dalla cina con furore, che cesso inverecondo! cubicolo di cartongesso quasi interamente occupato dal lettino, tipetta sanza infamia e sanza lodo abbottonatissima, massaggino abbondantemente sub minimo sindacale con sguardo fisso all'orologio sopra la porta, mi distraggo ad osservare il ciarpame circostante: scarpe, detersivi, un secchio di plastica azzurro, stracci ovunque - li useranno per pulire? li indosserano? boh... - mi giro e musino giallo squittisce che no, non si può fare, è contrario al regolamento interno, eh? cosa? ma vaffanculo! mi rivesto all'istante ed esco a razzo con le all star ancora slacciate, piove, cerco di ricordare chi fosse quel coglione che mi aveva parlato bene di questo posto, piove troppo per allaciarmi le stringhe, vabbè la macchina non è lontana, la pecunia al sicuro nella tasca interna dell'impermeabile e ci mancherebbe