L'ho chiamata ieri sera, ma era tardi e non mi ha ricevuto; ci siamo dati appuntamento per oggi e, conoscendo i miei tempi di recupero, le avevo premesso che mi sarei fermato solo per il menu base. Dietro l'uscio mi si è presentata una signora negli anta - diciamo una "sessantottina" - piccolina, esile, con tanti capelli scarmigliati, in abitino sexy nero. Rispetto alle foto sia su Pablito Escort che Bakeca, la signora sembra un po' prosciugata. Ma gli occhi nella penombra della stanza ammiccano maliziosi ed invitano a restare. L'ambiente è freddino e le mie mani pure: mentre mi spoglio lei mi invita ad accostarmi allo scaldino elettrico e si sdraia subito voluttuosa sul letto. Ancora in mutandine e reggiseno non perde tempo e scende subito ad occuparsi di lui, che trepida per saggiarne le decantate virtù orali. E non rimane certo deluso. L'approccio è soft, assolutamente non aggressivo; mentre le mani accarezzano i testicoli e le cosce, la bocca avvolge con dolcezza il glande e la lingua inizia a disegnare ghirigori di saliva lungo l'asta, poi scende al perineo fino all'ano. Ogni tanto stacca e risale il corpo fino alla bocca insinuando quella lingua calda ed irrequieta olre le mie labbra; e poi ancora giù con affondi cadenzati. Come qualcuno che mi ha preceduto ha rilevato, non si arriva mai al deep throath, ma quella lingua sale e scende, titilla il glande senza sosta con uso moderato - giusto - di saliva. Quando ci si trova in certe situazioni si ha una specie di sospensione della cognizione del tempo, ma riesco a trovare la volontà per chiederle di farmi apprezzare anche i suoi genitali; lei si leva le mutandine e mi sale a cavalcioni sul petto strusciandosi in avanti fino ad offrirmi una vulva di aspetto piacevolissimo, con belle labbra pronunciate. Segue doveroso cunnilinguo che si protrae tra suoi gemiti ed inarcamenti di bacino. Una vocina dispettosa dentro mi ricorda che sono venuto per darmi più che per dare piacere e quindi mi stacco chiedendo di passare alla ginnastica coitale. Un po' di lavoro orale, cappuccio e via di pecorina con lei che sembra gradire (diciamo "sembra": meglio non approfondire...). La posizione è comoda e la visione dei suoi capelli agitati mentre affonda il volto nelle lenzuola mi indurrebbero a continuare, ma giunge - malandrina - la richiesta: "Vienimi in bocca, dai". E chi se lo fa ripetere! Lei si gira, mi libera dalla prigione di gomma e con me ancora inginocchiato a gambe divaricate si dà una spinta e ricomincia dall'ano il suo magistero orale: sublime. La fermo trapanandola dall'alto in bocca; lei riceve tutto il seme, liberando un pene ripulito. Poi si alza, senza fretta, va in bagno e si sciacqua. Le mie abluzioni sono interrotte dalla solita vocina che mi dice: "Ti ha fregato chiedendoti di venirle in bocca; potevi continuare a cavalcarla come desideravi ancora per un bel po'". Non importa; mi siedo vicino a lei che è sdraiata: "Abbiamo finito?". Nelle previsioni sarebbe stato un sì, ma lui si è già risvegliato e rispondo solo: "Ricominciamo". Non mi dilungo in nuovi dettagli, perché la musica è la stessa di prima; ma quando gli interpreti sono di questo livello, il bis ci sta, eccome. Come ci sta pure che io non raggiunga un altro orgasmo, pur mantenendo una vigile attenzione senza cedimenti. E' una di quelle situazioni in cui il piacere del viaggio conta più della meta da raggiungere. La vasca a sedile è troppo scomoda per due e ci dobbiamo alternare nella doccia finale. La conversazione durante la rivestizione mi fa considerare che abbiamo parlato pochissimo durante l'incontro con lei quasi sempre in apnea ed io troppo impegnato a godermela. Saluto ringraziando ed esco. Guardo l'orologio e mi accorgo che il percorso door to door è stato di 70 minuti, mentre la sensazione era di molto meno. Fuori sta nevicando e mentre cammino la mente viaggia libera: Maddalena... madeleine... anche se non siamo a Combray... non so come mi torna in mente Ladylara, indimenticata amica nell'anima (che, per inciso, mi fece conoscere il mondo dei forum a me allora sconosciuti): stesso fisico, stessa origine palermitana, stesso segno zodiacale, stessa età (quasi...), stessa predisposizione...
Scusate la prolissità, ma scrivendo mi è parso di prolungare il piacere dell'incontro odierno... Pardon: di ieri. Buona notte a tutti