Dovete sapere che anni fa scopavo tutto ciò che aveva sembianze umane, invece adesso, è tutto rimasto invariato.
Un bel Dì, era un pomeriggio assolato, stavo facendo acquisti, l'auto era piena zeppa di hardware che cominciava ad assomigliare alla DeLorean di
Ritorno al futuro, comunque ero lì che aspettavo il mio carico di Hard disk e ad un scert punt, cosa vedo laggiù? Una figozza con lunghi capelli corvini.
Alor, le mie antenne scopaiole cominciano a vibrare, l'odore di trifola si intensi-fica sempre più.
Essa era alta 1,75 m.circa, magra e ben fatta.
"Già, ma c'è qualcosa che non va, vedo dei movimenti strani, come scatti, la ragazza ha dei problemi motori".
Sta portando due borse della spesa colme e fa veramente fatica e si ferma spesso a riprendere fiato, alura mi avvicino e mi propongo di accompagnarla
almeno vicino a casa, accetta facendomi uno dei sorrisi più belli della mia vita.
A questo punto strada facendo comincio a pensare a cosa potrebbe accadere, come mi devo comportare? Se ci provo, potrei fare na figura è mmerda epica, se
non ci provo e faccio il politicamente corretto sarei uno stronzo solo perchè è una raggazza con problemi.
Non faccio nulla, e lascio scorrere, di solito la vita ci pensa da sola a prendere l'iniziativa e a metterti nella merda.
Arriviamo al portone e le mollo le borse, e lei che purtroppo aveva anche problemi di linguaggio, con pause
e movimenti della testa repentini, che cercavano con forza di sgraziarla, senza riuscirci: un angelo è bello anche senza ali.
Lei mi chiese: "posso offrirti qualcosa da bere?", "cape decazz, ci puoi scommettere lo scalpo".
Mi precede e comincia a salire le scale, è a questo punto che decido di scoparmela, se me ne avesse dato la possibilità.
Sapete perchè?
Semplicemente perchè indossava una gonna trasparente e si intravidero due gambe bellissime e un culo a mandolino che ancora me lo sogno.
Ci sedemmo, ero imbarazzato, azzo facevo adesso? In casa c'erano indizi di presenza maschile...
Accese lo stereo e mi venne vicino, due chiacchere e mi chiese se stavo bene, annuì come un bambino
davanti ad un nuovo giocattolo, sorseggiai il latte di mandorle, ma i miei occhi ormai erano sprofondati nei suoi.
Lesse il mio atteggiamento ad minchiam, ed esclamò: " Senti, prima che torni il mio uomo riesci a scoparmi?"- Io: " Eh, penso proprio di sì".
Qui cominciarono i problemi.
Già risulta difficile baciarsi, la sua testa si muove continuamente e ogni tanto serra i denti bianchissimi: muy perigroso.
Prendo l'iniziativa e vado giù, ha un bel fighino stretto stretto, è un piacere leccarla anche se di tanto in tanto stringe così
forte le gambe che quasi quasi mi ghigliottina.
Di fellatio neanche a parlarne, va bene tutto, ma il rischio di essere evirato era alto.
Cerchiamo una posizione, ma è difficile, lei è bagnata e ha voglia, ansima tantissimo, mi da un morso
al lobo dell'orecchio così forte che il dolore è diventato piacere.
Allora caccio la spada de foco, cerco... divarico le gambe, ma i movimenti sono repentini e secchi, è difficile, penso
che la natura sia bastarda come diceva il Leopardi, vabbè diceva che era Matrigna, ma il senso nel 2012
è lo stesso, lei è figa, ha voglia di sesso, e ha voglia di farlo con me, ma perchè? Perchè?
Allora la metto a pecora, ma niente, mi sfugge in avanti, si gira e mi guarda, leggo nei suoi occhi la rabbia, una rabbia comprensibile.
Le dico: "Guarda, piuttosto ti spacco la casa ma oggi ti scopo", già, perchè nel frattempo che giravamo per le stanze
gli oggetti cadevano e qualcuno si è rotto, due uragani aggrappati alla vita.
Me la rigiro ma niente, se alzo la gamba, si abbassano le braccia, se fermo le braccia le gambe si serrano, sembra un pupo.
Poi mi venne in mente una roba di Ju jitsu, la bloccai al muro, le braccia schiacciate sul petto, le mie gambe a bloccare le sue tenendole aperte,
con una mano sulla fichetta portandola verso me: la penetrai ed emise un lamento strozzato.
Andammo avanti per un pò, nessuna variazione era possibile, pena la cessazione dei giochi.
Cominciò a sussultare ma stavolta di piacere, la presi con forza, stringendola, ad un orecchio le sussurrai: "Sei una femmina stupenda".
Godemmo, non solo il mero piacere, ma anche perchè lo mettemmo in culo almeno per qualche tempo, al destino infame.
Non sono più tornato da lei, ma come non sarei più tornato da una donna che ha già un altro uomo.
Ciao dolce anonima, sei splendidamente bella, e nessuna forza ti renderà patetica o brutta.
Grazie.
