Passo di ritorno dal lavoro tardi per la zona est e noto in un posto insolito una mai vista, neppure il giorno precedente.
Incuriosito mi fermo e, per evitare fastidi, scendo a piedi.
Capelli castani, snella, circa 1,70, vestita abbastanza normalmente ma, essendo da sola al margine della strada, chiaramente al lavoro.
Non spiccica una parola in italiano, ma ha un ottimo inglese. Sembra troppo giovane e le chiedo quanti anni ha. “Eitìn” mi dice. Vista la mia perplessità, apre la borsetta e comincia a frugare freneticamente, finché mi mostra una cartolina di plastica, il suo documento romeno. Lo metto bene alla luce e vedo la data di nascita in una riga in alto, 30 novembre 1996. Praticamente 18 anni e una settimana. Non c'è più religione. Le chiedo da quanto lavora e mi spiega che è il primo giorno. Il tutto con pazienza ed educazione. A questo punto le chiedo se ha già avuto il primo cliente e mi risponde di no. Le chiedo incuriosito se lo fa da dietro e fa di sì con la testa. Si capisce che ha visto al massimo qualche coetaneo in Romania. Abbastanza scioccato, saluto la signorina, giro i tacchi e via.