INDEX: IDX228dab16e9daa46cfb8113aa3e712251
NOME INSERZIONISTA: La bambola
NAZIONALITÀ: Sudamericana
CITTÀ: Roma
ETÀ: 28-30
CONFORMITÀ ANNUNCIO: ottima
SERVIZI OFFERTI: everything everywhere all at once
RATE: 150
DURATA DELL'INCONTRO: 30-40
DESCRIZIONE FISICA: una dea
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): XXL
ATTITUDINE: un poco timidina
REPERIBILITÀ: sufficente
FUMATRICE: no
BARRIERE ARCHITETTONICHE: si
Annuncio: La bambola Trans Roma
Annuncio: La bambola Trans Roma
(esperienza di alcuni mesi fa)
Da un bel po’ seguivo gli annunci di questa creatura mitologica che sembrava proprio non appartenere al mondo reale. Foto troppo belle...ben poche ragazze “normali” sono così attraenti, figuriamoci se esiste una trans più bella di loro. Impossibile.
Quelle volte che passava per Roma ero preso dalla voglia di verificare, ma quando sfogliavo le sue foto e arrivavo all’attrezzatura mi convincevo che fosse meglio lasciar perdere. Quella ragazza in mezzo alle gambe ha un fucile, un’arma impropria...ma avrà almeno il porto d’armi? Ad aggravare le cose c’erano recensioni lette su un altro forum come questo (ma il cui nome nefasto non pronuncerò qui) in cui la si definiva mooolto propensa ad essere attiva...
Vedete, io trovo molto stuzzicante l’idea di essere passivo, ma c’è un limite a tutto. Divertirsi sì ma finire al pronto soccorso no.
Così per mesi e mesi rimandavo a tempi migliori. Migliori per cosa? Mica le si accorcia col tempo, direte voi! Vero, ma magari mi allargo io. Così ho iniziato una lunga fase preparatoria con l’obiettivo finale di essere pronto per un giorno lontano. Una preparazione in stile Rocky Balboa che se ne va in russia per affrontare Ivan Drago e vendicare Apollo Creed. Ore e ore di palestra con altre trans di attrezzatura media e poi medio grossa.. poi grossina e così via. Ore e ore di esercizi a casa con dildo di dimensioni crescenti ecc ecc. E di sottofondo la musichetta “Eye of the tiger”.
Alla fine il grande giorno arriva! Il lungo inseguimento finisce e si va allo scontro. La chiamo e la sfido: non mi fa più paura.
La raggiungo in zona San Giovanni e per prima cosa do una brutta testata sullo stipite del portone dello stabile. Doloroso ma ottimo per stordirsi e sentire meno il dolore..ma, bambini, non fatelo a casa. Lei apre la porta e trovo con piacere che è esattamente la strafiga colossale delle foto. Bene..anzi male… perché vuol dire che il suo cannone è vero anch’esso! Ma mi ripeto che non devo avere paura.
La casa è spettacolare. Per dimensioni e arredamento. Sarà il triplo di una casa media. Andiamo in camera da letto, saliamo sul ring. Lei è un po’ trattenuta, forse timidina ma non mi lascio incantare, non abbasso la guardia.
Inizia lei con un buon BJ che poi interrompo per invertire le parti...tanto lo so come deve finire quindi inutile fingere e prendere tempo. Il suo coso si forma, si gonfia e diventa preoccupante. Le dico che voglio osare fare il passivo ma che sono preoccupato. Lei non risponde, mi mette nella posizione a cucchiaio e inizia ad entrare. Lentamente, delicatamente, dolcemente. Lo sento. Si che lo sento, ma non fa troppo male. Forse sto vincendo la sfida. “Ecco vedi..è tutto dentro” mi dice lei dolcemente. Mi rilasso ..ce l’ho fatta ...mi complimento con me stesso.
Lei inizia a spingere, un poco più forte poi ancora un poco più forte e via via il ritmo e l’intensità cresce. Così come il dolore...quando dà colpi decisi me lo sento in gola e non posso dire di godere. Ma so che devo farlo. Devo tenere duro. Ho un dovere da compiere e lo compirò!
