... e fu così (continua il viaggio negli anni 80)

ratman71:

Bhò caro pierre, è una mia personalissima opinione, ma che tu becchi negli anni 80 (periodo del boom economico dove il lavoro si trovava alquanto facilmente e con un buon salario), 2 noprof studentesse, mi sembra un pò strano, senza parlare che di queste studentesse che arrotondano facendo la vita non si incontrano nemmeno oggi con sta crisi che ci sta, e tu pischello alla prima botta senza neanche cercare te ne becchi addirittura due?? Scusa ma sono un pò scettico su questo racconto.

Caro Ratman scusa, ho dimenticato di augurarti la buona notte.

ratman71:

Bhò caro pierre, è una mia personalissima opinione, ma che tu becchi negli anni 80 (periodo del boom economico dove il lavoro si trovava alquanto facilmente e con un buon salario), 2 noprof studentesse, mi sembra un pò strano, senza parlare che di queste studentesse che arrotondano facendo la vita non si incontrano nemmeno oggi con sta crisi che ci sta, e tu pischello alla prima botta senza neanche cercare te ne becchi addirittura due?? Scusa ma sono un pò scettico su questo racconto.

Ciao Ratman, quanti anni avevi negli anni 80? Periodo del boom economico? sarà, ma tu parli per sentito dire o perché li hai vissuti? Ti chiarisco un po le idee: 1° io avevo già più di vent'anni (per cui il termine pischello, che significa ragazzino è, almeno nel mio caso, improprio) e quindi parlo per esperienza diretta; 2° se avessi letto bene avresti capito che Gennaro (ormai data l'età Don Gennaro), che per me all'epoca rappresentava quello che oggi rappresentano i tuoi amici vecchietti, mi aveva dato delle dritte alquanto precise; 3° come oggi anche allora il portafogli gonfio conta, eccome! (leggi: anche l'auto con la quale vai in giro - all'epoca io giravo in Alfetta GTV quando la gente, se andava bene, viaggiava in 127 - prova a chiedere anche queste cose a qualche tuo amico vecchietto - e la parola vecchietto è usata con rispetto visto che la pronunzia uno più che brizzolato come me!); 4° non ho assolutamente detto che alla prima botta ho beccato! solo per sintesi, essendo già molto prolisso, sono andato direttamente al racconto; 5° io parlo di cose che si riferiscono ad un periodo che, ribadisco, non conosci perché sono ormai vent'anni che a Napoli di "fuori sede" non ce n'è (prova a chiedere a qualche romano, bolognese o milanese se non è vero che con le "fuori sede" si cucca ancora oggi alla grande!); 6° di studentesse (purtroppo anche minorenni!!!) e/o di casalinghe arrapate di soldi sono piene le strade, fidati! (eppure tu dovresti saperlo visto che leggendo i tuoi post sembri essere uno "navigato" ma, mi viene un dubbio: quando tu racconti delle tante no prof che conosci parli per esperienza diretta o, per sentito dire? perché io, nel mio piccolo, qualcuna la conosco - scusa, ma a questo punto, anche io potrei diventare scettico leggendo delle tue tante frequentazioni -). Concludo dicendoti che sei padronissimo di non credere al mio racconto per me, senza rancore, amici come prima.

Bhò caro pierre, è una mia personalissima opinione, ma che tu becchi negli anni 80 (periodo del boom economico dove il lavoro si trovava alquanto facilmente e con un buon salario), 2 noprof studentesse, mi sembra un pò strano, senza parlare che di queste studentesse che arrotondano facendo la vita non si incontrano nemmeno oggi con sta crisi che ci sta, e tu pischello alla prima botta senza neanche cercare te ne becchi addirittura due?? Scusa ma sono un pò scettico su questo racconto.

