Premessa 1: amante da sempre delle otr, non sono mai stato attratto particolarmente dalle black, non per pregiudizi razziali o per preferenza estetica (molte sono davvero belle da levare il fiato), quanto per la scarsa attitudine professionale di tante di loro. Mi spiego: in passato, le volte che ho scelto di fare qualche capriola in auto con qualche bella figlia del continente africano, mi sono trovato a sottostare ad una sfilza lunghissima di divieti (non si tocca qui, non si digitalizza lì, non si bacia, non si fa questo, non si fa quello), a subire partecipazioni estreme durante la copula (o da frigo tripla classe A o esagerate come in un film porno-trash -entrambe sgraditissime-) e a constatare l'impossibilità di vederle nude, salvo disporre di un frullino o di una Lancia termica, per liberarle dai numerosi strati di vestiti che indossano, specie durante la stagione fredda (per loro, quando il termometro scende sotto i 20 gradi centigradi). Per tutti questi motivi, ho sempre preferito guardare altrove, cercando come compagne di giochi ragazze dell'Europa centrale, più propense ad assecondare i miei desideri.
Premessa 2: nei miei incontri con le otr, ho sempre preferito la qualità alla quantità ed alla frequenza dei sogni. In pratica, preferisco andare meno spesso, ma prendere più tempo con la giovanotta di turno (in genere un'oretta). Se, con questi gusti, non vado con le loft è perchè la otr la vedo subito e se non mi piace pisso sempre sgommare via e perché in auto mi sento più tranquillo, rispetto ad una casa dove non so chi c'è e cosa potrebbe capitare. Questa seconda premessa, a spiegazione del rate elargito (e pienamente meritato).
Sperando di non avervi fin qui tediato, veniamo al dunque.
Qualche sera fa, verso le prime ore del mattino, mi trovavo a percorrere la Nettunense (tratto Padiglione-Anzio) alla ricerca di un po' di compagnia. Purtroppo, le ragazze rumene che di solito popolano quel tratto di strada (e di cui parlerò in un prossimo post) erano assenti, a parte una finta bionda che puzzava di missile a miglia di distanza.
Sconsolato, stavo per tornare a casa a becco asciutto quando, nel tratto tra Lavinio ed Anzio, all'altezza di via del Trapezio, 150 mt. Prima del Mc Donalds venendo da Roma, vedo una ragazza black che mi rivolge un sorriso semplicemente meraviglioso. Forte delle mie convinzioni sulle figlie d'Africa stavo per tirare dritto ma le scimmie urlatrici nel cervello e gli ormoni a ruota libera mi hanno perentoriamente ordinato di accostare.
Come abbasso il finestrino per intervistarla, una mano mi afferra il pacco è una vocina deliziosa mi invita a farla salire.
Cedo, pronto a maledirmi per l'imminente fregatura ma mi accorgo di aver fatto salire a bordo della trombomobile una ragazzotta di 25 anni totalmente credibili, con un viso delizioso, due occhi stupendi, una parlantina irrefrenabile (rigorosamente pigeon english, a tratti davvero difficile da capire) e un corpo pieno di promesse, benché avvolto da un multi strato di abiti più adatto aduna spedizione antartica che ad un'ottobrata romana).
Giunti al luogo dell'imbosco (con delle case vicine ma tranquillo) le offro VU+20 per un'oretta in tranquillità. Lei accetta tutta contenta e, mentre io pensavo a dove procurarmi una fiamma ossidrica o quantomeno un apriscatole, me la trovo nuda, come mamma l'ha fatta (assai bene!).
Tess (così ha detto di chiamarsi), originaria del Ghana, è alta circa 1 metro e 60, porta capelli lunghi lisci, è formosetta il giusto, ha una bella quarta naturale, forse un po' calante e -udite udite!- un culo tondo e sodo da risvegliare i morti.
Ripreso mi dalla sorpresa, iniziamo preliminari fatti di coccole, abbracci, baci a stampo con accenni di FK, toccamenti reciproci, massaggini e bj covered. Sa usare benissimo le mani: affidate il vostro pisello al suo tocco magico e lui ve ne sarà grato, vita natural durante.
La digitalizzazione della sua fichetta, cosparsa di una peluria rada e riccia, la fa inumidire un bel po'.
Dopo un bel po' di ginnastica di riscaldamento reciproco, mi sale a spegni candela e lo spettacolo del suo seno, i suoi movimenti pelvici ed il suo culetto stretto tra le mie mani, mi portano sull'orlo della capitolazione. La fermo e le chiedo di continuare alla missionaria dove, dopo un po' di moto alternativo nel suo canale vaginale, beato dalla vista delle tette che ballonzolano ad ogni affondo, concludo la tenzone felice e contento.
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