schtrumpf:
...che se una infermiera rumena è depressa o va fuori di testa, "poverina, lavoro duro"... se è una escort, "se l'è andato a cercare" o forse anche "se lo merita proprio". eppure entrambe fanno un lavoro socialmente utile e sicuramente usurante.
sono daccordo... queste ragazze fanno un lavoro socialmente utile e usurante. Su questo non ci sono dubbi. Poi si può fare una distinzione su chi lo fa per necessità e chi lo fa perché rappresenta una 'scorciatoia' per permettersi un tenore di vita che sarebbe impossibile con uno stipendio da persona 'normale'.
Ho conosciuto ragazze che non hanno bisogno di fare le pay per vivere una vita decorosa, così come ho conosciuto ragazze che lo fanno per aiutare famiglie in gravi difficoltà economiche. In entrambi i casi, non mi sento di giudicare la loro scelta. 'Giudicare' è un esercizio complesso che spesso porta ad errori di valutazione perché mancano gli elementi soggettivi che inducono a quella scelta. La sola cosa che mi sento di dire è che una scelta, come qualsiasi scelta, va rispettata.
Nel corso dell'ultimo mese, ho conosciuto a fondo una ragazza di cui ho il privilegio di conoscere la storia che l'ha portata su questa strada. Mi sono legato a lei. Non tanto dal punto di fisico (sarebbe facile questo: è molto bella...) quanto dal punto di vista umano. Se qualche punter, prima di bussare alla sua porta, sapesse 'COSA' c'è dietro quella ragazza e la sua scelta... beh, forse pagherebbe solo per stare lì ad ascoltare. Senza neppure toccarla.
Lungi da me fare il sentimentale, ma a volte fare 4 passi nelle scarpe di chi hai di fronte aiuta a capire tante cose.
la mia riflessione era solo figlia di un'esperienza che, come nel caso descritto da Spaz, mi ha fatto toccare con mano un aspetto che prima mi era sconosciuto. Il mio approccio alle pay è sempre stato improntato al rispetto per la persona e alla gentilezza nei rapporti. Tuttavia, fino a poco tempo fa, consideravo marginali le 'cause' che portano queste ragazze a scegliere questo lavoro. Ora ho più chiare le ragioni che spingono alcune di esse su questa strada. Ovviamente, le generalizzazioni sono da evitare, ma in molti casi c'è il 'bisogno' reale di aiutare persone in gravi difficoltà. In altre parole, non si tratta di scelte dovute a interessi personali, ma una via rapida (talvolta obbligata) per risolvere problemi altrimenti non risolvibili attraverso un qualsiasi lavoro normale.
