Anche se la discussione è rimasta silente a lungo, vista la coincidenza di vari elementi immagino proprio si tratti della medesima Daniela, che magari non è rimasta al lavoro continuativamente (almeno io non l’ho vista continuativamente). Mi rimetto, però, per una valutazione definitiva, alla memoria storica binaschina degli stimati recensori che mi hanno preceduto.
Non ero naturalmente trasportato verso questa ragazza a causa dell’impressione che trasmette quando aspetta seduta sulla sua sedia bianca: seria, un po’ puntata, mento volitivo e lineamenti carini ma rigidi. La fisiognomica, scienza fallibile quanto si vuole, pure torna non poco utile quando bisogna decidere con un’occhiata il proprio investimento.
Inoltre la nostra attende al momento al punto 45.34 73 65, 9.2 81 389, venendo da Siziano e procedendo verso Melegnano subito prima della rotonda di Francolino, a destra. E se non si scatenano lampi d’attrazione o non si è in periodo di particolare calma, l’area metropolitana di Carpiano cerco d’evitarla.
Tuttavia, nell’ora della pausa pranzo, ero in crisi di rigetto verso le solite affezionate e in fase di richiamo acuto per l’incognito. Inoltre si era verificato un caso fortuito: la ruota posteriore destra di un camion a rimorchio si era completamente afflosciata, sbilanciando il mezzo e costringendo l’autista ad arrestarsi fra le due rotonde del territorio comunale, generando un ingorgo che imponeva il transito a senso alternato sulla provinciale. Regolavano il traffico un vigile e una vigilessa che ho supposto costituissero la totalità della forza pubblica disponibile in quel momento in un piccolo centro. L’intuito per il gioco degli eventi del puttaniere di strada mi ha portato così a ritenere che non ci sarebbe stata disponibilità di pattuglie da lanciare all’inseguimento di innocui erotomani.
Pongo quindi le domande di rito e lei snocciola un tariffario a mio avviso incongruo, che poi avrà modo di articolare ulteriormente in auto: 30 euri per il pompino, 30 per il boccafiga, 50 per il culo, 100 per il boccafiga in albergo per 30 minuti buoni, 150 se si vuole anche il culo, con la possibilità di stare fino all’ora. Non fa niente di scoperto. Non mi ha sorpreso, perché nell’ultimo mese, dopo piazzale Bologna a Milano e a Landriano, era il terzo pompino che mi veniva proposto a 30 euri. Alcuni elementari indicatori ISTAT, però, mi convincono che un aumento del 50% della tariffa non abbia nessuna giustificazione macro-economica, visto l’andamento dell’inflazione e dei salari (compreso il mio), e non debba essere incoraggiato. Quindi non ho mai concluso positivamente la trattativa. Stavolta però lei stessa ribassa l’orale a 20 e andiamo.
In macchina si presenta come Daniela, di origine albanese. Dice di avere 30 anni, penso arrotondati per difetto, dal momento che è un po’ la cifra standard che ti dicono passata una certa soglia. E ha infatti il fisico di una giovane donna, non di una ragazzina: qualche increspatura della pelle, forme che si addolciscono sul seno (non scoperto a mio uso), cosce al vento e culo attraente, che mi è parso il suo pezzo forte. Da vicino anche il viso, contornato da capelli biondi lunghi e lisci raccolti, ammorbidisce i suoi lineamenti in un ovale carino.
Ci siamo rifugiati nella zona industriale, senza nemmeno cercare la protezione di un gomito, semplicemente accostando a lato di una strada aperta. Appena ci fermiamo Daniela divide i nostri compiti, con la sua grinta: lei ovviamente deve piegarsi sull’uccello, “tu controlla se non arrivano gli sbirri” (testuale), visto che potevo conservare l’uso dello specchietto retrovisore. Che incoraggiamento a godersi un bel pompino in santa pace! Penso comunque che abbia imboschi migliori, stavolta ha inteso risparmiare un po’ di tempo.
Pur senza guizzi artistici (in particolare per quanto riguarda i tocchi di lingua e la profondità
, è comunque il pompino di una operatrice consumata. Si issa sulle ginocchia sul sedile passeggero ma non si spoglia. Incappuccia e lo stira con le labbra quando è ancora moscio (momenti in cui mi piace guardarla e abbandono il presidio dello specchietto retrovisore), varia l’angolo di presa della cappella con la bocca, non usa la mano sull’uccello, ma solo per la stimolazione della pelle sull’interno coscia e lo scroto, anche sul petto in una fase in cui lo impugno io e quindi la disimpegno per un momento dalla sua posizione accucciata. Mugola e mi guarda, avvicinandosi provocatoriamente al mio viso mentre si passa la lingua sulle labbra marcate dal rossetto. Nel finale avrebbe potuto produrre una stimolazione più continuativa, ma nel complesso non mi posso lamentare.
Smaltisce lei i rifiuti.
I saperi tradizionali non mentono e si conferma ragazza estroversa e volitiva. La tempra che però le leggevo in volto si addolcisce subito: ne parliamo esplicitamente e mi assicura che non ha una concezione vendicativa dello sconto. Quando dice che l’inconveniente del camion ha bloccato il normale scorrimento del traffico presso la sua postazione e io le rispondo che però è una di quelle circostanze provvidenziali che distolgono utilmente per noi l’attenzione delle forze dell’ordine, scoppia a ridere di gusto.