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Junkers
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salve vorrei proporre le ricette ed i consigli "culinari", non consigli di "culiinaria nel senso di dogghy style a carponi o a tergo, ma proprio ricette e consigli di cucina, magari ricette ricostituenti o fortificanti per migliorare le prestazioni amatorie e renderci piu virili e vigorosi, magari dopo per darci energie., tipo viagra naturali o ricette della nonna corroboranti.
giusto appunto vorrei inserire  un classico per i "PUNTERS" ovvero:


Spaghetti alla puttanesca: 

in dialetto “aulive e chiappariell” (olive e capperi)
INGREDIENTI
500 g pomodori da sugo,350 g spaghetti,100 g olive nere di Gaeta snocciolate, 100 g acciughe sotto sale,50 g capperi sotto sale uno spicchio di aglio, un peperoncino rosso ,concentrato di pomodoro, olio extravergine d'oliva sale.

Durata:  20 minLivello: FacileDosi: 4 persone




Unite in una casseruola di terracotta g 100 di olio, lo spicchio di aglio e il peperoncino a pezzetti. Quando l’aglio sarà scuro eliminatelo e aggiungete le acciughe, pulite e dissalate, e spappolatele con una forchetta. Unite i pomodori, pelati e tagliati a pezzetti, le olive, i capperi, dissalati, e 2 cucchiaini di concentrato di pomodoro. Mescolate bene, correggete di sale e lasciate cuocere il sugo per 10′; alla fine dovrà essere piuttosto scuro; qualcuno aggiunge anche prezzemolo. Lessate intanto gli spaghetti in acqua salata, scolateli al dente e conditeli con il sugo. Giusto per questo saporito primo piatto è un bicchiere di Ischia bianco, che ha profumo delicato e sapore asciutto.

per fortificare:

Credo che tutti abbiano sentito parlare dello Zabaione, una Crema Dolce Spumosa a base di Tuorlo d’ Uova, Zucchero e Vino Liquoroso (Marsala, Porto, Xeres, ecc..) e siamo convinti che ognuno di noi ne abbia assaggiato una qualche versione in passato (casalinga e/o commerciale). In Italia la sua tradizione affonda fino al 1500 quando lo troviamo servito freddo alla corte di Caterina de Medeci per poi ritrovarlo nel corso dei secoli nelle storie di cucina popolare di mezza Italia. Sono molte le zone del nostro Paese che si vantano di avere la primogenitura su questo antico liquore (Torino, Reggio Emilia, Venezia, Mantova), accompagnando il racconto da storie varie che spesso si trasformano in vere & proprie leggende. Probabilmente la facile reperibilità dei suoi ingredienti (Uova, Zucchero e Vino) e la sua buona conservabilità deve aver contribuito alla sua diffusione x tutto lo stivale.

Da dove invece nasca e/o provenga la leggenda che lo Zabaione sarebbe anche un Ottimo Ricostituente Sessuale (prevalentemente per gli Uomini) non ci è dato proprio saperlo ma secondo noi è facile che la storia sia stata messa in giro nella prima metà dell’800 quando fu lanciato sul mercato una celebre Marca di Zabaione Commerciale, il VOV (Pubblicità Occulta si direbbe oggi).

Non ho un ricordo molto entusiasta dello Zabaione, mia Nonna me lo preparava da Bambino ma ricordo che non mi piaceva molto in quanto lo trovavo veramente troppo dolce (ma forse era solo la ricetta della Nonna che utilizzava troppo zucchero e probabilmente poco Vino).



Per la ricetta dello zabaione, lavorate tuorli (1) e zucchero in una ciotola aggiungendo l'amido di mais e continuando a montare (2). Mescolate con le fruste o con lo sbattitore elettrico fino a creare una crema gonfia, spumosa e liscia (3).

Aggiungete poco alla volta il Marsala o un altro vino liquoroso continuando a sbattere per farlo assorbire del tutto. Cuocete a bagnomaria a fiamma bassa e mescolate di continuo senza far raggiungere l'ebollizione. Togliete dal fuoco il composto quando comincia a montare. Servite lo zabaione con biscotti secchi.



RICETTA

Ecco la ricetta per preparare un ottimo e tradizionale zabaglione per 4 persone:

4 tuorli d’uovo (freschissimi!), 80 gr. di zucchero, Un decilitro e mezzo di vino Marsala secco.

