Cristina staziona di notte a Monza, viale Stucchi, dopo la rotonda dello Stadio, procedendo verso sud (Sesto ecc.), al benzinaio Q8, 45.57 80 44, 9.30 88 75.
Racconta di essere ucraina (l’accento mi sembra dubbio), ma da anni in Italia a presidiare, pure con interruzioni, lo stesso luogo. Non ho però trovato, o saputo trovare, recensioni. Il nome mi porta ad una sola ragazza
http://gnoccaforum.com/esco…
che, fisicamente, non può essere lei.
Questa è una morettina con i capelli tirati indietro a coda, snella, sull’1,65 scarso, proporzionata, ma non vedo altro che le cosce asciutte, lasciate scoperte dalle “calze parigine” nere e la gonnellina sgargiante che inguaina a stento un culetto invogliante. Da vicino perde: il viso è un ovale segnato dai solchi dei 33 anni (almeno!) che dichiara, il sorriso scopre una dentatura non bella.
Il tariffario però è interessante: 20 per il pompino coperto, 30 per la venuta in bocca, 30 per il boccafiga, 50 per l’anale, entrambi con eventuale preliminare scoperto senza supplementi (mentre dice di non effettuare la penetrazione scoperta), 100 per l’ora d’albergo. Insomma, non so se fossero i saldi di una serata di magra, ma almeno una prova con il pompino scoperto mi viene voglia di farla.
L’imbosco è un angolino riparato, al buio, senza passaggio, certo molto vicino.
La tecnica è di base: non si spoglia e non offre preliminari, si aiuta di mano che più utilmente usa per stimolare le palle, fa su e giù con la bocca, a volte anche con percepibile attrito, senza variazioni, però insalivando adeguatamente e una ciucciata rumorosa che mi piace. Sebbene nell’istante della venuta non avesse l’uccello completamente in bocca recupera immediatamente la presa e prolunga la stimolazione durante l’emissione dei fiotti successivi, che poi sputa in un suo fazzolettino.
Cristina comunica se invogliata ma penso sia più ritegno che distacco perché pare mite. Mi chiede prima se è il caso di rinfrescarmi l’uccello con il fazzolettino bagnato e io la lascio fare. Non si scompone per un pelo che le finisce sulla lingua. Non tira al tariffario massimo d’albergo, assicurandomi che l’anale lo sa fare bene anche in macchina. Addirittura arriva a scusarsi per avere perso e lasciato riversare qualche goccia, delle prime di cui l’ho omaggiata, sull’uccello, peraltro senza fare danni sul sedile, perché non si aspettava la mia venuta. Compensando con la disponibilità ciò che le manca sui fronti della tecnica e dell’estetica, direi che perlomeno non scoraggia da possibili approfondimenti, che non ho condotto immediatamente perché, essendo passato in zona una sola altra sera dopo l’incontro, non l’ho ritrovata.