Ebbene sì, stasera mi sono tolto una curiosità che mi portavo dentro da dicembre, mese in cui ho incontrato e intervistato questa ragazza per la prima e ultima volta. A suo tempo mi colpì la dolcezza che traspariva dal suo sguardo e le tette che strabbocavano dal suo giubbino semi aperto. Da quella notte ho sempre continuato a pensare a lei, a quello sguardo e a quella delicatezza nel volto e nel portamento. A suo tempo le proposi un BBJ + RAI1 per VU-20 senza successo. Me ne andai con l'amaro in bocca, perché la ragazza mi piaceva, forse perché mi ricordava una delle mie prime infatuazioni da pischello. Fatto sta che a distanza di tre mesi ho deciso di andare a cercarla per vivere questo sogno a qualunque costo!
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
ZONA: via Palmiro Togliatti
NOME INSERZIONISTA: Marina
NAZIONALITA': Rumena
ETA': credo 25
SERVIZI OFFERTI: BJ+Rai1+smanettamento tette
RATE DI PARTENZA: VU
RATE CONCORDATO: VU-10. So che il rate per una otr non è questo ma l'opzione smanettamento tette ha richieto un surplus di 10 euro. Come vi ho scritto, l'avrei sognata "a qualunue costo". Ho quindi elargito volentieri questi 10 euro in più
DURATA DELL'INCONTRO: 20 min
DESCRIZIONE FISICA: una ragazza sicuramente bella. Ma come si dice "non è bello quel che è bello, ma è bello quel che piace". A me piace molto, soprattutto lo sguardo e la dolcezza che traspare quando parla e quando ti guarda.
ATTITUDINE: non è la classica rumena porca che ti scoperesti a sangue senza pietà (vedi lorena la tettona). E' la rumena dolce e sensibile, quasi da conquistare e da trattare con rispetto per evitare di ricevere un trattamento freddo e sbrigativo. Con lei mi sono sciolto e sono tornato pischello, come se fossi alle mie prime esperienze adolescenziali. L'incoerenza è che lei può essere definitia da molti una 4jump furbetta. Poi vi spiegherò meglio
REPERIBILITA': Buona. L'ho prima intervistata a piedi per assicurarmi che fosse lei la ragazza che cercavo. Poi sono ripassato con la macchina per caricarmela
FUMATRICE: credo di sì
Stasera ho sognato non soltanto con il corpo ma anche con la mente. Dentro di me sentivo che la ragazza mi avrebbe rifilato la sola, cosa che probabilmente ha fatto in base ai normali standard otr. Penso alla Lorena tettona che si è lasciata scopare dal sottoscritto in macchina in tutti i modi, senza pietà, per venirle in mezzo alle tette e schizzarle sui capelli. Marina ha invece un atteggiamento totalmente diverso. È una ragazza che bisogna saper prendere, una ragazza con cui essere educati e gentili per evitare di indispettirla e farla chiudere. Il fatto che non sia il massimo della disponibilità si capisce fin da subito: non è caricata spesso ed ho dovuto contrattare per avere la possibilità di vedere e toccare le tette durante il rapporto.
Cercherò di essere il più possibile conciso, consapevole del fatto che mi è alquanto difficile mettere nero su bianco il turbinio di sensazioni che ho vissuto durante questo incontro.
Emozionato come un pischello alla sua prima esperienza, mi carico questa ragazza che mi ricorda tantissimo una delle mie prime infatuazioni adolescenziali. Lei è forse la otr più tranquilla, pacata, dolce, affabile che abbia mai conosciuto. Ha una grazia e una sensibilità nei movimenti e nel modo di parlare mai vista prima. È molto educata e gentile ma contemporaneamente furbetta e sbrigativa.