In una ciotola in acciaio con il manico (la stessa che dovrà essere poi messa a bagnomaria) mettete i tuorli e lo zucchero, sbattete con una frusta fino ad ottenere una crema soffice, gonfia e spumosa, il colore del composto deve essere quasi bianco. Unite poco alla volta il Marsala, sempre sbattendo, e fatelo amalgamare bene, quando il composto risulterà liscio ma comunque spumoso, immergete il vostro contenitore a bagnomaria in una pentola che contenga un terzo d’acqua molto calda. Cuocete la crema a fuoco molto basso mescolando in continuazione per 10/15 minuti, l’acqua nella pentola non deve mai bollire ma mantenere solo un leggero fremito.

La crema deve gonfiarsi e addensarsi, ma tenetela d’occhio, l’uovo non deve mai cuocersi, altrimenti si formeranno dei fastidiosi grumi.

Lo zabaglione deve essere servito appena tolto dal fuoco. È ottimo con i Savoiardi, con le Lingue di gatto, con la torta di nocciole, ma si abbina perfettamente anche al pandoro.

Al posto del Marsala può essere utilizzato qualsiasi vino liquoroso. Il Moscato vi consentirà di gustare una crema profumata e delicata, ma la tradizione piemontese, appassionata di sapori forti, non disdegna lo zabaglione preparato con il Barbera o il Barolo chinato


che aggiungere di piu

Una banana, sia per i carboidrati che ha e ti danno energia sia per il potassio in vista di eventuali crampi, un bicchierone con 12 uova come rocky
aglio e cipolla di tropea??


Ricetta del Sanbajon (Zabaione)
4 tuorli d’uova
8 cucchiaini di zucchero
8 gusci di marsala
4 gusci d’acqua
Preparazione:

1) mettere i tuorli in una ciotola, unire lo zucchero e con una frusta montare a lungo il composto fino a quando non risulterà ben gonfio e soffice.

2) Aggiungere i gusci d'uovo pieni di marsala alle uova, continuando a mescolare molto delicatamente. Portare a leggero bollore dell'acqua in un recipiente che contenga un secondo tegamino con il composto dello zabaione e cuocerlo a bagnomaria continuando a lavorarlo con la frusta.

3) Quando lo zabaione incomincerà ad addensarsi, versarlo in coppette.

Servitelo accompagnato da biscottini leggeri, frutti di bosco, scagliette di cioccolato, ecc..

Post originale leggi quì: http://www.ricetteziafiorel…
ricetta di nonna belarda, fatemi sapere, pasta aglio e olio, pasta con le sarde? pasta all'arrabbiata?fatemi sapere poi alla fine raccogliamo le piu buone le piu gustose ed efficaci e stampiamo le ricette del provetto "punters" grazie della fattiva collaborazione, se non ricevi non puoi dare , ovvio è tutto un dare ed avere come nel commercio , domanda richiesta ed offerta...o No??'







Ogni uomo è colpevole del bene che non ha fatto
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ricetta mia zia genuflessa: Il banana split, un must per i punters piu accaniti.
Il banana split, dessert a base di frutta e gelato, è uno dei dolci americani più diffusi e conosciuti al mondo e ne esistono moltissime varianti. Il banana split è composto da una banana tagliata longitudinalmente (da qui la parola inglese "split" che significa spaccatura) e coperta con tre palline di gelato (tradizionalmente panna, cioccolato e fragola) che vengono poi guarnite con panna montata, topping di fragola e cioccolato, ciliegie candite, granella di nocciole etc... Si dice che il primo banana split fu preparato nel 1904 da uno studente dell'università di Pittsburgh che sbarcava il lunario lavorando nel bar del padre, ma moltissime località americane rivendicano l'invenzione di questo diffusissimo dolce estivo. A Wilmington, in Ohio, ogni anno viene celebrato il "Banana Split Festival", dove tutti i partecipanti si esibiscono nella preparazione della loro versione speciale di questo gustoso dessert. Noi vi presentiamo la versione più classica e tradizionale del banana split, che però può essere preparato con i gusti di gelato che più vi piacciono e guarnito con i topping e le salse alla frutta che preferite, inoltre si può rendere il banana split ancora più gustoso aggiungendo altra frutta fresca a piacere!

La banana split è un dessert di origine americana, fatto di frutta e gelato, famoso in tutto il mondo. Ricetta semplice da preparare e molto gustosa, è amata da grandi e bambini, ma non si può definire light. Il dessert supera infatti le 200 calorie per porzione, ma non vi pentirete di aver fatto un piccolo strappo alle regole. Protagonista di questo piatto è la banana, tagliata longitudinalmente. Da qui la spiegazione della parola inglese “split” che significa letteralmente “spaccatura”. La ricetta tradizionale prevede l’utilizzo di cioccolato fuso e gelato a panna, cioccolato e fragola. Ma ciascuno può aggiungere o togliere ingredienti a seconda dei propri gusti e della propria fantasia.