Si ferma e mi fa mettere a pecorina. Ma prima di entrare mi apre le chiappe con le mani e si ferma. Che guarda? Mi sorge un dubbio “Sono sporco?”
“No. È solo che mi piace guardarlo”
Evidentemente si diverte alla vista delle gallerie che apre con il suo martello pneumatico.
Allora riprende e stavolta è infoiata davvero. Ora non si scherza più. Ivan Drago mena come un fabbro, ma Rocky le prende..le prende ma non cade al tappeto. Ti sfinirò, penso. Ti farò capitolare per stanchezza.
Ma per un breve attimo cado io: mi ha messo a pecora sul bordo del letto, inizia a spingere al massimo e mi dice “urla quanto vuoi tanto non ti può sentire nessuno”. Che è? Una minaccia? Mi spaventa un poco ma col senno di poi è eccitante. Poi arrivano 3 colpi così forti che il dolore è insopportabile e con una mossa da lottatore greco-romano mi sottraggo dicendole che mi fa troppo male. Lei si calma un poco e riprendiamo con lei sdraiata e io sopra a controllare la profondità delle spinte. Altri 5-10 min e lei è pronta all’eruzione che le chiedo esplicitamente e a qualunque costo.
Mi fa sdraiare accanto a lei mentre si smanetta. Poi si alza e mi dice di aprire la bocca. Si avvicina col cannone e io chiudo gli occhi. “No. Aprili!” mi intima lei. Obbedisco.
A quel punto un discreto numero di schizzi volano in faccia e in bocca. Questo ultimi li risputo e quando ha finito mi guado allo specchio e rido mentre lei si scusa “di solito vengo di più”...ah e questo per te sarebbe poco, le chiedo?
Finisce l’incontro. Rocky ha vinto. Ivan drago è crollato, svuotato, smunto. Il sederino duole un poco ma lo consolo dicendogli che sono fiero di lui e che la vittoria è incontestabile. Missione compiuta!
Ora lei è tornata a Roma, ma non ci sono io ancora per qualche mese. Se al mio ritorno la ritrovassi, ci tornerò? Il cuore direbbe di si, ma il culo obietta: “n’arta vorta? Tanto so’ io che faccio il lavoro duro!”. Che fare?
NOME INSERZIONISTA: La bambola
NAZIONALITÀ: Sudamericana
CITTÀ: Roma
ETÀ: 28-30
CONFORMITÀ ANNUNCIO: ottima
SERVIZI OFFERTI: everything everywhere all at once
RATE: 150
DURATA DELL'INCONTRO: 30-40
DESCRIZIONE FISICA: una dea
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): XXL
ATTITUDINE: un poco timidina
REPERIBILITÀ: sufficente
FUMATRICE: no
BARRIERE ARCHITETTONICHE: si
Annuncio: La bambola Trans Roma
Annuncio: La bambola Trans Roma
(esperienza di alcuni mesi fa)
Da un bel po’ seguivo gli annunci di questa creatura mitologica che sembrava proprio non appartenere al mondo reale. Foto troppo belle...ben poche ragazze “normali” sono così attraenti, figuriamoci se esiste una trans più bella di loro. Impossibile.
Quelle volte che passava per Roma ero preso dalla voglia di verificare, ma quando sfogliavo le sue foto e arrivavo all’attrezzatura mi convincevo che fosse meglio lasciar perdere. Quella ragazza in mezzo alle gambe ha un fucile, un’arma impropria...ma avrà almeno il porto d’armi? Ad aggravare le cose c’erano recensioni lette su un altro forum come questo (ma il cui nome nefasto non pronuncerò qui) in cui la si definiva mooolto propensa ad essere attiva...
Vedete, io trovo molto stuzzicante l’idea di essere passivo, ma c’è un limite a tutto. Divertirsi sì ma finire al pronto soccorso no.
Così per mesi e mesi rimandavo a tempi migliori. Migliori per cosa? Mica le si accorcia col tempo, direte voi! Vero, ma magari mi allargo io. Così ho iniziato una lunga fase preparatoria con l’obiettivo finale di essere pronto per un giorno lontano. Una preparazione in stile Rocky Balboa che se ne va in russia per affrontare Ivan Drago e vendicare Apollo Creed. Ore e ore di palestra con altre trans di attrezzatura media e poi medio grossa.. poi grossina e così via. Ore e ore di esercizi a casa con dildo di dimensioni crescenti ecc ecc. E di sottofondo la musichetta “Eye of the tiger”.
