posto qui una mia recensione fatta su un altro forum e datata dic.2010.
a dimostrazione che da allora sembra che nulla sia cambiato... tranne un passaggio in sala operatoria per le zinne
Già conosciuta su Bkc.roma in out-call e presente, ora non più, come Mirella21 su EF, adesso che riceve a casa, a Centocelle, mi accingo ad andarla a trovare. E’ da tempo che avrei voluto conoscerla. Ma devo confessare che avrei posticipato l’incontro ad altra data se non fosse che Denisa mi ha tirato un gran bidone e quindi Mirella che era il mio piano B è diventata il mio obbiettivo ed è stata conosciuta la settimana scorsa.
Al telefono mi dà un altro numero civico e controllandomi dalla finestra mi dà le coordinate esatte, aggiungendo che l’ascensore funziona solo con la chiave e che quindi devo salire a piedi (terzo piano…!). Arrivo un po’ ansimante e mi accoglie in minigonna e tacchi, francesine con fiocchetti ai lati e un corto maglioncino con il collo a barchetta, non c’è che dire sexy… a me piace. La casa è piccola, anonima e ordinata. Lei è alta circa 1 e 70, bionda e mi accoglie con un bel sorriso facendomi accomodare in camera da letto. Mi chiede di dargli un secondo per chiudere una chat con una sua amica e facciamo due chiacchiere su quanto facesse freddo, quanto poco ci avessi messo ad arrivare e qui mi dice di essere per metà ungherese e metà rumena. Ci mettiamo d’accordo sull’obolo (80 euri) per una cosa normale, con baci, carezze e soprattutto senza fretta (io non ho particolari esigenze se non starmene sereno, senza che mi si assili con: “ma non sei ancora venuto?”, “dài vieni!” o ancora peggio “ma non vuoi venire?” e sarebbe lunga da spiegare in quei momenti ma… nei migliori dei casi: mi sta piacendo e: no! non vorrei venire o in quelli peggiori: vorrei venire ma proprio non ci riesco e se tu stessi zitta&hellip lei mi sorride dolcemente e mi tranquillizza. Ok, siamo d’accordo. Vado in bagno (anche se sono uscito da poco da una doccia mi do una sciacquata alle mani) mi guardo in giro e lo trovo lindo e già penso a… Rientro in camera e la trovo in reggiseno e slip ghepardati accucciata vicino al PC. Dal reggiseno si intravede il seno che è proprio piccolo, una prima e quando si rialza il mio sguardo si posa sulle gambe… storte, ach! è una cosa che proprio non mi piace, ma lei sembra dolcissima e possiamo passarci sopra. Poggio i soldi sulla cassettiera e mi spoglio, mi sdraio e… qui finisce il lato ungherese di lei e inizia quello rumeno! (e si! anch’io ho avuto le mie brutte esperienze con le suddette) Mentre mi parla incomincia a menarmelo, così, a freddo, con distacco. Cerco di toccarla e… no! “hai le mani fredde”. E quindi rimango così, con lei che continua a menarmelo come se scarabocchiasse su un pezzo di carta e a parlare e io a cercare di concentrarmi. Me lo inguanta ancora mezzo moscio e chiedo gentilmente se ora la posso toccare o ancora meglio se gliela posso leccare (per la precisione, lei è profumata e mi sembra pulita anche se non è passata dal bagno) beh, questa è una cosa che lei non fa, non le piace! Il culo si, anche se, tiene a precisarmi, le fa male, lo fa solo per i soldi in più. Per farvela breve: smorzacandela (meccanico), missionario (lei assente) con enorme sforzo finisco alla pecorina, mi rivesto più in fretta che posso, in silenzio. Le auguro una buona serata, lei ricambia con lo sguardo basso e sbatte la porta. Sembra che non abbia capito la mia delusione e la tristezza di quell’incontro.
p.s. Per escludere ogni dubbio o perplessità: non sono Robert Redford o Brad Pitt, ma posso piacere senza troppo sforzo. Non sono anziano. E direi che sono, come minimo, normodotato.