---

Non sono bello come Brad Pitt,non sono affascinante come George Clooney,ma lecco meglio di rintintin

Fu a casa di un mio zio che mio padre incontrò Carmela, donna addetta alle pulizie di casa ad ore (siamo agli albori delle pulizie di casa ad ore, prima di allora solo i ricchi potevano permettersi la cameriera in casa). Ma torniamo a Carmela: trentenne della Sanità, vera napulegna, bella bona e cresciuta a pane e furbizia (una cui piaceva da morire scopare, ma cui piacevano da morire anche i soldi, insomma una che ad un certo punto dovette pensare: 2 + 2… Mio padre, che aveva saputo da mio zio che Carmela la dava in cambio di un regalino, la propose a mia madre dicendole che era brava ed economica. Mamma quando la vide intuì perché papà gliel’avesse proposta e lo fregò, perché disse a Carmela che voleva venisse a casa solo la mattina quando non c’era nessuno. Così una mattina chiesi un permesso al lavoro e tornai a casa. Era giugno e faceva un gran caldo, aprii la porta e trovai Carmela con una delle scamiciate cortissime che usava per lavorare, incollata addosso (mi spiegherà poi che per il caldo aveva dovuto farsi una doccia e si era rimessa la scamiciata ancora bagnata, in modo da provare più refrigerio). Vestita normalmente si faceva guardare, ma con la scamiciata completamente aperta e solo le mutandine era da infarto. Finsi di essere tornato per prendere delle cose e mi diressi in camera mia. Lei incurante della mia presenza, o meglio, per provocarmi (ma questo lo capii dopo) iniziò a pulire il soggiorno proprio di fronte, per cui la vedevo e, ad ogni suo gesto, mi arrapavo sempre di più. La splendida terza, sormontata dai 2 tra i più grossi capezzoli mai visti, era fuori dal vestitino; quando si piegava il vestitino copriva solo in parte il grosso culo a mandolino ma, scopriva completamente le splendide gambe. Non resistevo più così mi avvicinai a lei, di spalle, e le toccai il culo; lei si voltò e mi disse: “ma che fai, s’impazzito, liev e’ mani” ed io di rimando tenendole le mani mi tuffai letteralmente tra i suoi seni. Finse di respingermi ma poi mi accorsi che le piaceva da morire che le succhiassi i grossi capezzoli, così continuai. Allora mi spinse sul mio letto, mi spogliò e cominciò a strofinarmi i capezzoli sui testicoli e sulla verga, alternando il tutto a dei grandiosi colpi di lingua … gran pompino! Le venni in gola. Lei si alzò e corse in bagno a sputarlo, rientrata mi disse: “questo è niente, se mi fai un regalino ti faccio morire!”. Lei non sapeva che I soldi erano già pronti, ma io non sapevo che, con la metà dei soldi che spendevo con una “fuori sede” o una squillo, mi sarei fatto per anni una delle più bone e calde donne della mia vita. Non aveva limiti ma soprattutto le piaceva farlo outdoor, anche in posti pubblici (con lei, ormai 45enne e ormai più che giunonica -ma sempre una gran troia - sono stato nel primo locale per scambisti ma, non vi anticipo niente perché è successo negli anni 90). Dopo un paio d’anni mi scopai, sempre previo regalino, una tipa bella e bona (ma non altrettanto brava e, soprattutto con un fare quasi da professionista; insomma una che si capiva lo faceva solo per soldi - l’opposto di Carmela che lo faceva soprattutto per piacere) casertana che faceva le pulizie in un appartamento di fronte al mio ufficio. Ed ultimamente mi sono scopato (ma, non vi anticipo niente perché è successo da poco). Buona notte a tutti.

