INDEX: IDXf4001c1d8567af73d7924597593adb96
NOME INSERZIONISTA: Mirella
NAZIONALITÀ: spagnola di Valencia
CITTÀ: ROMA
ETÀ: ne dichiara 53, e per me potrebbero addirittura essere reali (o quasi)
CONFORMITÀ ANNUNCIO: totale; grande abbondanza di foto, sia sullo scaffale che su altre piattaforme, tutte palesemente genuine. Oltretutto, in molte di esse, si vede chiaramente il volto della signora.
SERVIZI OFFERTI: BJ, Rai1
RATE: VU
DURATA DELL'INCONTRO: 25 minuti, di cui 20 di action
DESCRIZIONE FISICA: vista la conformità di cui sopra, ognuno può giudicare da sè.
ATTITUDINE: bugiarda e scostante. Incapace e svogliata al massimo grado. Maldestra al punto da costituire un pericolo per la mia stessa incolumità.
REPERIBILITÀ: alla prima telefonata, anzi, al primo squillo (col senno di poi, non potrebbe essere diversamente).
FUMATRICE: non so
BARRIERE ARCHITETTONICHE: no
Annuncio: Mirella Escort Roma
RESOCONTO ONIRICO
Avevo appena trascorso le vacanze pasquali, quando, spulciando nello scaffale alla ricerca di novità, mi imbatto nelle foto della new entry Mirella, la cui palese genuinità, non esente da una buona dose di coraggio (quella implicita nel mostrare chiaramente il proprio volto), ha attirato fin da subito la mia attenzione.
Che vi devo dire... Sarà quell'aria innocente da signora bene dell'alta borghesia, al di sopra, cioè, di ogni sospetto, e che prorio per questo, se riesci a scopartela, puoi ben dire (anche solo a te stesso) di esserci riusciuto soltanto tu... Sarà per quegli occhiali che le conferiscono quell'aria vagamente intellettuale, che congiuntamente alla procacità complessiva mi ricordano la professoressa bona del liceo, che buona parte ha avuto nei miei tormenti onirici di adolescente in balìa di tempeste ormonali con relative polluzioni notturne... Sarà quel culo monumentale che non ha nulla da invidiare neppure a quelle brasiliane di colore che ci hanno fatto amare la terra Carioca ancor più che per le prodezze calcistiche dei suoi fuoriclasse.... Sarà quello che ve pare a Voi... Fatto sta che io, su quelle foto, mi ci sono fatto un film. E così, un venerdì pomeriggio (precisamente venerdì 5 c. m.), telefono alla signora e fisso l'appuntamento nella location di Roma in via Luigi Amedeo Melegari, dove riceve da circa un mese a questa parte (prima escorteggiava tra Brescia e Vicenza). Al momento in cui scrivo, è l'ultimo incontro che ho fatto.
Non l'avessi mai fatto!
Già nel consueto passaggio in bagno, ho la netta sensazione di essermi cacciato in un brutto guaio, quando, dopo essermi completamente denudato, mi accorgo che la tipa, con aria severa, mi squadra dall'alto in basso, mentre impartisce tutta una serie di ordini precisi e risoluti: "Siediti lì, sul bidè"... "Prendi quel sapone lì"... "Asciugati con quella carta lì"... Un modus operandi che mi ha riportato alla mente quella del colonnello medico che ebbi la sfortuna di incrociare (sempre nudo come un verme) tanti anni fa nella visita di leva; uno di quegli uomini odiosi che già solo per il fatto di indossare una divisa se sentono 'sto cazzo. Ed è appunto in concomitanza a tale pensiero che io avverto un primo (e purtroppo già drastico) calo della libido.