Prima mi porta in una strada parallela alla Palmiro Togliatti, location che ritengo troppo esposta, motivo per cui le chiedo di andare altrove. Mi porta, quindi, in un parcheggio poco distante. Durante il percorso ci conosciamo un po' meglio con domande tipo "come ti chiami, di dove sei". Durante il tragitto preciso che, essendo un appassionato di tette ed avendo elargito un obolo in più per potermi godere la sua terza, non vorrei sorpese. Lei mi precisa che si aprirà solo il giubbino, senza spogliarsi e senza neanche togliersi la sciarpa. Io rimango interdetto e lo paleso con grande educazione senza insistenze. Da questa mia osservazione nasce un discorso che la porterà a precisare che quello che sarebbe successo da lì a poco non poteva definirsi "amore". L'argomento mi interessa molto ma decido di rimandare tali discorsi "impegnati" a dopo il rapporto. Il suo fisico è asciutto. Lei è alta 1.70, fisico slanciato, una terza di seno sodo, un seno perfetto di quelli a coppa. Un viso di una dolcezza unica. Ha un tatuaggio molto evidente lungo il fianco sinistro. Non essendosi spogliata completamente, non sono riuscito a capire di cosa si trattasse.
Si sbottona il giubbino e tira fuori la sua terza perfetta per consentirmi di palparla. Poi mi incapuccia e inizia un BBJ molto ben accurato e partecipato. Usa la mano per tenere il pene alla base e la testa per muoversi su e giù sul birillo. Vedere quel viso aggrazziato da quei dolci lineamenti fare su e giù non ha prezzo. Vedo questa testa muoversi con ritmo costante su e giù per almeno 5 minuti. Poi si ferma e mi dice che è arrivato il momento di scopare. Le dico di spogliarsi ma lei semplicemente si abbassa i pantaloni fino alle ginocchia. Io faccio per svestirmi completamente (come da mia abitudine) e lei mi ferma sottolineando nuovamente che non dovevamo fare l'amore. Rassegnato e allo stesso tempo rapito dal suo modo di dire e fare le cose, la assecondo in tutto e per tutto. Iniziamo a scopare esattamente come vuole lei. Unica posizione consentita è la missionaria, con le sue gambe semi aperte per il fatto che aveva i pantaloni abbassari fino alle ginocchia. Inizio a penetrarla con la sua mano che limita la mia entrata. Lei mi dice che ce l'ho molto grosso e vuole evitare di farsi male. Io le chiedo cortesemente di togliere la mano perché altrimenti mi sarei fatto male. Lei toglie la mano e inizio a penetrarla lentamente e con delicatezza. Lei capisce che volutamente non spingo fino in fondo e che procedo in maniera dolce e delicata. In quel momento scatta qualcosa tra di noi, un'intesa sessuale che di solito mi scatta con le non-pay. Durante tutto il rapporto ci guardiamo negli occhi, incuriositi l'uno dall'altra. Ha un viso che mi eccita tantissimo. Poterla guardare negli occhi mentre la penetro dolcememte e delicatamente a ritmo costante mi regala un piacere che aumenta gradualmente. Anche lei gradisce perché sento che si lubrifica sempre di più e vedo che il suo sguardo si fa sempre più concentrato e attento. Ci scrutiamo come se volessimo leggere i pensieri che scorrono in quel momento nella nostra testa, come se volessimo vedere le rispettive anime attraverso gli occhi. Andiamo avanati in questa posizione per una decina di minuti quando a un certo punto lei mi sussura "il tempo corre". Da lì capisco che avrei dovuto terminare. Con una mano le stringo un fianco e con l'altra il seno sinistro e aumento leggermente il ritmo. Termino con grande soddisfazione per il mio corpo e per la mia mente. Pulizie di rito. Mentro torniamo alla postazione, riprendo il discorso sull'amore. La provoco chiedendole che cosa avessimo fatto insieme, se quello che avessimo fatto si potesse definire "amore". Lei mi risponde che l'amore lo riserva al suo ragazzo che sta in Romania e che in Italia lei fa solo sesso per soldi. Niente di più. Punto! Una ragazza innamorata che si vende per soldi è pur sempre una ragazza innamorata. Forse avrà visto in me il suo ragazzo distante chilometri, forse avrà apprezzato in me qualche lato del mio carattere molto simile al suo, forse avrà trovato in me il calore e la gentilezza di un trentenne educato e rispettoso o forse più probabilmente sono rimasto ingenuamente sedotto da un'esperta attrice. In mezzo a tutti questi forse, l'unica certezza è che quello che ho vissuto non può chiamarsi semplice sesso, almeno per me.