macello1958
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RECE DI AMBRA
Incuriosito dalle recensioni soddisfatte di vari genovesi, sono stato da Ambra sabato pomeriggio, come cantava Baglioni.
Dopo la telefonata di accordi (abito in riviera) ho impiegato quasi tre quarti d'ora per raggiungere via Fillak dove esercita.
Ho chiamato e mi ha detto che era ancora occupata per 20 minuti. Giretto, caffè con panna, passeggiatina in delegazione e ho poi richiamato ricevendo l'invito a salire. Finalmente. Palazzo e zona decisamente proletaria (non lo dico per snobismo ma per precisione) , 5 piani senza ascensore, incontro sulle rampe con marocchino che munito dei tipici sacconi azzurri di plastica si recava probabilmente al lavoro. Entro, casa squallida. Lei sorridente, peccato non sia bella. Ricorda la "caricatura" del transessuale ormai sul fine carriera. Fosse un calciatore potrebbe essere Recoba. Ma la cordialità e la gentilezza sono assolute. Mi chiede di scusarla per l'attesa ma mi spiega che quello di prima, raddoppiando la cifra, ha voluto che sborrasse. Ecco, ho pensato, ora è bella scoppiata. Le ho parlato in brasiliano chiedendo la sua zona di provenienza. Da lì è iniziato un suo monologo sul Brasile e la sua e terra dal momento che io sono stato in quelle zone, ci siamo confrontati anche sulla cucina di quelle zone e sui piatti tipici che avevo apprezzato. Non la finiva più, facendomi vedere la cartina geografica del Brasile e tutte le direzioni del...mio viaggio. Che conoscevo benissimo. Decisamente ama il suo paese, i post it con le notizie sui suoi abitanti, i percorsi e le durate aeree, i foglietti attaccati in cucina con le traduzioni delle principali parole inglesi, etc fanno tanta tenerezza. Credo che comunque stava temporeggiando per ricaricarsi dopo la precedente performance.
Mentre parlava io le toccavo il culo(ne) ma lei....continuava a parlare, parlare, parlare. Finalmente mi ha portato nella camera, togliendosi gli slip e lì ho notato un cazzetto esausto. Si capiva che era venuta da poco. Il blocco nero di peli sul pube non mi ispirava molto abituato ormai a trans perfettamente depilati. Sempre parlando e sdraiati sul letto se lo toccava con pochi risultati. Parole, parole parole. Teneramente si preoccupava se io nudo avessi freddo e voleva coprirmi con la coperta. Allora ho stretto i tempi, anche perchè appena iniziavo un discorso mi interrompeva partendo in quarta sulle sue dissertazioni. Ho cominciato a prenderglielo in bocca. piano piano sentivo la reazione positiva. Ho dovuto però darci dentro per rialzarglielo mentre il mio cazzo al confronto del suo sembrava quello di John Holmes! Finalmente si è eccitata e l'ho visto duro e ben eretto (stiamo comunque parlando di una normodotata) . Continuando il pompino l'ho portata a volermi scopare. Lo ha fatto di fianco , poi alzandomi leggermente la gamba. Molti colpi non violenti e, vista la sua dimensione, neppure troppo coinvolgenti in una zona ormai abituata a calibri più grandi. Poi mi ha messo il cuscino sotto al culo e mi ha scopato a gambe aperte e alzate. Ritmo continuo, mai violento. La vedevo coinvolta. Mi ha chiesto se mi piaceva guardarmi allo specchio che aveva di fronte al letto. A lei la cosa distraeva.
Era sempre più eccitata.Ho capito che avrebbe ancora ancora sborrato. Si è messa in piedi fuori dal letto mettendomelo in bocca e segandosi. Dopo una leccata di palle e continuandola a segare mi ha avvertito che stava venendo e lo ha fatto sul mio collo e un po in faccia. Poi è partita a spompinarmi e le ho sborrato in bocca e sulle labbra. Lei sempre sorrridente, decisamente una persona piacevole e onestissima che compensa il suo aspetto da trans di secondo o terzo livello. Ma 60 euro sono state ben spese. Non so se ci tornerò, sono uscito comunque soddisfatto.