Come si prepara la banana split
Cominciate la preparazione della banana split tagliando la banana per il lungo. Adagiate ciascuna metà del frutto su un piatto, meglio se longitudinale. Posizionate poi al centro tra le due metà della banana tre palline di gelato: una al cioccolato, una alla panna e una alla fragola. Ricoprite il tutto con del cioccolato fuso e decorate con panna montata, granella di nocciole e ciliegie candite, una su ogni pallina di gelato. Potete fondere il cioccolato a bagnomaria o in forno a microonde per almeno 30/60 secondi.
Il dessert è così pronto per essere servito. Se volete che la banana sia un po’ più cremosa della consistenza naturale, potete lasciarla un minuto in forno a microonde, magari bagnandola con un po’ di rum. Potrete guarnire la banana split anche con nocciole sbriciolate, caramello, fettine di ananas, sciroppo d’acero o al cioccolato, marmellata di fragole, amarena o ciliegie.

Un consiglio: se non volete far diventare la banana scura, potete spennellarla con del succo di limone o un po’ di Cointreau. Il dolce può essere composto sul momento prima di servire. Essendo un dessert a base di frutta e gelato, quest’ultimo è un ingrediente d’obbligo. Se proprio non volete adoperarlo, potete sostituirlo con dello yogurt greco con miele o sciroppo d’acero.

La variante gustosa: banana split alla Nutella
La banana split alla Nutella è la variante più famosa e conosciuta della ricetta tradizionale del dolce americano. In questo caso, dividete a metà la banana e spalmate su ogni sua parte la quantità di Nutella che desiderate. Successivamente sistemate le palline di gelato al centro tra le due metà e completate il tutto con panna montata e granella di nocciole. Per i più golosi non c’è niente di meglio di questo dessert.

Esiste una ricetta della banana split senza gelato?
La banana split può essere preparata senza gelato utilizzando come farcitura panna, nutella e granella di nocciole.

Banana split: origine e tradizione
La banana split è un dessert di origine americana. La ricetta, secondo la tradizione, fu brevettata nel 1904 da uno studente dell’Università di Pittsburgh, David Evans Strickler, che all’epoca lavorava nel bar del padre a Latrobe, in Pennsylvania. Pare che il giovane avesse perfezionato il dolce ideato anni prima da un venditore di gelati di Boston, che però era composto da banane non sbucciate.

Nel corso degli anni non sono mancate le controversie sulla paternità del dolce, rivendicata da più persone. Tra questi c’erano Ernest Hazard, ristoratore di Wilmington, in Ohio, che nel 1907 credette di aver creato la prima banana split, e Charles Walgreen, proprietario di una catena di ristoranti fondata a Chicago, che ne fece il segno distintivo del suo impero enogastronomico. La prima ipotesi sembra, tuttavia, quella più accreditata. Negli Stati Uniti sono così legati a questo piatto che nel 2004 è stato celebrato il centesimo anniversario della sua invenzione


mi diceva di guarnire con la n'duia la nduia è come la maionese si spalma su tutto




stato il massiccio esodo calabrese degli anni ’50 verso il Nord Italia e verso le Americhe che ha permesso di far conoscere al mondo la bontà della ‘Nduja, il salume morbido e piccante prodotto in alcune aree del Sud Italia e tipico della Calabria. . Scopriamo insieme storia, ingredienti e ricette con la ‘nduja, uno dei più famosi prodotti tipici calabresi .

Cos'è la 'Nduja
Si presenta come un grosso insaccato che una volta tagliato ha consistenza morbida e colore rosso vivo. Il nome ‘nduja probabilmente deriva dal francese andouille, una salsiccia a base di frattaglie di maiale. Tutti questi termini traggono origine dal latino "inductilia" ("cose pronte per essere introdotte", da "inducere".

Sembra che la ‘nduja sia stata importata in Calabria da Gioacchino Murat, re di Napoli durante il periodo napoleonico. La fece distribuire alla popolazione per ottenere consensi e, una volta conosciuta, i calabresi la reinterpretarono aggiungendo un’impronta personale: carne di maiale e abbondante peperoncino facendola diventare così prodotto iconico di questa regione. Alcune fonti attestano che la parola 'nduja derivi dalla parola francese andouille, un termine generico che in epoca medievale serviva per indicare tutti i prodotti ricavati dal quinto quarto degli animali (le interiora e le parti meno nobili).



La 'nduja di Spilinga
La ‘nduja originale calabrese è prodotta nel territorio di Vibo Valentia, prevalentemente nella zona di Spilinga, un territorio che vive di agricoltura, allevamento e pastorizia. Questo piccolo comune è conosciuto come "Città della 'nduja" perché ha saputo tramandarla come specialità artigianale. L'8 agosto di ogni anno si tiene la "Sagra della 'Nduja", una delle più antiche e affollatissime dove la protagonista è, ovviamente, la celebre ‘nduja di Spilinga..