Alla fine il grande giorno arriva! Il lungo inseguimento finisce e si va allo scontro. La chiamo e la sfido: non mi fa più paura.
La raggiungo in zona San Giovanni e per prima cosa do una brutta testata sullo stipite del portone dello stabile. Doloroso ma ottimo per stordirsi e sentire meno il dolore..ma, bambini, non fatelo a casa. Lei apre la porta e trovo con piacere che è esattamente la strafiga colossale delle foto. Bene..anzi male… perché vuol dire che il suo cannone è vero anch’esso! Ma mi ripeto che non devo avere paura.
La casa è spettacolare. Per dimensioni e arredamento. Sarà il triplo di una casa media. Andiamo in camera da letto, saliamo sul ring. Lei è un po’ trattenuta, forse timidina ma non mi lascio incantare, non abbasso la guardia.
Inizia lei con un buon BJ che poi interrompo per invertire le parti...tanto lo so come deve finire quindi inutile fingere e prendere tempo. Il suo coso si forma, si gonfia e diventa preoccupante. Le dico che voglio osare fare il passivo ma che sono preoccupato. Lei non risponde, mi mette nella posizione a cucchiaio e inizia ad entrare. Lentamente, delicatamente, dolcemente. Lo sento. Si che lo sento, ma non fa troppo male. Forse sto vincendo la sfida. “Ecco vedi..è tutto dentro” mi dice lei dolcemente. Mi rilasso ..ce l’ho fatta ...mi complimento con me stesso.
Lei inizia a spingere, un poco più forte poi ancora un poco più forte e via via il ritmo e l’intensità cresce. Così come il dolore...quando dà colpi decisi me lo sento in gola e non posso dire di godere. Ma so che devo farlo. Devo tenere duro. Ho un dovere da compiere e lo compirò!
Si ferma e mi fa mettere a pecorina. Ma prima di entrare mi apre le chiappe con le mani e si ferma. Che guarda? Mi sorge un dubbio “Sono sporco?”
“No. È solo che mi piace guardarlo”
Evidentemente si diverte alla vista delle gallerie che apre con il suo martello pneumatico.
Allora riprende e stavolta è infoiata davvero. Ora non si scherza più. Ivan Drago mena come un fabbro, ma Rocky le prende..le prende ma non cade al tappeto. Ti sfinirò, penso. Ti farò capitolare per stanchezza.
Ma per un breve attimo cado io: mi ha messo a pecora sul bordo del letto, inizia a spingere al massimo e mi dice “urla quanto vuoi tanto non ti può sentire nessuno”. Che è? Una minaccia? Mi spaventa un poco ma col senno di poi è eccitante. Poi arrivano 3 colpi così forti che il dolore è insopportabile e con una mossa da lottatore greco-romano mi sottraggo dicendole che mi fa troppo male. Lei si calma un poco e riprendiamo con lei sdraiata e io sopra a controllare la profondità delle spinte. Altri 5-10 min e lei è pronta all’eruzione che le chiedo esplicitamente e a qualunque costo.
Mi fa sdraiare accanto a lei mentre si smanetta. Poi si alza e mi dice di aprire la bocca. Si avvicina col cannone e io chiudo gli occhi. “No. Aprili!” mi intima lei. Obbedisco.
A quel punto un discreto numero di schizzi volano in faccia e in bocca. Questo ultimi li risputo e quando ha finito mi guado allo specchio e rido mentre lei si scusa “di solito vengo di più”...ah e questo per te sarebbe poco, le chiedo?
Finisce l’incontro. Rocky ha vinto. Ivan drago è crollato, svuotato, smunto. Il sederino duole un poco ma lo consolo dicendogli che sono fiero di lui e che la vittoria è incontestabile. Missione compiuta!
Ora lei è tornata a Roma, ma non ci sono io ancora per qualche mese. Se al mio ritorno la ritrovassi, ci tornerò? Il cuore direbbe di si, ma il culo obietta: “n’arta vorta? Tanto so’ io che faccio il lavoro duro!”. Che fare?