Qualche giorno fa, vista la totale mancanza di riferimenti, decido di immolarmi per la causa e di testare la signora in oggetto. La contatto, ricevo l'indirizzo preciso, in prossimità della piazza citata nel titolo, e l'indicazione di chiamare quando sarò sul luogo. Cosa strana, penso, nessuna richiesta di appuntamento; ma forse la richiesta è scarsa oppure verrò fatto attendere una volta arrivato. Giunto al portone chiamo e nemmeno ascolto la parola "sali al terzo piano" che immediatamente arriva la smentita. "Scusa, puoi aspettare un minuto?" Lo immaginavo mi dico, ora il minuto diventerà mezz'ora. In effetti il tempo trascorre solo per un terzo di quello che immaginavo e vengo richiamato. La location è l'appartamento dove vive la "presunta" massaggiatrice. Come dichiarato al telefono di origine dominicana e sicuramente over 40; l'aspetto non è malaccio e sotto la t shirt sembrano esserci due belle bombe ovviamente rifatte. Mi introduce nella stanza del massaggio (un soggiorno con al centro un lettino e abbastanza caos intorno)e li arriva la seconda sorpresa: "Ho le mani gonfie oggi, posso farti massaggiare da una collega? E' brava vedrai." Nemmeno il tempo di annuire che ricevo un sentito grazie per la mia disponibilità. "Ma la prossima volta ti massaggio io..." Chiedo se posso fare a meno della mutandina monouso che nel frattempo è comparsa sul lettino è la risposta immediata è si. (Capirò troppo tardi perchè
. Visto l'andazzo e l'orario opto per mezz'ora a VU-20. La signora esce ed io in perfetta solitudine mi spoglio e mi stendo sul lettino. Dopo poco sento silenziosamente la porta aprirsi e mi volto per vedere la famigerata collega... Non so dove iniziare, se dall'età, dall'aspetto fisico o dalla loquacità....Fate voi, brevemente vi dico: la figlia di Fantozzi versione est europeo ormai prossima alla pensione e di peso oscillante tra i 40 ed i 41 chili. Accidenti, mi dico, speriamo almeno sappia massaggiare. E la risposta arriva velocemente: mi trasformo subitaneamente in una tastiera di pianoforte che la signora inizia a suonare. Si, perchè la prima similitudine che sul momento mi è venuta alla mente è stata proprio questa. Le sue mani si muovevano come quelle di un pianista sulla tastiera, passando dal lento all'allegretto fino all'andante con brio. Tanto brio che ho temuto che la mia schiena si surriscaldasse. Nella speranza (vana) che prima o poi profferisse la famosa frase "girati" le lancette dell'orologio hanno continuato a scorrere inesorabili fino al momento in cui....Non Ho sentito più nulla, nessun tocco, nessun rumore, nulla se non il lieve rumore della porta che si chiudeva. Era scomparsa senza dire alcuna parola. La mezz'ora era passata e quindi ho concluso che il massaggio era finito. Ho aspettato ancora qualche minuto steso sognando magari un intervento in extremis della dominicana ma, ovviamente, nulla. Mi sono quindi alzato e, a vestizione quasi terminata, è rientrato il fantasma che, vedendo che ancora non ero pronto, si è depositato sul divano, scambiando con me circa sei parole di cui ora non ricordo l'argomento. Posato il mio obolo sul tavolo esco dalla stanza; mentre mi dirigo alla porta mi volto verso cucina e la dominicana, indaffarata in qualche cottura, mi fa ciao ciao con la manina ricordandomi a gesti che la prossima volta si prenderà cura lei di me. Ciao ciao le faccio anch'io, sapendo già che sarà un addio. In ultimo.... il massaggio è stato sicuramente efficace, dal giorno dopo infatti ho la schiena dolorante.