Durante la battuta di caccia ieri notte, nel parcheggio del 2000 vedo una Audi berlina nera, porta aperta, con a bordo qualcosa di interessante. Capello a caschetto nero, gamba lunga, seno prorompente. Intervista: si tratta di Domiziana (credo, tendo a dimenticare i nomi), albanese, probabilmente 26-27 anni, simpatica.
Menu classico: 30 on-site (senza differenziazione tra menù completo o solo degustazione orale), 80 carry-out al motel. Opto per il primo, purchè sia in un posto tranquillo. Mi dice di seguirla in macchina L'imbosco sembra OK, comunque lei parcheggia a fianco di un muro, io parcheggio coprendo la sua macchina, un po' di privacy c'è. Le dico che ha una macchina molto bella, lei scherzando dice che è usata, nel frattempo prepara salviettine e gli attrezzi de mestiere. Pulitina, si inginocchia sul sedile, mettendo in mostra un culo da premio, e fa per mettermi il guanto. La blocco e le dico: ma quelle belle tette non le lasciamo un po' libere? lei ride, si tira su il vestitino (uno straccetto rosa semitrasparente) e slaccia il reggiseno. La mercanzia è di valore, una quarta abbondante, che si lascia leccare e mi strofina in faccia. MI accorgo che è rifatta (ma molto bene) slinguazzando il capezzolo sintetico, comunque lei è molto brava, si lascia toccare senza problemi, non mette fretta. Prestazione non da oscar, ma un riconoscimento alla carriera ci sta. Chiaccheriamo un po', dice di vivere non lontano da Milano (la famosa località sul Ticino col ponte di barche), ma che non riceve a casa (per in effetto potrebbe essere più comodo) ma solo lì. Il turno è quello di notte. Valida.