha preparato le cartine con il brown mischiato al tabacco , le accende e le fa girare…..un tiro Marino….uno io…..un tiro Barlin,che poi passa a Fardusa…si incomincia a cazzeggiare……ridiamo tutti come scemi….nella stanza intanto aleggia una nuvola di fumo,creata dai bastoncini d’incenso , dall’ ashisha ad acqua che Marino ogni tanto fa gorgogliare , e dal brown………tutto assume una colorazione rossiccia , Barlin mi fa sdraiare sulla schiena e poi mi viene sopra a cavalcioni,come una gattina……mi porge le sue labbra carnose,del colore delle more mature…..mi fa saettare in bocca il rosa della sua linguetta…..gliela succhio appassionatamente,mentre le massaggio il suo culetto tostissimo…….sento le punte delle sue tettine che mi pungono il petto,mentre i riccioli ispidi e nerissimi del suo sesso mi fanno l’effetto di una spugna abrasiva sul mio glande,ormai spasmodicamente eretto…….un gemito proveniente dal vicino materasso mi fa girare lo sguardo…..e’ Fardusa ,con la schiena inarcata e le ginocchia sulle spalle(come un cammello&hellipche va in orgasmo mentre Marino la penetra…….vengo invaso da una frenesia strana,mi sento furente…..afferro Barlin per le spalle e la ribalto,prendendo posto tra le sue cosce che divarico a forza e con la lingua le sondo la profondita’ del sesso,degustandone gli umori gia’ abbondantemente sgorgati…..non ho tempo per la digitalizzazione : e’ gia’ piu’ che pronta,anche se l’infibulazione faraonica non le ha lasciato altro che uno stretto buchetto,che mi affretto ad infilare col mio fido collaboratore,con la punta che spara a sinistra , come una scimitarra……..
Emette teneri lamenti da gattina mentre la penetro,e come una gattina in calore dimena le gambe a guisa di pedalata…..i suoi movimenti mi disturbano,così le afferro saldamente le sottili caviglie con le mani e,inginocchiato davanti al suo meraviglioso pube ,meno degli affondi spettacolosi con la frequenza di un trapano a percussione……….la scurissima membrana interna della sua vagina forma un manicotto che circonda il mio pene durante la fase di estrazione ,quasi a volerlo trattenere,impedendogli di svuotarla…….
Mentre la scopo furiosamente,mi guarda negli occhi ….tiene le braccia all’indietro,appoggiate al pavimento con le mani aperte a palmo in su…….con voce dolce e lamentosa,che interrompe solo quando deve deglutire , mi prega “….Abboe mahan , sil was….”(dolce fratello,scopa questa figa&hellip
E’ la classica goccia che fa traboccare il vaso……..mi svuoto completamente dentro di lei,senza rendermi conto dei colpi furenti che le sto dando col mio corpo…..ha il corpicino delicato e tenero di un’adolescente,anche se il suo desiderio e’ quello di una donna……
Fardusa e’ andata alla toilette…..Barlin la raggiunge…….io e Marino beviamo chai e mangiamo dolcetti al pistacchio ,serviti dalla domestica libica………Marino mi strizza l’occhio e mi fa “..adesso mi ringrazi ?? “ …..intanto rientrano le ragazze e si sdraiano in mezzo a noi….riprendiamo a mangiare chat,finche’ mi sembra che mi sia venuta l’orchite……le palle grosse e gonfie come un pompelmo,e un piccolo scolo trasparente dall’uretere….Barlin mi tasta con le mani,come se cercasse l’uovo…..ma i galletti non fanno l’uovo…..allora si china con la faccia tra le mie gambe,mi circonda ad anello la “wallera “con ambo le mani e incomincia a leccarmi doviziosamente…mi rovescio all’indietro e finisco con la testa presso quella di Fardusa,che mi guarda con occhi languidi,e con una mano giocherella tra i riccioli del mio torace……lancio uno sguardo per scrupolo a Marino,che mi fa cenno di procedere col pollice alzato e contemporaneamente mette una mano sullo stretto culino di Barlin,strizzandomi l’occhio…..gli mostro il pollice a mia volta,poi afferro per i capelli Fardusa e me l’attiro sulla mia bocca……le assaggio delicatamente le labbra,poi le caccio senza tanti riguardi mezzo metro di lingua in gola ,finche’ tira indietro le mani spalancate respirando a fondo col naso …la stavo soffocando…..la tiro sopra di me ,ed inizio a succhiarle i capezzoloni turgidi e rugosi,che reagiscono alle mie aspirazioni crescendo di volume…………con la coda dell’occhio vedo Marino che , posizionatosi strategicamente dietro il culo di Barlin,la sta digitalizzando di brutto,tanto che lei deve interrompere il cunnilinto che mi sta elargendo per voltarsi in segno di larvata protesta verso di lui , cercando di afferrargli il polso con una mano per fermarlo…..emette un lamento sofferente guardandolo con occhi supplichevoli….dice:…brucia !!…..realizzo che Marino le ha digitalizzato il culo con la pasta di BessBess ,il peperoncino verde piccante …..e’ un’usanza somala , un po’ barbara : fa dilatare anormalmente l’ano,ma le povere ragazze devono andare in giro a gambe larghe per 3 giorni…..incurante delle proteste di Barlin , Marino incomincia ad analizzarla brutalmente……ma io vengo richiamato all’ordine da Fardusa,che nel frattempo si e’ sostituita a Barlin nel sollecitare il mio inguine…..pero’ non e’ piu’ tempo da pompini ,sono troppo eccitato così afferro la mia nuova compagna di giochi per le spalle e la ribalto con la schiena sul pavimento,mi insinuo tra le sue gambe e la penetro brutalmente ,avendola trovata gia’ abbondantemente lubrificata…… .mi viene bene applicare la regola del “ mille “ che con le somale non fallisce mai……dato che al secondo round io sono un po’ lungo a venire…..(si tratta di un’antica massima Abigail,che dice come vanno trattate sessualmente le donne di quella etnia per essere apprezzati come maschi…..dice in pratica che una scopata deve comprendere almeno 1000 colpi,completi di andata e ritorno…….io in genere me la cavo in 3 quarti d’ora,mediamente) .
Si tratta di una necessita’ per queste donne , che ovviamente non possono raggiungere l’orgasmo clitorideo…..
La serata si conclude in gloria…..mi congedo da Barlin e Fardusa,mentre Marino mi accompagna al cancello…..gli ricordo l’impegno che si e’ preso……mi assicura che entro la settimana mi fara’ trovare Aberrasha a casa sua……pero’….c’e’ un pero’…..devo trovare un lavoro per Mohamed,qualsiasi cosa,anche una guardiania……
Al momento non mi rendo conto del rischio al quale andro’ incontro…..probabilmente ho sottovalutato Mohamed…..non mi sembra un grosso problema sistemarlo come guardiano al mio campo…sono sotto forza minima….potro’ riaprire la garitta del passo carraio del parco containers…….
Ma un ex-agente delle forze speciali di Menghistu non poteva che crearmi problemi……..come intendo raccontarvi nella prossima puntata….