una preferita sinceramente non saprei segnalarla sinceramente , ricordo con affetto la prima che mi ha svezzato la mitica brunella di nome e di fatto.
si parla di qualche decennio fà io ero piu che adolescente , molto inesperto ed imbranato, mi dedicavo al solitario onanismo da buon boscaiolo.
un giorno incontro mio cugino grande saro u “u pisciaru” professione pescivendolo che a bordo della sua motoape vendeva cozze vongole e polpi in tutta la vallata.
una parola tira l'altra mi fa cugino ti sei fatto un ometto è arrivato il momento dello svezzamento, se vuoi andiamo da brunella. ti sei cambiato la bragassina? faccio io ma non è sabato non ho fatto il bagno in tinozza. fa nulla l'uomo ha da puzzà risulterai piu virile.
saliamo a bordo della sua ape car che emanava e inondava i vicoli del paese di tanfo di baccalà rancido, usciamo e ci dirigiamo verso la campagna.
prendiamo per un viottolo laterale e ci inoltriamo nel bosco. ad un certo punto arriviamo presso un sinistro casolare.
prontamente scendiamo dall'abitacolo della motoape e ci dirigiamo verso l'uscio.
mio cugino con fare sicuro bussa e dice è permesso.una voce femminile da dentro rispone, trasite trasite con accento partenopeo napoletano.
entriamo nel casolare e facciamo le presentazioni, mio cugino mi presenta alla nitica brunella professione eurospin? no erano altri tempi professione zoccola patentata.
si trattava di una femmina dalle fattezze felliniane tipo la locandiera la tabaccaia, di origine partenopea, aveva una folta capigliatura corvina indossava una veste sbottonata .fisicamente era ababbondante un enorme latteria cadente rotoli di cellulite spanciata sovrappeso rotoli di cellulite una cofana di robba e coscione carnose con ul lato b da manza.
la cosa che mi colpì maggiormente erala zona inguinale scoperta e priva di bragassina e pronta all'uso era naturalmente ispida e pelosa in lontananza sembrava una gatta dal mantello lucido folto e crespo da cui si intravedeva come una fessura verticale una sorta di bocca con labra carnose e pendule.
mio cugina gli fa, brunella mi devi fare un favore, dobbiamo svezzare questo quatraro, gli devi fare il servizietto. come no fa lei facciamo subito Ampressa Ampress.
mi fa guaglione spogliati e tira fuori u pennacchiu. mi spoglio, sfilo i calzoni le bragassine e lei mi squadra e mi fa , ma questo non tiene un cefalo, ma unmisero pesce rosso una Nannata. meglio cosi facciamo prima.
sgarbatamente mi spinge sul logoro giaciglio, si libera della veste e fuoriesce da essa tutta la mercanzia.
l'enorme latteria cadente il ventre flaccido e spanciato i fianchi ampi e soprattutto sotto l'ombelico... la famelica e ignota gatta
aveva le cosce muscolose e forti e i glutei ampi ed imponenti quasi fosse una frisona.
mi sdraio con la candelina dritta lei si avvinghia su di me impugna il mio bargiglio, mi sale in groppa mi cavalca e dirigge lo stesso fra le fauci affamate della sua ispida gatta, poche spinte della signora sul mio addome e vengo fagocitato nel ventre della stessa ,4 colpi e capitolo , fa fatto u guaglioni e pronto, ormai sei un ometto.
la signora era molto molto nota in zona ha svezzato decine di adolescenti, aveva una certa fama e reputazione. poi col tempo è divenuta tenutaria del postribolo.
si è ritirata dpo un incidente sul lavoro un infortunio.
un giorno mentre era in posizione oggy Style e un allevatore la stava montando, ha avuto un problema intestinale, nel suo ventre a causa di cattiva digestione
si è formato flautolenza meteorismo non ricordo bene, nel mentre stava per essere martellata dal cliente inavvertitamente, la malcapitata sgancia una densa puzzetta, sembrava di essere alla solfatara di Pozzuoli. fu cosi che si interruppe la carriera di brunella.
sono passati molti anni credo che ormai si goda la pensione ormai stanca sfatta con la gatta spennata spelacchiata e calva e e le labra della "bocca ormai pendule e scardinate. ma la porto sempre nel mio cuore e penso grazie brunella mi hai fatto diventare un ometto.
