Carissimi, vorrei condividere con voi quanto mi è successo pochi giorni fa. Ero in metropolitana, mi recavo verso il centro di Milano, ora di punta, nel mio vagone sale una bella e affascinante signora di circa 50 anni, elegante, formosa, seno prorompente, una gonna nera sopra il ginocchio che fasciava strettamente un culone notevole, calze velate di nylon, scarpe rosse con un tacco di almeno 10 cm, il volto tradiva i segni del tempo, qualche ruga, delle labbra un po' eccessive, forse rifatte, comunque una donna elegante e sensuale in particolare nelle movenze.
Si mette a circa un metro da me, dandomi le spalle, offrendomi la vista di quel culone maestoso, io la osservo, anzi la divoro con gli occhi, adoro la donna formosa, impazzisco per calze di nylon e tacchi,
la signora è la classica tipologia di donna che mi sconvolge mente e corpo!!!
Il vagone progressivamente si riempe, la gente si affolla, gli spazi si riducono, io e la signora siamo sempre più vicini, pericolosamente vicini, il cuore mi sale in gola per l'eccitazione e per l'emozione, arriva il momento del contatto fisico tra il suo culone e il mio pacco!!!
Chi usa la metro sa che ci sono momenti dove i passeggeri sono schiacciati come sardine e così stava succedendo: sono letteralmente appoggiato a quel culo favoloso, sono emozionato ma imbarazzatissimo, cerco di allontanarmi, di scostarmi almeno di pochi centimetri, ma salgono altre persone, siamo ancora più stretti, più vicini, ormai attaccati...
Succede ora l'irreparabile, non mi controllo, sento che mi si sta muovendo, mi si alza, ormai è fatta, è duro!
Avevo il terrore che la signora potesse dirmi qualcosa, magari urlare, insultarmi o altro ancora di peggio, ma incredibilmente nulla accade, resto duro come un bastone appoggiato a quel culone grosso e morbido per tre fermate, fino a quando il vagone di colpo si svuota, la signora scende, ma poco prima di lasciare la carrozza succede quello che non avrei pensato: si volta, mi guarda per pochi istanti, con occhi maliziosi, provocanti, beffardi, di sfida, quasi a volermi chiedere: "Ti è piaciuto?".
Si gira di nuovo e si allontana tra la folla, faccio in tempo a scorgere ancora per pochi secondi quel culone, quelle gambe velate, quei tacchi...resto sbigottito per l'accaduto, confuso, quasi stordito, incredulo...
Scusate per la lunghezza del racconto, ma ci tenevo a condividerlo con voi e un grazie a chi avrà avuto la pazienza di leggerlo.
Si mette a circa un metro da me, dandomi le spalle, offrendomi la vista di quel culone maestoso, io la osservo, anzi la divoro con gli occhi, adoro la donna formosa, impazzisco per calze di nylon e tacchi,
la signora è la classica tipologia di donna che mi sconvolge mente e corpo!!!
Il vagone progressivamente si riempe, la gente si affolla, gli spazi si riducono, io e la signora siamo sempre più vicini, pericolosamente vicini, il cuore mi sale in gola per l'eccitazione e per l'emozione, arriva il momento del contatto fisico tra il suo culone e il mio pacco!!!
Chi usa la metro sa che ci sono momenti dove i passeggeri sono schiacciati come sardine e così stava succedendo: sono letteralmente appoggiato a quel culo favoloso, sono emozionato ma imbarazzatissimo, cerco di allontanarmi, di scostarmi almeno di pochi centimetri, ma salgono altre persone, siamo ancora più stretti, più vicini, ormai attaccati...
Succede ora l'irreparabile, non mi controllo, sento che mi si sta muovendo, mi si alza, ormai è fatta, è duro!
Avevo il terrore che la signora potesse dirmi qualcosa, magari urlare, insultarmi o altro ancora di peggio, ma incredibilmente nulla accade, resto duro come un bastone appoggiato a quel culone grosso e morbido per tre fermate, fino a quando il vagone di colpo si svuota, la signora scende, ma poco prima di lasciare la carrozza succede quello che non avrei pensato: si volta, mi guarda per pochi istanti, con occhi maliziosi, provocanti, beffardi, di sfida, quasi a volermi chiedere: "Ti è piaciuto?".
Si gira di nuovo e si allontana tra la folla, faccio in tempo a scorgere ancora per pochi secondi quel culone, quelle gambe velate, quei tacchi...resto sbigottito per l'accaduto, confuso, quasi stordito, incredulo...
Scusate per la lunghezza del racconto, ma ci tenevo a condividerlo con voi e un grazie a chi avrà avuto la pazienza di leggerlo.