Come si produce la 'nduja: ingredienti
Gli ingredienti della ‘nduja sono semplici tagli di maiale come il guanciale, la pancetta e il lardello, ricavati dalla spalla, dalla coscia, dalla testa e dalla sottopancia. Vengono finemente tritati insieme ad abbondanti dosi di peperoncino rosso calabrese essiccato e fresco, impastati ed amalgamati fino ad ottenere un impasto omogeneo e cremoso senza aggiunta di coloranti o conservanti.

È proprio il peperoncino che dà alla carne un colore rosso vivo e che ne permette la lunga conservazione. Una volta pronto, il mix viene insaccato in un budello naturale, detto cieco.

L'ingrediente segreto della 'nduja? Nella 'nduja più pregiata viene usato il peperoncino coltivato presso Roggiano Gravina e San Marco Argentano, mentre in quella industriale si usa peperoncino d’importazione. La differenza si sente sul palato. Segue una fase di leggera affumicatura, bruciando essenze di robinia o di ulivo. Dopo l’affumicatura, è la volta della stagionatura, che dovrà andare da un minimo di tre mesi a un massimo di sei, a seconda della grandezza degli insaccati. La stagionatura deve svolgersi in un locale fresco, asciutto e igienicamente protetto.



Nduja: ricette da provare
La qualità della ‘nduja calabrese consiste nel modo in cui è stato dosato il peperoncino al momento della produzione. Visto che non si può capire se non con l’assaggio, il consiglio è di andarci piano e aggiungere la ‘nduja un po’ per volta.

Qualche ricetta semplice con la ‘nduja? Potete gustarla spalmata su una fetta di pane tostato caldo o usata come condimento per la pasta o sulla pizza. La 'nduja calabrese è inoltre molto diffusa come base per il soffritto del ragù o del sugo di pomodoro ed è ottima su fettine di formaggi semi-stagionati o per insaporire frittate.

Oltre ad essere distribuita nel classico insaccato, viene anche confezionata in vasetti.



Uno dei suoi mitici piatti è Capasante al carbone con 'Nduja e Salsa Verde.

C'è chi pensa che col peperoncino in quantità non ci sia vino che tenga: le papille gustative e il palato sono sopraffatti. Per uscire dagli schemi, provate un piatto di spaghetti con 'nduja abbinandoci un Mezcal Marca Negra, cento per cento agave, dal gusto rotondo e leggermente affumincato come la ‘nduja. Una piacevole sorpresa. 



Come mangiare la 'nduja

Si tratta di un prodotto gastronomico molto versatile che in cucina (e a tavola) può essere impiegato in tanti modi diversi. Il modo migliore per degustare la 'nduja in purezza è quello di spalmarla su fette di pane rustico tostato e caldo. Servitela in questo modo per accompagnare aperitivi a base di cocktail o di bollicine. La 'nduja è ottima anche con i primi piatti. Scaldatela leggermente insieme al sugo scelto e mantecate spaghetti o pasta fatta in casa (non all'uovo). Potrete anche sostituirla al peperoncino nella classica aglio e olio. Ottima anche per dare gusto e carattere alla pizza, la 'nduja, è perfetta per arricchire una semplice margherita ma anche per creare nuovi condimenti per pizze regionali e gourmet. Potrete servirla anche con il carrello dei formaggi insieme a marmellate e composte, è buonissima per accompagnare il sapore di formagdi stagionati e semi-stagionati. Usatela per dare gusto e vigore a tutte quelle preparazioni come polpette, panzerotti, frittelle salate e, perché no, anche supplì e arancini di riso. Provatela infine per insaporire le vostre frittate e le vostre omelette.

buon appetito.





Ogni uomo è colpevole del bene che non ha fatto
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penne all’arrabbiata con ‘nduja , un must!

Si tratta di una ricetta della tradizione culinaria romana, caratterizzata da sapori decisi e condimenti ricchi.

Noi abbiamo deciso di osare e alla ricetta tradizionale abbiamo aggiunto la ‘nduja, il salume calabrese dalla consistenza morbida e dal sapore piccante e aromatico. Nella preparazione la ‘nduja si scioglierà in cottura e formerà una crema che avvolgerà la pasta all’arrabbiata, rendendola ancora più piccante. Ora armatevi di estintore e godetevi questo piatto esplosivo!

Ingredienti per 4 persone:

320 g di penne rigate

400 g di pomodoro pelati

100 g di ‘nduja calabrese

100 g di pecorino romano

peperoncino

olio q.b.

sale q.b.

