CITTA' DELL'INCONTRO: Milano
ZONA: Lambrate
NAZIONALITA': Italiana
ETA': dice 35 ma per me on meno di 50-55
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: non ci sono foto ma la descrizione che fa di se è assolutamente irreale!!!
SERVIZI OFFERTI: Non glieli ho chiesti!
RATE (richiesto): 5VUx30minuti (PAZZA!!)
RATE (dato): 000
REPERIBILITA': difficilissima (la chiami, ti dice un giorno e un posto, poi non risponde, poi ti manda un sms dove di scusa inventando balle... insomma, pazza completa!)
DURATA DELL'INCONTRO: 60 min (a parlare, mica a fare altro!)
LOCATION: Un disastro!
ATTITUDINE:
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http://emoticonforum.alterv…" /> fuori di testa e non smette di parlare
LINK:
http://milano.bakecaincontr… (oppure andate su Bakeca e scrivete "bondage"
Ieri pessima esperienza in quel di Lambrate con una certa Patrizia conosciuta tramite annuncio su Bakeca in cui si proponeva per pratiche bondage e fetish. Le scrivo una mail in cui gli espongo esattamente quello che cerco e lei mi risponde con un numero di cellulare e dicendo semplicemente di chiamarla. Ci provo due o tre volte e lei non risponde. Lascio passare giorni e provo di nuovo ma niente. Le scrivo di nuovo in mail chiedendo un giorno o un orario in cui chiamare e lei mi manda lo stesso messaggio di prima: telefono più la scritta chiamami. Altri tentativi e alla fine ci riesco. Al telefono è ermetica come in mail. Mi dice semplicemente di vederci e mi chiede quando sono libero. Al che io le chiedo il menù ma lei dice che di certe cose preferisce parlare a voce. E li avrei dovuto intuire il missile. Comunque le dico di incontrarci per un caffè e fissiamo per il giorno dopo. Lei mi chiede di vederci sotto casa sua e che mi manderà in sms l'indirizzo. aspetto, aspetto e aspetto, ma niente indirizzo. Le scrivo in mail e in sms ma niente. Al che declino l'appuntamento. Passano 10 giorni e riappare con una mail scusandosi e dicendo che ha avuto casini e se ci vediamo quello stesso giorno. Ero libero e ci vado. Anche qui solita roba con l'indirizzo: me lo doveva mandare in sms ma si dimentica e la devo chiamare io. Al telefono le dico che ci vediamo in strada per prendere qualcosa al bar e lei mi dice ok. Arrivato sotto casa mi dice di salire che non è ancora pronta. Io le dico che l'aspetto ma lei insiste molto e alla fine cedo. Arrivo in casa e la vedo: un mostro di faccia e di corpo, per giunta disordinata e vestita come una prostituta di un film di Vanzina. La casa è sullo stesso livello, a parte che è tempestata di foto di figli, 5 o 6 almeno. Mi fa entrare, mi offre qualcosa da bere (declino) e mentre si prepara, pulisce casa, chiude il gas, ecc mi racconta della sua vita, degli ex mariti, 3 figli in affidamento, ecc. Insomma, un macello. Poi mi chiede cosa mi piace fare e io le dico bondage (attenzione: come lei ha scritto nel suo annuncio!) al che lei cade dalle nuvole e dice di non averlo mai fatto. Fra l'altro non ha neppure il fisico per farlo, ma lasciamo perdere. Al che mi chiede se sarei disposto a fare una cosa normale e mi spara una cifra assurda per mezz'ora. Io ho sorriso ma volevo ridere e, con un incredibile autocontrollo, le ho detto che quella cifra era lontana anni luce da quelle di mercato. Lei, non si scompone e inizia a parlare di nuovo della sua famiglia, di quanto è stata sfortunata nella vita, ecc. Parla che parla, la porta si apre ed entra un ragazzino vent'enne, credo. Io lo saluto tranquillamente ma lei, quando lo vede, trasale e poi si fionda alla porta inventandosi una commissione da fargli fare e buttandolo fuori. Gli chiude letteralmente la porta in faccia. Io ho pensato: povero ragazzo... che madre sciagurata. Poi usciamo per prendere un caffè. Volevo fare in fretta e poi fuggire ma lei mi chiede di passare un attimo in banca. Vuole addirittura che entri con lei. Ma mi impunto cordialmente dicendo che non se ne parla neanche. Entra in banca e ci resta venti minuti ed esce lamentandosi che non ha più soldi, che ha dovuto svincolare dei titoli e altre panzanate del genere. io le rispondo che infatti la vita è difficile per tutti e che sono anche in ritardo e non so se ce la faccio per il caffè. Lei insiste e prendiamo questo benedetto caffè lei e una birra io. Anche qui mi racconta sciocchezze sul fatto che l'hanno rapinata nel quartiere, di come il mondo sia pieno di persone cattive e di imbroglioni (io ho pensato che stesse parlando di se stessa!) ecc. Alla fine mi accompagna alla metro. Lungo la strada mi chiede quando ci vediamo per la cosa di cui avevamo parlato (Ma che sta a dire!?!). Le rispondo che ci sentiamo via mail ma che mi sembrava che non fossimo sulla stessa lunghezza d'onda e che comunque la ringraziavo per il suo tempo (in realtà era lei che mi aveva rubato il mio!). Sceso in metro tiro un sospiro di sollievo e mi auguro di non rivederla o sentirla mai più!