Ogni uomo è colpevole del bene che non ha fatto
si parla di qualche decennio fà io ero piu che adolescente , molto inesperto ed imbranato, mi dedicavo al solitario onanismo da buon boscaiolo.
un giorno incontro mio cugino grande saro u “u pisciaru” professione pescivendolo che a bordo della sua motoape vendeva cozze vongole e polpi in tutta la vallata.
una parola tira l'altra mi fa cugino ti sei fatto un ometto è arrivato il momento dello svezzamento, se vuoi andiamo da brunella. ti sei cambiato la bragassina? faccio io ma non è sabato non ho fatto il bagno in tinozza. fa nulla l'uomo ha da puzzà risulterai piu virile.
saliamo a bordo della sua ape car che emanava e inondava i vicoli del paese di tanfo di baccalà rancido, usciamo e ci dirigiamo verso la campagna.
prendiamo per un viottolo laterale e ci inoltriamo nel bosco. ad un certo punto arriviamo presso un sinistro casolare.
prontamente scendiamo dall'abitacolo della motoape e ci dirigiamo verso l'uscio.
mio cugino con fare sicuro bussa e dice è permesso.una voce femminile da dentro rispone, trasite trasite con accento partenopeo napoletano.
entriamo nel casolare e facciamo le presentazioni, mio cugino mi presenta alla nitica brunella professione eurospin? no erano altri tempi professione zoccola patentata.
si trattava di una femmina dalle fattezze felliniane tipo la locandiera la tabaccaia, di origine partenopea, aveva una folta capigliatura corvina indossava una veste sbottonata .fisicamente era ababbondante un enorme latteria cadente rotoli di cellulite spanciata sovrappeso rotoli di cellulite una cofana di robba e coscione carnose con ul lato b da manza.
la cosa che mi colpì maggiormente erala zona inguinale scoperta e priva di bragassina e pronta all'uso era naturalmente ispida e pelosa in lontananza sembrava una gatta dal mantello lucido folto e crespo da cui si intravedeva come una fessura verticale una sorta di bocca con labra carnose e pendule.
mio cugina gli fa, brunella mi devi fare un favore, dobbiamo svezzare questo quatraro, gli devi fare il servizietto. come no fa lei facciamo subito Ampressa Ampress.
mi fa guaglione spogliati e tira fuori u pennacchiu. mi spoglio, sfilo i calzoni le bragassine e lei mi squadra e mi fa , ma questo non tiene un cefalo, ma unmisero pesce rosso una Nannata. meglio cosi facciamo prima.
sgarbatamente mi spinge sul logoro giaciglio, si libera della veste e fuoriesce da essa tutta la mercanzia.
l'enorme latteria cadente il ventre flaccido e spanciato i fianchi ampi e soprattutto sotto l'ombelico... la famelica e ignota gatta
aveva le cosce muscolose e forti e i glutei ampi ed imponenti quasi fosse una frisona.
mi sdraio con la candelina dritta lei si avvinghia su di me impugna il mio bargiglio, mi sale in groppa mi cavalca e dirigge lo stesso fra le fauci affamate della sua ispida gatta, poche spinte della signora sul mio addome e vengo fagocitato nel ventre della stessa ,4 colpi e capitolo , fa fatto u guaglioni e pronto, ormai sei un ometto.
la signora era molto molto nota in zona ha svezzato decine di adolescenti, aveva una certa fama e reputazione. poi col tempo è divenuta tenutaria del postribolo.
si è ritirata dpo un incidente sul lavoro un infortunio.
un giorno mentre era in posizione oggy Style e un allevatore la stava montando, ha avuto un problema intestinale, nel suo ventre a causa di cattiva digestione
si è formato flautolenza meteorismo non ricordo bene, nel mentre stava per essere martellata dal cliente inavvertitamente, la malcapitata sgancia una densa puzzetta, sembrava di essere alla solfatara di Pozzuoli. fu cosi che si interruppe la carriera di brunella.
sono passati molti anni credo che ormai si goda la pensione ormai stanca sfatta con la gatta spennata spelacchiata e calva e e le labra della "bocca ormai pendule e scardinate. ma la porto sempre nel mio cuore e penso grazie brunella mi hai fatto diventare un ometto.
Ogni uomo è colpevole del bene che non ha fatto