La lotta tra eros e thanatos è priva di sfumature quando capita di uscire dal nosocomio un freddo pomeriggio smarriti perché ti hanno appena detto che la bestia dentro preme per avere maggiore spazio. In zona c’è Giadagold (quella che li pretende lindi e gentili, provata dall’aventiniano Lodiprimopiano) che non risponde. E neppure Maddalena, la polacca di cui avevo seguito le vicende sul forum l’anno scorso e che sapevo dover essere avvicinata con estrema cautela. Continuo a scorrere altri nomi, altre foto… ricevo una telefonata da un numero sconosciuto ed è proprio Maddalena che mi chiede chi sono. Mi presento e le chiedo la disponibilità entro dieci minuti . Lei accetta e mi fornisce le coordinate per raggiungerla; davanti al portone di casa la richiamo ma lei non risponde; faccio un giro e la richiamo ancora: lo stesso silenzio. Sto per andarmene ma ricevo un suo sms “ora poi venire”. E’ un film già visto: il citofono, l’incontro con gli inquilini nel cortile (“Buongiorno, signora” “Buongiorno a lei&rdquo
, lei che ti scruta dalla finestra con grata, l’interrogatorio quando si entra (“Chi ti ha parlato di me? Dove mi hai vista? Chi ti ha dato il mio numero? Parla piano che gli altri sentono&rdquo
. Ma ero preparato a queste schermaglie; sorrido e senza scompormi le mostro il suo annuncio sullo smartphone: lei si tace. Maddalena riceve senza malizie ammaliatrici nel vestire e sembra una donna che passa molto tempo in casa; colpiscono i capelli lisci e luminosi, ma gli occhi sono solo fuggitivi. Le chiedo dove posso ripulirmi e mi indica il retro del monolocale - un po’… disordinato - con lei che segue ogni mia mossa. Vedendola salire la scala che conduce al soppalco apprezzo invece le gambe ed il fondoschiena. Di sopra uno schermo acceso sull’eterno nulla illumina fioco un letto dove si passa al dunque. La sua mano scorre sul mio petto come se ripulisse un comodino impolverato, mi bacia senza estrarre la lingua e poi scende mentre io accarezzo la pelle liscia e provo ad intrufolar la mano tra le sue cosce. La testa piccola (non che quella grande, la superiore, dove alberga il Super-ego, sia di dimensioni eccelse&hellip
dotata di recettori indipendenti che conducono direttamente all’Es, apprezza il gioco lento di lingua e labbra; è un lavoro a vederlo quasi indolente ma efficace, che sta anticipando la fine del gioco; allora le chiedo di fare un po’ di ginnastica; lei obbedisce in silenzio e mi ricopre. Malgrado si sia umettata di crema prima della penetrazione, dopo pochi colpi d’assaggio comincia a strizzare gli occhi con smorfie inquietanti; la faccio girare, ma si sentono gemiti che non sembrano proprio di piacere. Allora le chiedo di finire di bocca; sempre diligente, mi leva il preservativo, mi passa sui genitali una salviettina e ricomincia a lavorare di bocca e lingua; in breve arriva l’eiaculazione però lei non se ne accorge e continua imperterrita; in genere la cosa mi produce fastidio ma questa volta lascio fare. Dieci minuti , lei si stacca e fa: “Ma non sei ancora venuto!” “Su, continua, dai che vengo…” mento, conoscendo i miei tempi di recupero. Con mio stupore vengo davvero una seconda volta e lei sputa diligentemente nella salviettina. Mi rivesto, scendiamo, le lascio la banconota solita sul tavolo, lei mi dice che la prossima volta mi farà uno sconticino, bacino e via.
Passano solo due giorni e certi incubi personali mi destano dopo mezzanotte; so bene che a quest’ora posso solo trovare sollievo nell’o.t.r., ma ricordo che Maddalena salutandomi mi aveva detto di ricevere fino alle 3 di notte. La chiamo e risponde quasi subito. Una veloce doccia e via verso Milano nord. Arrivo puntuale e compongo a memoria il numero sul citofono. Lei mi apre ed entro nel cortile; al buio busso ad una porta diversa, ma un russare sonoro dall’interno mi fa desistere in tempo. Arrivo alla porta giusta; lei mi apre e comincia a chiedermi chi sono, che non si ricorda di me, come facevo a sapere il numero del citofono… Vabbe’, tutte cose risapute che non mi scalfiscono. La prima volta avevamo scambiato pochissime parole perché non ero proprio dell’umore giusto. Questa volta, cautamente, cerco di socializzare… &ldquo
i dove sei?” “Polacca” “Polonia sì, ma dove? Varsavia, Cracovia, Danzica…?” “E’ inutile che te lo dico, è un paese piccolo…” “Quando sei nata?” “Il 28 dicembre” “Ah, anche tu capricorno; bel segno…” “Stalin era capricorno e cattivo” “Che vuol dire… certo, anche anche Mao… volendo anche Gesù… Ma sei sicura? Credo che per questioni di calendario Stalin sia di metà dicembre” “No, è capricorno!” “Va bene, ho capito. Saliamo”. Mi spoglio, lei mi sorride e mi chiede “Tutto scoperto?” “Certo, come l’altro pomeriggio che sei stata bravissima” “Non ti piacciono le mie tette?” “Beh, effettivamente non amo molto il seno. A me piacciono occhi, gambe e sedere e tu hai un bel sedere davvero”. Si sdraia di fianco a me appoggiandosi coi gomiti e comincia la solita fellatio laterale; le chiedo di salirmi sopra per dedicarmi anche a lei, ma la mia applicazione oro-genitale non sembra sortire risultati. &ldquo
ai, scopiamo”, le faccio. Lei si alza e sta per infilzarsi direttamente senza preservativo. ”Ma che stai facendo!”. Adesso capisco cosa intendeva per “tutto scoperto”. Segue una patetica rincorsa all’orgasmo nella sua bocca con pensieri che corrono altrove. Mi vesto senza neanche sciacquarmi, saldo il dovuto e scappo via come un ladro mentre i suoi “torna ancora, torna presto” mi trafiggono la schiena. Questa volta il voto lo do a me stesso: 0. Passi la prima volta, ero davvero giù di morale e non sapevo (o meglio, fingevo di non sapere, pur avendo letto tutto con attenzione), ma tornarci è stato imperdonabile. E l’autoterapia della condivisione sul forum non lenisce il senso di colpa.
Leggo di recenti “agnizioni” (thread “Zlata RR&rdquo
e penso che pure io ho smesso di percepire come pericolo mortale certe malattie/metafora; penso pure che una crisi economica strutturale porta inevitabilmente ad offerte sempre più estreme.
Quanto a Maddalena, non sono credente ma spero che ci sia da qualche parte un angelo che la protegga.
Ottempero agli obblighi del forum:
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