Così, mentre sono ancora seduto sul bidè, col preciso intento di aumentare il più possibile le probabilità di un'erezione ottimale, tento di compensare il deficit di testosterone con un un surplus di elasticità dei corpi cavernosi, assicurandomi quest'ultimo per mezzo dell'acqua calda (per chi non lo sapesse, quest'ultima ha un effetto vasodilatatore). A tal fine, aumento progressivamente la temperatura fino al limite di sopportazione, sempre sotto lo sguardo vigile della "colonnella" Mirella, la quale, accortasi della cosa, tenta di fare la simpatica: "Tesoro, stai attento, che se poi te lo cuoci io non ne rispondo". La battuta è buona, non c'è che dire, tanto che mi sarebbe certamente venuto da ridere, se non fosse che il mio sesto senso, acquisito in tanti anni di punteraggio, mi diceva che, a dispetto di quella battuta, la sora Mirella è tutto tranne che simpatica. E i fatti, purtroppo, mi daranno ragione.
Dal bagno ci dirigiamo nella tronboroom, dove trovo (indovinate un po) la TV accesa, la quale verrà spenta dalla signora solo su mia richiesta. "Tesoro, se tu vuoi che la spegniamo, allora la spegniamo", come se mi facesse un favore... 'ssinamm...
La faccio distendere supina in vista del petting, che già parte male, poichè dopo 2 baci a stampo, al mio tentativo di rubarle un terzo bacio, si volta offrendomi il collo. E ciò nonostante al telefono mi avesse garantito che si poteva baciare senza problemi.
Dal collo scendo a pennellarle con la lingua l'aureola del capezzolo destro, mentre lei, con la mano sinistra, protegge vistosamente la tetta sinistra. Alla mia richiesta di chiarimento, dirà che è la conseguenza di una non meglio precisata "operazione" (le tette della signora sono sicuramente naturali). E già qui mi rendo conto che oltre ai baci (e quindi a un petting degno di questo nome) dovrò rinnciare anche alla spagnola, che di fatto costituiva uno degli spezzoni più significativi di quel film che mi ero fatto diversi giorni prima alla vista delle foto della signora, ovvero quel film di cui non ero mai stato nè mai sarei potuto essere protagonista, se non all'interno del mio cranio.
"Poco male, potrebbe ancora stupirmi sul daty o sul BBJ, o magari, perchè no, su entrambi", penso tra me e me in un impeto di ottimismo...
Ma de che...
Dopo neppure 5 secondi di daty la signora, dapprima emette un fragoroso gemito, come se davvero mi ritenesse così imbecille da farmi credere di averla realmente fatta godere, manco provenissi, che so', dalla montagna der sapone (piuttosto che da casa mia, da cui appunto provenivo). Subito dopo chiude a scatto le gambe, serrandomi la testa tra le sue coscione, per poi girarsi di scatto sul fianco sinistro, come in una risolutiva mossa di wrestling (o m.m.a., se preferite), tanto che se io non fossi riuscito a liberarmi per tempo dalla morsa micidiale delle sue coscione, molto probabilmente avrei rischiato una frattura al collo, vista anche la mole complessiva della signora.
Ma il peggio doveva ancora arrivare.
Mentre sono in posizione supina, ai fini del BBJ, mi accorgo che dopo 2 (dico 2) affondi di bocca (peraltro già sufficienti a farmi constatare l'irruenza della signora anche su tale pratica), mi rendo conto che al terzo affondo mi aveva già gommato, evidentemente perchè, prima ancora di avvicinare la bocca al glande, aveva già preso il preservativo, tenendolo nascosto nella mano sinistra. E ciò nonostante al telefono mi avesse garantito che l'orale sarebbe stato scoperto. Alle mie (legittime) rimostranze, manco mi risponde, e continua a pompare come una forzennata, in maniera troppo meccanica e dentale, tenendo ferma la base del preservativo con la mano destra. E al 50-60% di turgidità continua ancora imperterrita a stringermelo alla base, ma con la stessa delicatezza con la quale il serial killer cinge il collo delle sue vittime. Le faccio togliere la mano ma mi rendo presto conto che la sua bocca non è poi tanto meglio della sua mano, e così mi vedo costretto a prendere la più drastica delle decisioni, ovvero stopparla sul BJ (che poi, come ripeto, non faceva parte degli accordi), e tentare di penetrarla col birillo ancora barzotto.
