Sensazionale Nataly deliziosa cavallina

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NOME INSERZIONISTA: Nataly (EF e BI)
NAZIONALITÀ: nell’annuncio su EF si dice moldava
CITTÀ: Roma
ETÀ: dichiara 22 anni, ma gliene attribuirei qualcuno in più
CONFORMITÀ ANNUNCIO: sì (ma v. DESCRIZIONE FISICA)
SERVIZI OFFERTI: FRUITI: BJ, RAI1
RATE: 100
DESCRIZIONE FISICA: alta non più di 160 cm.; nelle foto sembra più ragazzina
ATTITUDINE: mediocre
REPERIBILITÀ: è stata in tour a Roma per tre o quattro settimane; dal 28 gennaio risulta essere (su EF e EP) a Milano
FUMATRICE: non saprei
BARRIERE ARCHITETTONICHE: sì
Annuncio: Nataly (EF e BI) Escort Roma
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Una gentile richiesta di un collega è, per me, quasi un comando. Mi accingo, dunque, a recensire brevemente Nataly, richiamando l’attenzione sul suo recente trasferimento da Roma a Milano. Leggendo quanto segue, vi renderete conto che non la considero – mi spiace dirlo – una grave perdita per la nostra comunità. Cordialità.

DURATA DELL’INCONTRO: 45 minuti




Quel pomeriggio mi ero recato in Via F. Sacchetti per incontrare Emma, che tuttavia era occupata. Poiché non potevo aspettare che si liberasse, decisi di verificare se per caso fosse libera Nataly, dimorante all’altro capo della strada. Avevo salvato il numero nella rubrica del mio cellulare qualche giorno prima, poiché avevo tratto impressioni favorevoli dalle foto che avevo visto su BI. Il posto lo conoscevo già: vi avevo incontrato due volte, ad aprile, Anastasya22 (EF) – che ho visto in seguito altre cinque volte (non era bellissima di viso, ma potrei dire, parafrasando Fenoglio, che nessuna, finora, mi è andata a sangue più di lei) – e poi, sempre ad aprile, Nadia/Izabel (EF/BI, molto bella, ma anche molto para....). Nataly mi accolse in vestaglia, perché sentiva freddo. Era carina. Dopo aver precisato che praticava fellatio solo previa copertura del bigolo e che il lato B non era disponibile, m’invitò a scegliere tra “una cosa veloce” (70) e “una cosa un po’ più lunga” 100 Mentre parlava, io le stavo già palpeggiando il sedere, che constatai essere ben strutturato e sodo: fu sufficiente per indurmi a scegliere la “cosa un po’ più lunga”. Eseguito un BJ non meritevole di commento, si collocò sopra di me e, agevolata con le mani una penetrazione tutt’altro che profonda, cominciò a muoversi in maniera veloce, con il chiaro intento di far terminare anzitempo ciò che avevamo concordato dovesse durasse più a lungo. Dopo qualche minuto di siffatto trattamento, reso piacevole soltanto da sensazioni tattili (le mie mani erano letteralmente incollate ai suoi glutei) e da qualche timidissimo FK, prese atto dell’inutilità dei suoi sforzi e mi chiese di passare in modalità “missionaria”. Non ebbi neanche il tempo di pensare, mentre la penetravo, “Adesso comando io...”, che lei si ritrasse, lamentandosi: “Eh, no! Se entri tutto mi faccio male!”. Da quel momento, tenne costantemente stretta la base del pene nella sua mano, fino a quando le chiesi, poco dopo, di continuare a cucchiaio. Anche in questa posizione, tuttavia, si allontanava quando spingevo un po’ di più, lamentando dolore. Seguire con la mano il profilo del gluteo e della coscia liberi mi procurò – miracolosamente – le sensazioni utili per concludere quel coito deludente con un orgasmo dal sapore amaro.
Naturalmente, tutto quanto precede è frutto della mia fantasia, cosicché l’eventuale riferibilità di elementi contenuti nella premessa, nella scheda e nel racconto a persone, a luoghi o a numeri di telefono realmente esistenti è da ritenersi puramente casuale.