a dimostrazione che da allora sembra che nulla sia cambiato... tranne un passaggio in sala operatoria per le zinne
Già conosciuta su Bkc.roma in out-call e presente, ora non più, come Mirella21 su EF, adesso che riceve a casa, a Centocelle, mi accingo ad andarla a trovare. E’ da tempo che avrei voluto conoscerla. Ma devo confessare che avrei posticipato l’incontro ad altra data se non fosse che Denisa mi ha tirato un gran bidone e quindi Mirella che era il mio piano B è diventata il mio obbiettivo ed è stata conosciuta la settimana scorsa.
Al telefono mi dà un altro numero civico e controllandomi dalla finestra mi dà le coordinate esatte, aggiungendo che l’ascensore funziona solo con la chiave e che quindi devo salire a piedi (terzo piano…!). Arrivo un po’ ansimante e mi accoglie in minigonna e tacchi, francesine con fiocchetti ai lati e un corto maglioncino con il collo a barchetta, non c’è che dire sexy… a me piace. La casa è piccola, anonima e ordinata. Lei è alta circa 1 e 70, bionda e mi accoglie con un bel sorriso facendomi accomodare in camera da letto. Mi chiede di dargli un secondo per chiudere una chat con una sua amica e facciamo due chiacchiere su quanto facesse freddo, quanto poco ci avessi messo ad arrivare e qui mi dice di essere per metà ungherese e metà rumena. Ci mettiamo d’accordo sull’obolo (80 euri) per una cosa normale, con baci, carezze e soprattutto senza fretta (io non ho particolari esigenze se non starmene sereno, senza che mi si assili con: “ma non sei ancora venuto?”, “dài vieni!” o ancora peggio “ma non vuoi venire?” e sarebbe lunga da spiegare in quei momenti ma… nei migliori dei casi: mi sta piacendo e: no! non vorrei venire o in quelli peggiori: vorrei venire ma proprio non ci riesco e se tu stessi zitta&hellip lei mi sorride dolcemente e mi tranquillizza. Ok, siamo d’accordo. Vado in bagno (anche se sono uscito da poco da una doccia mi do una sciacquata alle mani) mi guardo in giro e lo trovo lindo e già penso a… Rientro in camera e la trovo in reggiseno e slip ghepardati accucciata vicino al PC. Dal reggiseno si intravede il seno che è proprio piccolo, una prima e quando si rialza il mio sguardo si posa sulle gambe… storte, ach! è una cosa che proprio non mi piace, ma lei sembra dolcissima e possiamo passarci sopra. Poggio i soldi sulla cassettiera e mi spoglio, mi sdraio e… qui finisce il lato ungherese di lei e inizia quello rumeno! (e si! anch’io ho avuto le mie brutte esperienze con le suddette) Mentre mi parla incomincia a menarmelo, così, a freddo, con distacco. Cerco di toccarla e… no! “hai le mani fredde”. E quindi rimango così, con lei che continua a menarmelo come se scarabocchiasse su un pezzo di carta e a parlare e io a cercare di concentrarmi. Me lo inguanta ancora mezzo moscio e chiedo gentilmente se ora la posso toccare o ancora meglio se gliela posso leccare (per la precisione, lei è profumata e mi sembra pulita anche se non è passata dal bagno) beh, questa è una cosa che lei non fa, non le piace! Il culo si, anche se, tiene a precisarmi, le fa male, lo fa solo per i soldi in più. Per farvela breve: smorzacandela (meccanico), missionario (lei assente) con enorme sforzo finisco alla pecorina, mi rivesto più in fretta che posso, in silenzio. Le auguro una buona serata, lei ricambia con lo sguardo basso e sbatte la porta. Sembra che non abbia capito la mia delusione e la tristezza di quell’incontro.
p.s. Per escludere ogni dubbio o perplessità: non sono Robert Redford o Brad Pitt, ma posso piacere senza troppo sforzo. Non sono anziano. E direi che sono, come minimo, normodotato.