Una di quelle notte in cui sei in cerca di qualcosa di diverso, quasi di "estremo", ti addormenti nel letto e poi i sogni ti catapultano ad Osio Sotto, precisamente a queste coordinate: 4 5. 6 2 1 6 9 5, 9. 5 9 7 2 9 7
Sogno una donna che staziona proprio sulla rotonda, guardando in direzione di dalmine, la "fanciulla" si trova ad ore 10. Non è granché, ha un nasone lungo ed un trucco pesante. Ma nei sogni, si sa, la logica prende pieghe un po' bislacche, e si può arrivare a teorizzare che una donna brutta sia più incline ad accettare prestazioni più estreme e per minor ricompensa. Un po' come dire "sono brutta, devo rifarmi con la porcaggine".
Durante le trattative, in effetti, è proprio così: preso da una folle brama per il pissing in stile film porno, le chiedo se sia disposta a farlo, e lei risponde di sì. Le chiedo anche dove sia disposta a farsi inondare, e lei mi risponde "dove vuoi tu". Chiedo specificamente se anche in bocca si può fare, e lei mi risponde tranquillamente di sì. Azzarda il regalo di cento rose, ma non essendo io intenzionato a consumare un vero e proprio rapporto, ma solo a realizzare la fantasia del pissing, rilancio a 50 rose, che lei accetta.
Ci dirigiamo verso il suo appartamento, che nel sogno mi si profila come una palazzina rossa, che ricorda un po' il Moulin Rouge, tranne che per la condizione interna che è talmente decadente da mettere tristezza.
Una volta entrati in casa, la musica comincia a cambiare in modo radicale: pare non voglia togliersi la maglia perché fa freddo. E come facciamo a fare il pissing? "Ah, ma non in bocca, per 50 non lo faccio, solo in basso"... poi nel bagno "Ah, basta, che si bagna il tappeto, aspetta"...
Insomma, praticamente nulla di ciò che si era pattuito.
Esco, dandomi da solo del deficiente per averle creduto in prima battuta, mentre lei rimane a casa. Evidentemente ero stato l'ultimo dei pochi polli ad essersi intrattenuti con lei e decide che va bene così.
Ripercorro i bui e decadenti corridoi della palazzina rossa, tagliati trasversalmente da cavi TV che passano da un appartamento ad un altro per condividere il segnale, quasi preso da una sorta di ansia di perdermi o d'essere vittima di un agguato di qualche malvivente. Poi sento il rumore della strada, guadagno l'uscita, salto in macchina e riparto.
Mi sveglio tutto sudato nel mio letto, felice di rendermi conto che era stato soltanto un incubo, da non ripetersi mai più!
Sogno una donna che staziona proprio sulla rotonda, guardando in direzione di dalmine, la "fanciulla" si trova ad ore 10. Non è granché, ha un nasone lungo ed un trucco pesante. Ma nei sogni, si sa, la logica prende pieghe un po' bislacche, e si può arrivare a teorizzare che una donna brutta sia più incline ad accettare prestazioni più estreme e per minor ricompensa. Un po' come dire "sono brutta, devo rifarmi con la porcaggine".
Durante le trattative, in effetti, è proprio così: preso da una folle brama per il pissing in stile film porno, le chiedo se sia disposta a farlo, e lei risponde di sì. Le chiedo anche dove sia disposta a farsi inondare, e lei mi risponde "dove vuoi tu". Chiedo specificamente se anche in bocca si può fare, e lei mi risponde tranquillamente di sì. Azzarda il regalo di cento rose, ma non essendo io intenzionato a consumare un vero e proprio rapporto, ma solo a realizzare la fantasia del pissing, rilancio a 50 rose, che lei accetta.
Ci dirigiamo verso il suo appartamento, che nel sogno mi si profila come una palazzina rossa, che ricorda un po' il Moulin Rouge, tranne che per la condizione interna che è talmente decadente da mettere tristezza.
Una volta entrati in casa, la musica comincia a cambiare in modo radicale: pare non voglia togliersi la maglia perché fa freddo. E come facciamo a fare il pissing? "Ah, ma non in bocca, per 50 non lo faccio, solo in basso"... poi nel bagno "Ah, basta, che si bagna il tappeto, aspetta"...
Insomma, praticamente nulla di ciò che si era pattuito.
Esco, dandomi da solo del deficiente per averle creduto in prima battuta, mentre lei rimane a casa. Evidentemente ero stato l'ultimo dei pochi polli ad essersi intrattenuti con lei e decide che va bene così.
Ripercorro i bui e decadenti corridoi della palazzina rossa, tagliati trasversalmente da cavi TV che passano da un appartamento ad un altro per condividere il segnale, quasi preso da una sorta di ansia di perdermi o d'essere vittima di un agguato di qualche malvivente. Poi sento il rumore della strada, guadagno l'uscita, salto in macchina e riparto.
Mi sveglio tutto sudato nel mio letto, felice di rendermi conto che era stato soltanto un incubo, da non ripetersi mai più!