Procedimento:

In una padella con un filo d’olio fate soffriggere il peperoncino con la ‘nduja. Quando quest’ultima si sarà sciolta, aggiungete il pomodoro e lasciate cuocere per circa 5 minuti. Nel frattempo, in una pentola con abbondante acqua salata cuocete le penne. Scolatele e mantecatele nel condimento. Mescolate bene e, una volta disposte le penne in un piatto da portata, aggiungete il pecorino romano a scaglie. Buon appetito!



spaghetti alle vongole fujute


Ingredienti per 4 persone:

320 g di spaghetti

400 g di pomodori pelati Pomilia

1 spicchio di peperoncino

olio extra vergine di oliva q.b.

sale q.b.

prezzemolo q.b.

peperoncino q.b.

Procedimento:

Per preparare lo spaghetto alle vongole fujute, fate soffriggere in una padella con un filo d’olio il peperoncino, l’aglio e il gambo del prezzemolo così da far sprigionare tutto il suo aroma di mare. Appena l’aglio si sarà imbiondito, aggiungete il pomodoro Pomilia, salate e lasciate cuocere per qualche minuto. Nel frattempo, in una padella portate ad ebollizione abbondante acqua salata e cuocete gli spaghetti. Scolateli al dente e versateli nel condimento. Ora aggiungete abbondante prezzemolo tritato ed il vostro piatto di mare è pronto per essere mangiato. Buon appetito!



Pennette con la nduja


Ingredienti
per 4 persone

320 grammi di pennette
500 millilitri di passata di pomodoro
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino di nduja
1 spicchio di aglio
1 peperoncino rosso
1 bicchiere di vino bianco
quanto basta di prezzemolo
quanto basta di sale
Le pennette con la nduja sono la versione in salsa calabrese di un classico della cucina italiana: le penne all’arrabbiata. Piccante e cremosa, la ‘nduja è una preparazione tipica della salumeria calabrese che consiste in un salame piccante spalmabile. Può essere utilizzata in vari modi: sui crostini di pane, per accompagnare un tagliere di formaggi misti o per insaporire diverse preparazioni. Nella ricetta che vi proponiamo, la nduja viene aggiunta al sugo di pomodoro e peperoncino conferendogli un aroma e una piccantezza tutte particolari. Un primo piatto per palati forti, adatto a chi ama il piccante e il peperoncino. Semplici e veloci da preparare, sono l’ideale da cucinare quando non avete tempo o voglia per stare davanti ai fornelli.

Preparazione - Pennette con la nduja
1. Per preparare le pennette con la nduja iniziate dalla preparazione del sugo di pomodoro. Tritate l’aglio e il peperoncino e fateli rosolare in una padella con l’olio extravergine d’oliva. Fate dorare l’aglio.

2. Quando l’aglio comincia ad imbiondire, aggiungete un cucchiaino abbondante di nduja e lasciatelo sciogliere lentamente per evitare di bruciarlo. Aggiungete la passata di pomodoro, salate e portate ad ebollizione. Aggiungete il vino bianco e fate evaporare l’alcool. Coprite e fate cuocere per 25-30 minuti, fino a quando la salsa non sarà cotta.

pennette con la nduja procedimento
3. Mentre la salsa cuoce, lessate le pennette in abbondante acqua salata. Scolatele al dente e trasferitele nella padella con il sugo. Mescolate per insaporire per bene la pasta. Aggiungete un filo di olio a crudo. Tritate il prezzemolo e aggiungetelo alla preparazione. Mantecate per qualche minuto sulla fiamma.

pennette con la nduja preparazione
Le pennette con la nduja sono pronte per essere portate in tavola.
Trucchi e consigli
– Se preferite un sugo meno piccante, eliminate il peperoncino.

– Se lo gradite, completate il piatto con una spolverata di pecorino.

– Non salate eccessivamente il sugo, poiché la nduja è già salata.

Volete un secondo piatto piccante per completare il pasto? Provate il petto di pollo marinato in salsa piccante, delizioso e semplice da preparare.


ricette di mia cugina epifania belarda genuflessa...


