Riporto direttamente dal giornale di Vicenza:
VICENZA. C'è una prostituta che paga le tasse. Sissignori. L'obiettivo di tante campagne politiche di sensibilizzazione, la principale arma usata da coloro che vogliono la cancellazione della legge Merlin, è una realtà. A Vicenza: dove una escort sudamericana ha accolto le richieste dell'Agenzia delle entrate dopo la segnalazione inviata lo scorso anno dai finanzieri. La ragazza, che aveva subito un accertamento induttivo sulla scorta delle sue proprietà, ha raggiunto un accordo ed ha aderito alle richieste del Fisco; ad oggi, ha versato gran parte dei circa 50 mila euro che lo sono stati richiesti.
IL CASO. Era il febbraio dello scorso anno quando i detective del nucleo di polizia tributaria delle fiamme gialle vicentine conclusero l'operazione “Hot nights”: i militari della sezione mobile, con il tenente colonnello Dametto e il maresciallo Scarsetto, avevano mappato i siti internet specializzati in offerte di sesso a pagamento, e varie forme di annunci, concentrando infine la loro attenzione su 120 donne. Molte di loro arrivavano dai paesi dell'Est, dall'Estremo Oriente e dal Sudamerica, ma per un terzo si trattava di italiane. Ciascuna escort era stata identificata e sottoposta ad accertamenti fra le varie banche dati. Il controllo aveva consentito di far emergere palesi discrasie fra i redditi dichiarati (di solito, zero) e gli “indici di capacità patrimoniale”, cioè la loro capacità di spendere, che costituisce il presupposto per gli accertamenti fiscali di tipo sintetico. Alcune ragazze erano risultate essere proprietarie di ville al mare o di baite in montagna o di auto di lusso, non ultime Porsche e Jaguar. Non solo: stipulavano assicurazioni sulla vita e spedivano in patria migliaia e migliaia di euro al mese con il “money transfer”. I finanzieri avevano indicato all'Agenzia delle entrate svariati nominativi. La ratio era quella che i redditi delle lucciole - calcolati sulla loro capacità di spesa - possono essere assimilati a quelli di un lavoratore autonomo, che opera in casa in maniera continuativa. I funzionari del fisco si sono poi preoccupati di calcolare la cifra che ciascuna escort doveva pagare.