… e fu così che un sabato sera decisi di andare con un amico in un pub del Vomero (solita dritta di Gennaro il tassista). Passando più volte davanti al locale alla ricerca d’un parcheggio, notammo tra la gente in attesa d’entrare, ma un po’ in disparte, 2 ragazze sole (cosa abbastanza rara, di sera, a quei tempi) molto carine e vestite molto sexy - Jeans strettissimi e magliette nude look - che ci guardarono con insistenza . Dopo aver parcheggiato entrammo nel locale e le trovammo sedute ad un tavolo. Eravamo anche noi in attesa d’un posto quando un cameriere si avvicinò e, con fare complice, ci disse che se avremmo voluto le 2 ragazze ci avrebbero ospitato al loro tavolo. Ci sedemmo ed iniziammo a fare conoscenza, e più loro parlavano e più io mi convincevo che eravamo stati agganciati da 2 “fuori sede”. Infatti erano 2 studentesse di medicina, pugliesi, che a causa dei costi (e si, dei costi! ma se indossavano abbigliamento ed accessori costosi) condividevano un appartamento con altre 4 ragazze (però, precisarono subito, in quel momento erano sole perché le altre erano rientrate a casa per il fine settimana) ai Camaldoli (e come pensavano di rientrare a casa, visto che erano venute in autobus, e che a quei tempi i bus con servizio notturno erano rari?). Dopo la cena, innaffiata con molta birra e rigorosamente pagata alla romana per sondare il terreno - e durante la quale avevano lamentato carenza di soldi (sia pure fatto con discrezione, senza esagerare) – ci offrimmo di portarle prima a fare un giro e poi di accompagnarle a casa. Accettarono subito ma, arrivate all’auto, ci chiesero se avremmo voluto sederci uno accanto all’altra, e quando le invitammo ad operare loro la scelta, partirono entrambe con un french kiss di conoscenza. Il giro per la città durò pochissimo, perché in auto l’atmosfera divenne ben presto rovente a causa di pettings molto spinti (quella sera, io ho ricevuto il primo bbj della mia vita - mentre ero alla guida d’un auto - e la mia partner Laura, ha corso il rischio di far venire un infarto al conducente di un camion della “monnezza” che ad un semaforo strabuzzò gli occhi, vedendola all’opera!!). Arrivati a casa l’atmosfera, però, mutò. Infatti mentre io ed il mio amico, allupati, cercammo subito di andare a scopare, loro, con la scusa di aver bevuto troppo e quindi di voler preparare il caffè, si allontanarono da noi e si avviarono in cucina. Lì in bella mostra sul tavolo c’erano le loro quote da pagare, del fitto e di una serie di bollette dell’appartamento in comune. Ovviamente le ragazze si affrettarono a giustificare il loro improvviso cambiamento d’umore: “abbiamo speso i soldi che le nostre famiglie ci avevano spedito per pagare le spese e non sappiamo come fare” (capito le troie!!!). Sguardo d’intesa con l’amico e, allupati com’eravamo, ci offrimmo di contribuire in parte alle spese. Ovviamente le troie in un primo momento finsero di non voler accettare ma successivamente, e cambiando subito atteggiamento (ricominciando il petting sedute sulle nostre ginocchia), accettarono. E così, dopo un po’, ogni coppia andò in una stanza. Laura scopava bene anche se non era un granché di bocca (ma in seguito imparò, eccome!!) ed apprezzò particolarmente il mio daty che, tenne a precisare, aveva ricevuto solo da uomini adulti (capito la troia!!!), mai da ragazzi (triestina non ti ringrazierò mai abbastanza!!!). Ma fu alla fine dell’incontro di “vale tudo” che mi resi conto che le sorprese, quella sera, non finivano più. Infatti, mentre stavamo fumando una sigaretta, Laura mi disse che aveva notato il mio interesse per il culo della sua amica (Cinzia) ed anche che il mio amico (Alfredo) aveva apprezzato le sue grosse e sode tette; per cui, tra l’altro aggiungendo che era certa che Cinzia avrebbe accettato, mi propose di scambiarci i partners. Ovviamente, si affrettò a precisare, avremmo dovuto incrementare il nostro contributo alle spese della casa. Arrapato, all’idea d’inchiappettarmi Cinzia, accettai; mentre invece Alfredo (famoso per il cazzo lungo ma anche per il braccino altrettanto corto) propose, ma non ottenne, di scoparsi entrambe allo stesso prezzo. Soldi benedetti i miei! Cinzia aveva uno dei culi più belli mai visti e le piaceva riceverlo dietro ma, soprattutto, le piaceva la doppia penetrazione; tanto che bastava infilarle contemporaneamente un dito in vagina per farla venire come una fontana (successivamente le avrei regalato, con suo gran piacere, il primo vibratore della mia vita). Con loro ho speso bei soldini ma ho ricevuto anche tanto piacere e, soprattutto, ho conosciuto tante altre “fuori sede”. Ciao e alla prossima (le cameriere in casa)….