Pasta con la nduja:

INGREDIENTI
PASTA 400 • 365 kcal
POLPA DI POMODORO 350 gr • 43 kcal
CIPOLLA ROSSA 1 • 21 kcal
NDUJA 80 gr
OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA q.b. • 21 kcal
BASILICO q.b. • 15 kcal
SALE MARINO q.b. • 0 kcal
Le calorie si riferiscono a 100 gr di





La pasta con la nduja è un piatto della tradizione culinaria calabrese, una specialità a base di nduja, un salame morbido e piccante composto da carni suine e peperoncino tipico della zona di Vibo Valentia, ma diffuso in tutta la regione. Di solito si spalma sul pane, per smorzarne la piccantezza, me è ottimo anche come condimento per la pasta, con il suo sapore deciso e davvero gustoso. Tra le tipologie di pasta da utilizzare per questa ricetta potete scegliere tra spaghetti, linguine, scialatielli, fusilli, rigatoni, penne, da condire con un sugo a base di cipolla di Tropea, polpa di pomodoro e nduja, aromatizzato con qualche foglia di basilico. Ma ecco come preparare, in modo facile e veloce, questo primo piatto piccante e appetitoso che farà esplodere di gusto le vostre papille gustative, grazie al suo sapore unico e deciso.

Come preparare la pasta con la nduja
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Tagliate la cipolla e fatela soffriggere in una padella antiaderente con l'olio.(1) Appena comincerà a dorarsi aggiungete 50 ml di acqua calda e unite la nduja (2) precedentemente liberata del budello e tagliata a pezzettini. Fate cuocere versando altri 50 ml di acqua calda: mescolate fino a far sciogliere la nduja. Aggiungete ora la polpa di pomodoro e lascite cuocere per un quarto d'ora a fuoco medio, mescolando di tanto in tanto. Infine aggiungete il basilico. Fate cuocere la pasta in acqua bollente seguendo i tempi di cottura riportati sulla confezione. Una volta pronta scolatela e saltatela in padella con il condimento fino a farla insaporire. La vostra pasta con la nduja è pronta per essere servita ben calda,(3) magari con l'aggiunta di parmigiano grattugiato e una spolverata di pepe.

Consigli
Per rendere ancora più gustosa la vostra pasta con la nduja potete aggiungere al soffritto di cipolla anche due peperoncini verdi tagliati e rondelle.

Cuocete la pasta al dente e fatela saltare sempre nel sugo per farla insaporite. Un consiglio è quello di utilizzare la pasta integrale che trattiene molto bene il condimento ed esalta il sapore della nduja.

Chi desiderà potrà aggiungere al sugo anche la pancetta o un po' di peperoncino, se volete esaltarne la piccantezza.

Utilizzare poco sale per condire il sugo e la pasta perché la nduja è già abbastanza salata.

Storia della nduja






La nduja è un prodotto tipico della zona di Vibo Valentia, in particolare di Spilinga dove ogni anno, l'8 agosto, si svolge la sagra della nduja con assaggi a base di questo saporito insaccato. Il nome nduja deriva da "andouille" parola francese che definisce una tipologia di insaccati dalla pasta morbida. La nduja era nel passato un piatto povero: si preparava infatti con le parti meno nobili del maiale, oggi invece se ne utilizzano solo le parti migliori e si impastano con sale e peperoncino calabrese sia dolce che piccante, che conferiscono sapore all'insaccato e il suo tipico colore rosso. L'impasto viene poi inserito all'interno di un budello di maiale: verrà poi sottoposto a leggera affumicatura e lasciato stagionare per alcuni mesi. Una volta pronta la nduja è la regina degli antipasti calabresi, ideale da spalmare su crostini e bruschette e per condire la pasta.

Come conservare la pasta con la nduja
La pasta con la nduja può essere conservata in frigo al massimo per due giorni in un contenitore ermetico



Gli spaghetti con la nduja sono uno di quei primi piatti che potete preparare in un batter d’occhio e che è sempre buonissimo da mangiare. Per chi non lo sapesse, la nduja è un insaccato tipico calabrese, un salame morbido, piccantissimo e spalmabile… io ne vado matta! 😀

Gli ingredienti della nduja sono soltanto due: carne di maiale grassa macinata e tanto peperoncino calabrese che conferisce alla nduja il tipico colore rosso acceso.

In genere la nduja viene servita con delle fette di pane tostato e per spalmarla al meglio viene “diluita” con dell’olio d’oliva in maniera tale di ottenere una crema.

La ricetta degli spaghetti con la nduja che vi do’ oggi è veramente basic ma vi assicuro che è veramente buonissima. Se volete potete aggiungere a questa preparazione del pomodoro per dare a questo primo piatto una maggiore corposità ma io la preferisco così… semplice, semplice!

INGREDIENTI
Spaghetti con la nduja
Preparazione
5 min
Cottura
10 min
Tempo totale
15 min
Costo: Basso
Ingredienti
Spaghetti con la nduja
spaghetti
olio d’oliva
nduja
formaggio grattugiato



PROCEDIMENTO
Procedimento per preparare gli spaghetti con la nduja

Mettete gli spaghetti a cucinare ed intanto che si cucinano prendete una padella o casseruola e versateci dell’olio d’oliva.