Piazzata la signora in posizione supina, riesco ad entrare senza particolari problemi, ma il gel che la signora aveva usato in quantità industriali, purtroppo impedisce il giusto livello di attrito, tanto che la mia erezione non riesce a decollare neppure pompando allo stesso ritmo di un martello pneumatico. Intanto la signora approfitta della posizione faccia-faccia per pizzicarmi i capezzoli fino a farmi male, come quelle rumene che, per ragioni a me ignote, ritengono questa pratica una sorta di innescco automatico dell'orgasmo maschile. E alla mia richiesta di smettere, lei smette per poi riprovarci più volte, e sempre con la stessa irruenza, manco avesse fatto l'apprendistato in via dei Capocci (e qui i punter romani più navigati sanno benissimo a cosa mi riferisco).
E così passo alla pecorina, confidando sia nella coassialità pene-vagina, sia nella possibilità di aggrapparmi con le mani a quei chiapponi per sospingerli verso l'interno, uno contro l'altro, al fine di migliorare l'aderenza, ma ancora una volta il mio tentativo è vanificato da quel maledetto gel. E più che un punter nel normale esercizio delle sue funzioni, mi sembrava di essere come uno di quei cagnolini che, nel tentativo di ingropparsi una cagna di grosse dimensioni, non fanno altro che pompare a vuoto fino allo sfininimento.
E così, una volta realizzato che si trattava di una battaglia già persa in partenza (proprio come quella dei succitati cagnolini), sudato e ansimante, mi gioco l'ultima carta a mia disposizione. Mi ritraggo dalla pussy, mi tolgo il preservativo e chiedo gentilmente alla signora di ri-partire dall'orale. Lei replica risoluta: "Amore, no! dopo una volta, basta!". Al che le faccio notare che l'orale me lo aveva sì praticato, ma non in modo scoperto, come avrebbe dovuto essere secondo gli accordi telefonici. A quel punto, la sora Mirella sembra finalmente decisa a collaborare, ma ciò che succederà di lì a poco non è altro che la copia conforme di ciò che era accaduto prima della mia richiesta, al netto della missionaria, che non ho ripetuto. Quindi, in estrema sintesi: BBJ che dopo 2 affondi di bocca diventa BJ (sempre in virtù del trucchetto del preservativo accuratamente occultato nella mano sinistra). BJ tanto inutile quanto insopportabile a causa del dolore che mi provocava la sua tecnica irruenta e dentale al tempo stesso. E, infine, decisione drastica di penetrarla da barzotto alla pecorina, ma senza mai riuscire a far decollare la mia erezione.
Così indugio nella pecorina fino a quando, ormai sfinito, non posso fare altro che concludere nell'unico modo in cui la signora mi consente di concludere, ovvero segandomi. Cosa che faccio non senza qualche esitazione, visto che nel frattempo la mia libido è scesa ai minimi storici.
Fatto sta che senza smarrire quella dose di sangue freddo acquisita in tanti anni di esperienze di tutti i tipi (comprese quelle missilistiche, come appunto quella in oggetto), dirottando il mio sguardo sul culo monumentale della signora, accovacciata vicino a me supino, e fantasticando di percorrerlo in lungo e in largo (cosa, questa, che non avrei potuto fare manco a cazzo dritto, visto che necessitava di un supplemento di 50 sesterzi che al momento non avevo), concentrandomi sempre di più su tale fantasia riesco a sparare la mia cartuccia, a conclusione di un incontro che non esito a definire come il più missilistico di tutta la mia carriera di punter.
