Mi ricordo di te.
Due pupille nocciola, assetate di vita. Scintille capaci di appiccare incendi ovunque il tuo sguardo si posasse, inquieto.
I tuoi occhi... forieri di un'oscenità folle.
Eppure immacolati, a volte pietrificati in uno sguardo da bambina, purificati nelle lacrime versate per me... nello strazio dei tuoi singhiozzi sfacciati.
Sonde imperscrutabili avide di vedere tutto, eccetto chi ti stava a fianco. Finestre su un mondo reso vivo da luce artificiale.
Ora sei di nuovo di fronte a me.
Ti parlo, e tu non mi senti. Hai dimenticato le fattezze della mia lingua.
Posso toccarti, ma non te ne accorgeresti. Indossi una corazza che mai potrei penetrare.
Vorrei tuffarmi ancora nell'abisso infinito dei tuoi occhi, eppure so quanto breve sarebbe il mio volo.
Ti guardo e riesco a vedere solo il vuoto che ti circonda, mentre mi elenchi i tuoi clamorosi successi lavorativi, il tuo miserabile stipendio, i patetici litigi con i tuoi colleghi.
Ti guardo e ormai vedo solo occhi di pesce....
Ama e fai ciò che vuoi.
Due pupille nocciola, assetate di vita. Scintille capaci di appiccare incendi ovunque il tuo sguardo si posasse, inquieto.
I tuoi occhi... forieri di un'oscenità folle.
Eppure immacolati, a volte pietrificati in uno sguardo da bambina, purificati nelle lacrime versate per me... nello strazio dei tuoi singhiozzi sfacciati.
Sonde imperscrutabili avide di vedere tutto, eccetto chi ti stava a fianco. Finestre su un mondo reso vivo da luce artificiale.
Ora sei di nuovo di fronte a me.
Ti parlo, e tu non mi senti. Hai dimenticato le fattezze della mia lingua.
Posso toccarti, ma non te ne accorgeresti. Indossi una corazza che mai potrei penetrare.
Vorrei tuffarmi ancora nell'abisso infinito dei tuoi occhi, eppure so quanto breve sarebbe il mio volo.
Ti guardo e riesco a vedere solo il vuoto che ti circonda, mentre mi elenchi i tuoi clamorosi successi lavorativi, il tuo miserabile stipendio, i patetici litigi con i tuoi colleghi.
Ti guardo e ormai vedo solo occhi di pesce....
Ama e fai ciò che vuoi.