Il termine "puttana" lo trovo sia offensivo che eccitante.
Offensivo, quando una persona lo dice ad una donna, spesso per farle pesare un comportamento disinibito sul piano sessuale o un atteggiamento opportunista.
Nel primo caso (disinibizione sessuale), per me si denota una limitatezza culturale, in quanto una donna, se non fa del male a nessuno, è libera di vivere il sesso come vuole.
Il secondo caso (opportunismo) lo concepisco un po' di più, in quanto si vuol evidenziare lo sfruttamento di una debolezza per raggiungere un obiettivo. Non si è per forza puttane se si ottiene del denaro in caso di sesso, ma penso a comportamenti come il fare la carina (e magari dare l'illusione al maschio di poter arrivare al sesso) in cambio di favori, sconti, cene o drink offerti, o altro. Oppure il far carriera flirtando con i superiori della propria azienda.
Paradossalmente, il termine "puttana", riferito ad una prostituta, non lo trovo offensivo o sminuente, ma non riuscirei mai a chiamarle così.
Poi, non so per quale motivo, trovo eccitante quando è la donna stessa che si autodefinisce in questo modo, oppure quando mi chiede di chiamarla così durante un rapporto sessuale.
Ho letto l'articolo e sono molto d'accordo su diverse considerazioni che ha fatto l'autrice, specie dove dice che queste donne non vendono il loro corpo, ma dei servizi.
Penso però che questa cosa possa capirla solo chi ha una mentalità aperta o chi ci sta dentro, come noi clienti o le lavoratrici stesse.