PAGELLA ONIRICA
Aspatto fisico: 8
Ricettività al petting: 2
Ricettività al daty: 0
BBJ: 0
Attitudine complessiva: 0
Voto medio: 2
NOME INSERZIONISTA: Mirella
NAZIONALITÀ: spagnola di Valencia
CITTÀ: ROMA
ETÀ: ne dichiara 53, e per me potrebbero addirittura essere reali (o quasi)
CONFORMITÀ ANNUNCIO: totale; grande abbondanza di foto, sia sullo scaffale che su altre piattaforme, tutte palesemente genuine. Oltretutto, in molte di esse, si vede chiaramente il volto della signora.
SERVIZI OFFERTI: BJ, Rai1
RATE: VU
DURATA DELL'INCONTRO: 25 minuti, di cui 20 di action
DESCRIZIONE FISICA: vista la conformità di cui sopra, ognuno può giudicare da sè.
ATTITUDINE: bugiarda e scostante. Incapace e svogliata al massimo grado. Maldestra al punto da costituire un pericolo per la mia stessa incolumità.
REPERIBILITÀ: alla prima telefonata, anzi, al primo squillo (col senno di poi, non potrebbe essere diversamente).
FUMATRICE: non so
BARRIERE ARCHITETTONICHE: no
Annuncio: Mirella Escort Roma
RESOCONTO ONIRICO
Avevo appena trascorso le vacanze pasquali, quando, spulciando nello scaffale alla ricerca di novità, mi imbatto nelle foto della new entry Mirella, la cui palese genuinità, non esente da una buona dose di coraggio (quella implicita nel mostrare chiaramente il proprio volto), ha attirato fin da subito la mia attenzione.
Che vi devo dire... Sarà quell'aria innocente da signora bene dell'alta borghesia, al di sopra, cioè, di ogni sospetto, e che prorio per questo, se riesci a scopartela, puoi ben dire (anche solo a te stesso) di esserci riusciuto soltanto tu... Sarà per quegli occhiali che le conferiscono quell'aria vagamente intellettuale, che congiuntamente alla procacità complessiva mi ricordano la professoressa bona del liceo, che buona parte ha avuto nei miei tormenti onirici di adolescente in balìa di tempeste ormonali con relative polluzioni notturne... Sarà quel culo monumentale che non ha nulla da invidiare neppure a quelle brasiliane di colore che ci hanno fatto amare la terra Carioca ancor più che per le prodezze calcistiche dei suoi fuoriclasse.... Sarà quello che ve pare a Voi... Fatto sta che io, su quelle foto, mi ci sono fatto un film. E così, un venerdì pomeriggio (precisamente venerdì 5 c. m.), telefono alla signora e fisso l'appuntamento nella location di Roma in via Luigi Amedeo Melegari, dove riceve da circa un mese a questa parte (prima escorteggiava tra Brescia e Vicenza). Al momento in cui scrivo, è l'ultimo incontro che ho fatto.
Non l'avessi mai fatto!
Già nel consueto passaggio in bagno, ho la netta sensazione di essermi cacciato in un brutto guaio, quando, dopo essermi completamente denudato, mi accorgo che la tipa, con aria severa, mi squadra dall'alto in basso, mentre impartisce tutta una serie di ordini precisi e risoluti: "Siediti lì, sul bidè"... "Prendi quel sapone lì"... "Asciugati con quella carta lì"... Un modus operandi che mi ha riportato alla mente quella del colonnello medico che ebbi la sfortuna di incrociare (sempre nudo come un verme) tanti anni fa nella visita di leva; uno di quegli uomini odiosi che già solo per il fatto di indossare una divisa se sentono 'sto cazzo. Ed è appunto in concomitanza a tale pensiero che io avverto un primo (e purtroppo già drastico) calo della libido.