Non appena l’olio si scalda aggiungete un pezzetto di nduja (la quantità di nduja da utilizzare per ogni persona è soggettivo, dipense da quanto volete che siano piccanti i vostri spaghetti). Con un cucchiaio sciogliete la nduja poi aggiungete un pochino di schiumetta di cottura della pasta.



Non appena gli spaghetti saranno al dente, scolateli e trasferiteli nella padella con la nduja.

Mantecate gli spaghetti fino ad ultimarne la cottura aggiungendo l’acqua di cottura della pasta quando necessario.

ricetta-spaghetti-con-la-nduja

Servite i vostri spaghetti con la nduja con una manciata di formaggio grattugiato





La Pasta con la Nduja è un primo piatto dal sapore meridionale, in particolare della Calabria. La Nduja è un ingrediente tipico calabrese, si tratta di un salame piccante e spalmabile che si ottiene con l'unione di carne di maiale, grasso e peperoncino piccante. La sua caratteristica principale è che nonostante sia considerato un salame, anche dopo la stagionatura non si indurisce, ma resta sempre morbido e ottimo da spalmare su una fetta di pane.
RICETTA PASTA CON LA NDUJA
In questa ricetta utilizzeremo questa speciale salume come ingrediente principe per la preparazione di un primo piatto: la pasta con la nduja. Se siete amanti dei gusti decisi, questo primo fa proprio al caso vostro! Ma in questa ricetta troviamo anche altri 2 ingredienti tipici della Calabria: la Cipolla Rossa di Tropea e il Caciocavallo Calabrese. Il piatto si prepara in circa 25 minuti ed il risultato è goloso e deciso.
CONSIGLI
In questa ricetta ho utilizzato le Pappardelle ma sono ottimi anche gli scialatielli, gli spaghetti, le linguine o anche gli gnocchi. Per preparare il Sugo alla Nduja non occorre salare. Per 2 persone sono sufficienti 40 grammi di nduja, che già conferiscono al piatto una considerevole piccantezza. Per condire il piatto alla fine potete sostituire il Caciocavallo Calabrese con del Parmigiano o del Grana Padano.
CONSERVAZIONE
Consumate le Pappardelle con la Nduja ben calde. Se vi dovessero avanzare (ho qualche dubbio!), potete conservarle in frigorifero al massimo per 2 giorni, chiuse in un contenitore salva-freschezza.
Vi consiglio anche di provare la pasta piccante con funghi e salsiccia e i classici spaghetti aglio olio e peperoncino.

Vi lascio alla Ricetta della Pasta con la Nduja, Buona preparazione.


COME CUCINARE LA PASTA CON LA NDUJA
Ingredienti & Procedimento
200 gr di Pasta

40 gr di Nduja

1/2 Cipolla di Tropea
1/2 Cipolla di Tropea

50 ml di Acqua
50 ml di Acqua

Olio d'Oliva q.b
Olio d'Oliva q.b

200 gr di Polpa di Pomodoro

Basilico fresco q.b.
Basilico fresco q.b.

Sale grosso q.b
Sale grosso q.b

Caciocavallo Calabrese q.b
Caciocavallo Calabrese q.b

1
Fate cuocere dolcemente in Olio d'Oliva e 25 millilitri d'Acqua 1/2 Cipolla Rossa di Tropea affettata sottile; intanto liberate dal budello 40 g





Fate cuocere dolcemente in Olio d'Oliva e 25 millilitri d'Acqua 1/2 Cipolla Rossa di Tropea affettata sottile; intanto liberate dal budello 40 grammi di Nduja.

Pasta con la Nduja preparazione 02
Mettetela nella padella con la cipolla ormai appassita.

Pasta con la Nduja preparazione 13
Versate altri 25 millilitri d'acqua e rimestate fino a che la nduja si sarà sciolta.

Pasta con la Nduja preparazione 24
Aggiungete al condimento 200 ml. di Polpa di Pomodoro.

Pasta con la Nduja preparazione 35
Lasciate in cottura 15 minuti.

Pasta con la Nduja preparazione 46
Nel mentre il sugo cuoce versate le Pappardelle in acqua a bollore salata e fatele cuocere al dente.

Pasta con la Nduja preparazione 57
Tuffatele poi nel condimento.

Pasta con la Nduja preparazione 68
Unite un paio di foglie di Basilico spezzettate grossolanamente e saltate il tutto per pochi istanti.

Pasta con la Nduja preparazione 79
La vostra Pasta con la Nduja è pronta. Servitela ben calda con del Caciocavallo Calabrese sminuzzato con una grattugia a cassettina, dal lato dei i fori larghi. Buon Appetito!