Tutto ciò che scrivo è solo frutto della mia fervida fantasia.
Un bel Dì, era un pomeriggio assolato, stavo facendo acquisti, l'auto era piena zeppa di hardware che cominciava ad assomigliare alla DeLorean di
Ritorno al futuro, comunque ero lì che aspettavo il mio carico di Hard disk e ad un scert punt, cosa vedo laggiù? Una figozza con lunghi capelli corvini.
Alor, le mie antenne scopaiole cominciano a vibrare, l'odore di trifola si intensi-fica sempre più.
Essa era alta 1,75 m.circa, magra e ben fatta.
"Già, ma c'è qualcosa che non va, vedo dei movimenti strani, come scatti, la ragazza ha dei problemi motori".
Sta portando due borse della spesa colme e fa veramente fatica e si ferma spesso a riprendere fiato, alura mi avvicino e mi propongo di accompagnarla
almeno vicino a casa, accetta facendomi uno dei sorrisi più belli della mia vita.
A questo punto strada facendo comincio a pensare a cosa potrebbe accadere, come mi devo comportare? Se ci provo, potrei fare na figura è mmerda epica, se
non ci provo e faccio il politicamente corretto sarei uno stronzo solo perchè è una raggazza con problemi.
Non faccio nulla, e lascio scorrere, di solito la vita ci pensa da sola a prendere l'iniziativa e a metterti nella merda.
Arriviamo al portone e le mollo le borse, e lei che purtroppo aveva anche problemi di linguaggio, con pause
e movimenti della testa repentini, che cercavano con forza di sgraziarla, senza riuscirci: un angelo è bello anche senza ali.
Lei mi chiese: "posso offrirti qualcosa da bere?", "cape decazz, ci puoi scommettere lo scalpo".
Mi precede e comincia a salire le scale, è a questo punto che decido di scoparmela, se me ne avesse dato la possibilità.
Sapete perchè?
Semplicemente perchè indossava una gonna trasparente e si intravidero due gambe bellissime e un culo a mandolino che ancora me lo sogno.
Ci sedemmo, ero imbarazzato, azzo facevo adesso? In casa c'erano indizi di presenza maschile...
Accese lo stereo e mi venne vicino, due chiacchere e mi chiese se stavo bene, annuì come un bambino
davanti ad un nuovo giocattolo, sorseggiai il latte di mandorle, ma i miei occhi ormai erano sprofondati nei suoi.
Lesse il mio atteggiamento ad minchiam, ed esclamò: " Senti, prima che torni il mio uomo riesci a scoparmi?"- Io: " Eh, penso proprio di sì".
Qui cominciarono i problemi.
Già risulta difficile baciarsi, la sua testa si muove continuamente e ogni tanto serra i denti bianchissimi: muy perigroso.
Prendo l'iniziativa e vado giù, ha un bel fighino stretto stretto, è un piacere leccarla anche se di tanto in tanto stringe così
forte le gambe che quasi quasi mi ghigliottina.
Di fellatio neanche a parlarne, va bene tutto, ma il rischio di essere evirato era alto.
Cerchiamo una posizione, ma è difficile, lei è bagnata e ha voglia, ansima tantissimo, mi da un morso
al lobo dell'orecchio così forte che il dolore è diventato piacere.
Allora caccio la spada de foco, cerco... divarico le gambe, ma i movimenti sono repentini e secchi, è difficile, penso
che la natura sia bastarda come diceva il Leopardi, vabbè diceva che era Matrigna, ma il senso nel 2012
è lo stesso, lei è figa, ha voglia di sesso, e ha voglia di farlo con me, ma perchè? Perchè?
Allora la metto a pecora, ma niente, mi sfugge in avanti, si gira e mi guarda, leggo nei suoi occhi la rabbia, una rabbia comprensibile.
Le dico: "Guarda, piuttosto ti spacco la casa ma oggi ti scopo", già, perchè nel frattempo che giravamo per le stanze
gli oggetti cadevano e qualcuno si è rotto, due uragani aggrappati alla vita.
Me la rigiro ma niente, se alzo la gamba, si abbassano le braccia, se fermo le braccia le gambe si serrano, sembra un pupo.
Poi mi venne in mente una roba di Ju jitsu, la bloccai al muro, le braccia schiacciate sul petto, le mie gambe a bloccare le sue tenendole aperte,
con una mano sulla fichetta portandola verso me: la penetrai ed emise un lamento strozzato.
Andammo avanti per un pò, nessuna variazione era possibile, pena la cessazione dei giochi.
Cominciò a sussultare ma stavolta di piacere, la presi con forza, stringendola, ad un orecchio le sussurrai: "Sei una femmina stupenda".
Godemmo, non solo il mero piacere, ma anche perchè lo mettemmo in culo almeno per qualche tempo, al destino infame.
Non sono più tornato da lei, ma come non sarei più tornato da una donna che ha già un altro uomo.
Ciao dolce anonima, sei splendidamente bella, e nessuna forza ti renderà patetica o brutta.
Grazie.
Tutto ciò che scrivo è solo frutto della mia fervida fantasia.