Così, mentre sono ancora seduto sul bidè, col preciso intento di aumentare il più possibile le probabilità di un'erezione ottimale, tento di compensare il deficit di testosterone con un un surplus di elasticità dei corpi cavernosi, assicurandomi quest'ultimo per mezzo dell'acqua calda (per chi non lo sapesse, quest'ultima ha un effetto vasodilatatore). A tal fine, aumento progressivamente la temperatura fino al limite di sopportazione, sempre sotto lo sguardo vigile della "colonnella" Mirella, la quale, accortasi della cosa, tenta di fare la simpatica: "Tesoro, stai attento, che se poi te lo cuoci io non ne rispondo". La battuta è buona, non c'è che dire, tanto che mi sarebbe certamente venuto da ridere, se non fosse che il mio sesto senso, acquisito in tanti anni di punteraggio, mi diceva che, a dispetto di quella battuta, la sora Mirella è tutto tranne che simpatica. E i fatti, purtroppo, mi daranno ragione.
Dal bagno ci dirigiamo nella tronboroom, dove trovo (indovinate un po) la TV accesa, la quale verrà spenta dalla signora solo su mia richiesta. "Tesoro, se tu vuoi che la spegniamo, allora la spegniamo", come se mi facesse un favore... 'ssinamm...
La faccio distendere supina in vista del petting, che già parte male, poichè dopo 2 baci a stampo, al mio tentativo di rubarle un terzo bacio, si volta offrendomi il collo. E ciò nonostante al telefono mi avesse garantito che si poteva baciare senza problemi.
Dal collo scendo a pennellarle con la lingua l'aureola del capezzolo destro, mentre lei, con la mano sinistra, protegge vistosamente la tetta sinistra. Alla mia richiesta di chiarimento, dirà che è la conseguenza di una non meglio precisata "operazione" (le tette della signora sono sicuramente naturali). E già qui mi rendo conto che oltre ai baci (e quindi a un petting degno di questo nome) dovrò rinnciare anche alla spagnola, che di fatto costituiva uno degli spezzoni più significativi di quel film che mi ero fatto diversi giorni prima alla vista delle foto della signora, ovvero quel film di cui non ero mai stato nè mai sarei potuto essere protagonista, se non all'interno del mio cranio.
"Poco male, potrebbe ancora stupirmi sul daty o sul BBJ, o magari, perchè no, su entrambi", penso tra me e me in un impeto di ottimismo...
Ma de che...
Dopo neppure 5 secondi di daty la signora, dapprima emette un fragoroso gemito, come se davvero mi ritenesse così imbecille da farmi credere di averla realmente fatta godere, manco provenissi, che so', dalla montagna der sapone (piuttosto che da casa mia, da cui appunto provenivo). Subito dopo chiude a scatto le gambe, serrandomi la testa tra le sue coscione, per poi girarsi di scatto sul fianco sinistro, come in una risolutiva mossa di wrestling (o m.m.a., se preferite), tanto che se io non fossi riuscito a liberarmi per tempo dalla morsa micidiale delle sue coscione, molto probabilmente avrei rischiato una frattura al collo, vista anche la mole complessiva della signora.
Ma il peggio doveva ancora arrivare.
Mentre sono in posizione supina, ai fini del BBJ, mi accorgo che dopo 2 (dico 2) affondi di bocca (peraltro già sufficienti a farmi constatare l'irruenza della signora anche su tale pratica), mi rendo conto che al terzo affondo mi aveva già gommato, evidentemente perchè, prima ancora di avvicinare la bocca al glande, aveva già preso il preservativo, tenendolo nascosto nella mano sinistra. E ciò nonostante al telefono mi avesse garantito che l'orale sarebbe stato scoperto. Alle mie (legittime) rimostranze, manco mi risponde, e continua a pompare come una forzennata, in maniera troppo meccanica e dentale, tenendo ferma la base del preservativo con la mano destra. E al 50-60% di turgidità continua ancora imperterrita a stringermelo alla base, ma con la stessa delicatezza con la quale il serial killer cinge il collo delle sue vittime. Le faccio togliere la mano ma mi rendo presto conto che la sua bocca non è poi tanto meglio della sua mano, e così mi vedo costretto a prendere la più drastica delle decisioni, ovvero stopparla sul BJ (che poi, come ripeto, non faceva parte degli accordi), e tentare di penetrarla col birillo ancora barzotto.