Pasta con la Nduja preparazione 8





La pasta con la nduja è un classico della cucina calabrese. La ricetta è molto semplice e molto hot, andateci piano quindi con la nduja e attenetevi alle sue dosi se non volete rischiare di rovinare la preparazione e le vostre papille gustative! Per chi non lo sapesse infatti, la nduja è un morbido salame  a base di carni suine e peperoncino, tipico della Calabria.
Di solito si spalma sul pane ma io la preferisco come condimento per la pasta insieme ad altri ingredienti che "smorzano" un po' il piccante. Ci sono comunque diversi modi di preparare questo primo piatto, come ad esempio la pasta con la nduja e acciughe ma io oggi vi do la versione che ho assaggiato in Calabria, fatta con l'aggiunta di saporito caciocavallo e basilico.

Dosi per 4 persone:
320 gr di pasta
80 gr di nduja
1 cipolla di Tropea
350 gr di polpa di pomodoro
olio di oliva extravergine
basilico
50 gr di caciocavallo
sale
Tempo di preparazione preparazione: 10 min
Tempo di cottura cottura: 20 min
Tempo totale totale: 30 min
Pasta con la nduja




Eliminate il budello alla nduja, spezzettatela e mettetela in padella.

Aggiungete un mestolo di acqua calda e mescolate.


Mettete ora la polpa di pomodoro, amalgamate e fate cuocere per 15 minuti.


Intanto cuocete la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente.

Trasferitela in padella con il condimento.


Preparate delle scaglie di caciocavallo e spezzettate il basilico.

Aggiungete entrambi in padella e fate saltare la pasta per un paio di minuti.

La vostra pasta con la nduja è pronta per essere servita.








Ogni uomo è colpevole del bene che non ha fatto
Pussynauta
KING (3363 post)
K+ 2561 | K- 3462
Io amo il piccante e quindi l' 'nduja .... io la faccio diventare tipo una crema mettendola da sola nel piatto con un po' di acqua di cottura della pasta oppure la condisco direttamente dopo averla scolata .... un filo di olio a crudo e un bel vinello ! 

PS : la pasta sia con sugo rosso che in bianco . Ma devo provarla con il caciocavallo  
DairyBelle
Wannabe (5 post)
K+ 0 | K- 2


Iniziate preparando un buon brodo che vi servirà per preparare il borsch: trasferite in una pentola capiente la carcassa di un pollo ed accendete il fuoco per fargli prendere calore.




    2. Nel frattempo preparate le altre verdure: sbucciate la cipolla, la carota e rimuovete i filamenti dal sedano quindi tagliate le verdure a pezzettoni ed unitele in pentola con la carcassa.


Aggiungete anche un ciuffo di prezzemolo.


    3. Riempite la pentola con l'acqua, versatene almeno un paio di litri.

Aggiungete il pezzo di manzo, salate adeguatamente ed insaporite con i grani di pepe; coprite con un coperchio e fate cuocere per almeno un'ora.

Mettete a lessare le barbabietole rosse in un'altra pentola colma d'acqua.

    
    4. Sgrassate il brodo, filtratelo e mettetelo da parte. Sgrassate il pezzo di manzo e dividetelo a pezzettoni e mettete anch'esso da parte.
Junkers
Hero Member (546 post)
K+ 203 | K- 797
grazie per la collaborazione, sapevo che fra Voi amici punters si nascondevano cultori  e appassionati per la "culinaria"come me . ps dice il saggio: ricordati gringo" non mettere mai le mutande al toro; e non toro paga vacca ma vacca paga toro e ci siamo capiti, buon appetito a tutti. se aveste altre ricette vi invito ad inserirle grazie ancora.
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Pussynauta
KING (3363 post)
K+ 2561 | K- 3462
Io sono un grande amante della cucina e del buon bere ... e modestamente a cucinare me la cavo ( le pay me le chiavo invece   .... almeno per me cibo / bere e sesso hanno delle similitudini . 

Comunque ... pochi giorni fa' mia mamma ha fatto una trippa eccezionale ... per dire . 
Junkers
Hero Member (546 post)
K+ 203 | K- 797
adoro la parmigiana, ma per motivi di peso sono a dieta, purtroppo in fase di accoppiamento la mia pancia prominente mi ingombra in fase di penetrazione, poi c'è da dire che ho un piccolo innaffiatoio, pertanto ho problemi di manovra e di accostamento . la pancia e la mia ridotta statura mi impediscono le mie funzioni fisiologiche, pertanto dieta. beati Voi che siete fisicamente dotati. anelo parmigiane e pasta al forno....
Ogni uomo è colpevole del bene che non ha fatto
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