Incuriosito dalle recensioni soddisfatte di vari genovesi, sono stato da Ambra sabato pomeriggio, come cantava Baglioni.
Dopo la telefonata di accordi (abito in riviera) ho impiegato quasi tre quarti d'ora per raggiungere via Fillak dove esercita.
Ho chiamato e mi ha detto che era ancora occupata per 20 minuti. Giretto, caffè con panna, passeggiatina in delegazione e ho poi richiamato ricevendo l'invito a salire. Finalmente. Palazzo e zona decisamente proletaria (non lo dico per snobismo ma per precisione) , 5 piani senza ascensore, incontro sulle rampe con marocchino che munito dei tipici sacconi azzurri di plastica si recava probabilmente al lavoro. Entro, casa squallida. Lei sorridente, peccato non sia bella. Ricorda la "caricatura" del transessuale ormai sul fine carriera. Fosse un calciatore potrebbe essere Recoba. Ma la cordialità e la gentilezza sono assolute. Mi chiede di scusarla per l'attesa ma mi spiega che quello di prima, raddoppiando la cifra, ha voluto che sborrasse. Ecco, ho pensato, ora è bella scoppiata. Le ho parlato in brasiliano chiedendo la sua zona di provenienza. Da lì è iniziato un suo monologo sul Brasile e la sua e terra dal momento che io sono stato in quelle zone, ci siamo confrontati anche sulla cucina di quelle zone e sui piatti tipici che avevo apprezzato. Non la finiva più, facendomi vedere la cartina geografica del Brasile e tutte le direzioni del...mio viaggio. Che conoscevo benissimo. Decisamente ama il suo paese, i post it con le notizie sui suoi abitanti, i percorsi e le durate aeree, i foglietti attaccati in cucina con le traduzioni delle principali parole inglesi, etc fanno tanta tenerezza. Credo che comunque stava temporeggiando per ricaricarsi dopo la precedente performance.
Mentre parlava io le toccavo il culo(ne) ma lei....continuava a parlare, parlare, parlare. Finalmente mi ha portato nella camera, togliendosi gli slip e lì ho notato un cazzetto esausto. Si capiva che era venuta da poco. Il blocco nero di peli sul pube non mi ispirava molto abituato ormai a trans perfettamente depilati. Sempre parlando e sdraiati sul letto se lo toccava con pochi risultati. Parole, parole parole. Teneramente si preoccupava se io nudo avessi freddo e voleva coprirmi con la coperta. Allora ho stretto i tempi, anche perchè appena iniziavo un discorso mi interrompeva partendo in quarta sulle sue dissertazioni. Ho cominciato a prenderglielo in bocca. piano piano sentivo la reazione positiva. Ho dovuto però darci dentro per rialzarglielo mentre il mio cazzo al confronto del suo sembrava quello di John Holmes! Finalmente si è eccitata e l'ho visto duro e ben eretto (stiamo comunque parlando di una normodotata) . Continuando il pompino l'ho portata a volermi scopare. Lo ha fatto di fianco , poi alzandomi leggermente la gamba. Molti colpi non violenti e, vista la sua dimensione, neppure troppo coinvolgenti in una zona ormai abituata a calibri più grandi. Poi mi ha messo il cuscino sotto al culo e mi ha scopato a gambe aperte e alzate. Ritmo continuo, mai violento. La vedevo coinvolta. Mi ha chiesto se mi piaceva guardarmi allo specchio che aveva di fronte al letto. A lei la cosa distraeva.
Era sempre più eccitata.Ho capito che avrebbe ancora ancora sborrato. Si è messa in piedi fuori dal letto mettendomelo in bocca e segandosi. Dopo una leccata di palle e continuandola a segare mi ha avvertito che stava venendo e lo ha fatto sul mio collo e un po in faccia. Poi è partita a spompinarmi e le ho sborrato in bocca e sulle labbra. Lei sempre sorrridente, decisamente una persona piacevole e onestissima che compensa il suo aspetto da trans di secondo o terzo livello. Ma 60 euro sono state ben spese. Non so se ci tornerò, sono uscito comunque soddisfatto.