Piazzata la signora in posizione supina, riesco ad entrare senza particolari problemi, ma il gel che la signora aveva usato in quantità industriali, purtroppo impedisce il giusto livello di attrito, tanto che la mia erezione non riesce a decollare neppure pompando allo stesso ritmo di un martello pneumatico. Intanto la signora approfitta della posizione faccia-faccia per pizzicarmi i capezzoli fino a farmi male, come quelle rumene che, per ragioni a me ignote, ritengono questa pratica una sorta di innescco automatico dell'orgasmo maschile. E alla mia richiesta di smettere, lei smette per poi riprovarci più volte, e sempre con la stessa irruenza, manco avesse fatto l'apprendistato in via dei Capocci (e qui i punter romani più navigati sanno benissimo a cosa mi riferisco).
E così passo alla pecorina, confidando sia nella coassialità pene-vagina, sia nella possibilità di aggrapparmi con le mani a quei chiapponi per sospingerli verso l'interno, uno contro l'altro, al fine di migliorare l'aderenza, ma ancora una volta il mio tentativo è vanificato da quel maledetto gel. E più che un punter nel normale esercizio delle sue funzioni, mi sembrava di essere come uno di quei cagnolini che, nel tentativo di ingropparsi una cagna di grosse dimensioni, non fanno altro che pompare a vuoto fino allo sfininimento.
E così, una volta realizzato che si trattava di una battaglia già persa in partenza (proprio come quella dei succitati cagnolini), sudato e ansimante, mi gioco l'ultima carta a mia disposizione. Mi ritraggo dalla pussy, mi tolgo il preservativo e chiedo gentilmente alla signora di ri-partire dall'orale. Lei replica risoluta: "Amore, no! dopo una volta, basta!". Al che le faccio notare che l'orale me lo aveva sì praticato, ma non in modo scoperto, come avrebbe dovuto essere secondo gli accordi telefonici. A quel punto, la sora Mirella sembra finalmente decisa a collaborare, ma ciò che succederà di lì a poco non è altro che la copia conforme di ciò che era accaduto prima della mia richiesta, al netto della missionaria, che non ho ripetuto. Quindi, in estrema sintesi: BBJ che dopo 2 affondi di bocca diventa BJ (sempre in virtù del trucchetto del preservativo accuratamente occultato nella mano sinistra). BJ tanto inutile quanto insopportabile a causa del dolore che mi provocava la sua tecnica irruenta e dentale al tempo stesso. E, infine, decisione drastica di penetrarla da barzotto alla pecorina, ma senza mai riuscire a far decollare la mia erezione.
Così indugio nella pecorina fino a quando, ormai sfinito, non posso fare altro che concludere nell'unico modo in cui la signora mi consente di concludere, ovvero segandomi. Cosa che faccio non senza qualche esitazione, visto che nel frattempo la mia libido è scesa ai minimi storici.
Fatto sta che senza smarrire quella dose di sangue freddo acquisita in tanti anni di esperienze di tutti i tipi (comprese quelle missilistiche, come appunto quella in oggetto), dirottando il mio sguardo sul culo monumentale della signora, accovacciata vicino a me supino, e fantasticando di percorrerlo in lungo e in largo (cosa, questa, che non avrei potuto fare manco a cazzo dritto, visto che necessitava di un supplemento di 50 sesterzi che al momento non avevo), concentrandomi sempre di più su tale fantasia riesco a sparare la mia cartuccia, a conclusione di un incontro che non esito a definire come il più missilistico di tutta la mia carriera di punter.
PAGELLA ONIRICA
Aspatto fisico: 8
Ricettività al petting: 2
Ricettività al daty: 0
BBJ: 0
Attitudine complessiva: 0
Voto medio: 2
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______________Viz🌪️