"Il mondo è fatto di imbecilli pieni di certezze e di intelligenti pieni di dubbi".
Con questa frase inizio questo mio post come per dire che avere dei dubbi sull'informazione che imperversa, non vuol dire essere cretini. A tutto c'è un limite però. Dire oggi che l'HIV non esiste è, questa volta, indubbiamente da idioti.
Io ho vissuto molto nell'URSS (nel senso che ci sono stato nei tempi)ex URSS. La medicina, credetemi, è molto più all'avanguardia che da noi, e soprattutto è molto più concreta. Adesso vi rendo partecipi del ragionamento della maggioranza dei venerologi (ossia specialisti delle malattie veneree oggi dette "sessualmente trasmissibili" di quei paesi. Storcere il naso o contestare senza argomenti non è un atteggiamento molto costruttivo. Io sono nato in Italia. La mia integrazione in quei paesi mi ha portato sicuramente ad aprirmi meglio anche ad informazioni "extra europee", e non tanto per la geograficità, ma per la possibilità di ascoltare gli argomenti addotti con le sfumature linguistiche adeguate pari ai madrelingua.
L'HIV non l'abbiamo scoperta noi, e nemmeno gli americani, ma i russi. Questa non è un'informazione determinante, ma è utile per capire che noi viviamo in "universi paralleli" anche all'interno del nostro pianeta. Noi riceviamo informazioni solo dai nostri media, e ciò è favorito anche dal cirillico, che, come i diversi binari dei treni ai tempi della seconda guerra mondiale, il cirillico intralcia la totalità dello scambio di informazioni.
Sappiamo tutti (anche dalle nostre informazioni autoctone) che il virus HIV è il più delicato prima di insediarsi nel sangue. Condizioni che farebbero immediatamente perire il virus (a cominciare dalla termolabilità e alle esposizioni a sostanze antisettiche naturali blande che nulla farebbero alla sifilide o alla tricomoniasi).
A conferma di ciò è pubblicato (ma non diffuso) il fatto (internet docet) che il contagio dell'HIV è fortemente abbattuto nei paesi in cui è tradizione praticare la circoncisione TOTALE (evidenziato perché esiste anche quella parziale), proprio perché il virus rimanendo scoperto senza essere protetto da frenuli e involucri epidermici umidi e batterici, muore. L'unica possibilità di contagio per i completamente circoncisi rimane quindi che il virus sia in talmente copiose quantità (nei depositi fecali per esempio, ove di pratica il sesso anale, oppure in un rapporto tradizionale con presenza di perdite per altre malattie e/o mestruo). Quindi oggi abbiamo qui evidenziato che LA CIRCONCISIONE TOTALE E' UN SENSIBILE DETERRENTE CONTRO IL CONTAGIO, ma naturalmente NON E' SUFFICIENTE (ma comunque non se ne parla in Italia/Europa).
Il punto è che se affianchiamo alla circoncisione totale un qualsivoglia colluttorio antibatterico da applicare (e ritenere per pochi minuti) nel canale del pene, noi raggiungeremo la stessa percentuale del preservativo nella prevenzione dell'HIV. Il collutorio non deve avere, di per sé, proprietà straordinarie per poter uccidere il virus, ma dovrà avere delle proprietà specifiche che rispetti la flora batterica e la delicatezza delle mucose (l'interno del canale spermatico-urinario).
Quindi se noi usiamo, per esempio, del betadine vaginale per il risciacquo post rapporto sessuale (di abitudine s'intende) raggiungeremo lo scopo, ma a lungo andare avremmo degli effetti collaterali per l'alterazione della fauna batterica (non mortali però.
Essendo quindi assodato che sifilide, tricomoniasi, hanno un valore di contagio molto più alto dell'HIV, è però degno di menzione il fatto che l'aver contratto queste, FACILITA DI MOLTO il contagio dell'HIV, perché questi (in termini molto semplicistici e banali) gli consegnano le chiavi del nostro corpo.
I russi hanno da anni messo a punto un collutorio di questo tipo, che si chiama myramystin, e che non si trova da nessuna parte al di fuori dei paesi ex URSS. Le istruzioni dicono che subito dopo il rapporto sessuale (ricordo che la cosa è valida con una alta percentuale di protezione solo nei soggetti MASCHI COMPLETAMENTE CIRCONCISI, le femminucce no perché hanno anche il canale uretrale) bisogna iniettare (senza ago, la confezione ha un'apposito beccuccio in materiale speciale che entra docilmente nel canale) nel canale spermatico-uretrale circa 3/4 Ml di soluzione in (piccola) pressione e tenerlo dentro 3 minuti, dopo di ché lasciarlo uscire
Tutti gli urologi-venerologi dei paesi orientali sanno questa cosa e la considerano cosa assodata. In euroItalia chissà perché non se ne parla affatto. Io ne faccio uso da sempre, e non ho mai avuto problemi. Una volta siamo andati in un paesino dell'Ucraina con amici Italiani, e ad una festa ce ne siamo trombate a raffica (erano delle gnocche spaziali). Io (completamente circonciso) mi sono applicato il Myramystin, loro non erano nemmeno circoncisi. Tutti si sono beccati lo scolo al di fuori di me. Lo scolo è molto più aggressivo, nel contagio, dell'HIV.
Spesso pratico il sesso non protetto quando vado in giro e non mi è mai capitato nulla, ma SEMPRE USATO IL MYRAYSTIN.
Quello che voglio dire è che non c'è solo il bianco e il nero, ma anche altri colori, in mezzo ...
Il mio lavoro, fino a un anno fa (io pratico sta cosa da un decennio ormai) i miei esami sono perfetti.
Non voglio fare polemica, ma solo verità. Certamente però che se dopo ciò qualcuno mi dice che io sono irresponsabile o suicida, è una suo opinione. Infatti se il sistema viene praticato correttamente, non è meno sicuro del preservativo. E non lo dico io, ma medici. Anzi, teorici dicono che i preservativi avrebbero delle potenziali microaperture pericolose.
Quindi il fatto che qualcuno metta dei "diktat" e introduca dei dogmi secondo cui è impossibile il sesso sicuro senza preservativo, non è affatto corrispondente all'unica realtà possibile.
Con questa frase inizio questo mio post come per dire che avere dei dubbi sull'informazione che imperversa, non vuol dire essere cretini. A tutto c'è un limite però. Dire oggi che l'HIV non esiste è, questa volta, indubbiamente da idioti.
Io ho vissuto molto nell'URSS (nel senso che ci sono stato nei tempi)ex URSS. La medicina, credetemi, è molto più all'avanguardia che da noi, e soprattutto è molto più concreta. Adesso vi rendo partecipi del ragionamento della maggioranza dei venerologi (ossia specialisti delle malattie veneree oggi dette "sessualmente trasmissibili" di quei paesi. Storcere il naso o contestare senza argomenti non è un atteggiamento molto costruttivo. Io sono nato in Italia. La mia integrazione in quei paesi mi ha portato sicuramente ad aprirmi meglio anche ad informazioni "extra europee", e non tanto per la geograficità, ma per la possibilità di ascoltare gli argomenti addotti con le sfumature linguistiche adeguate pari ai madrelingua.
L'HIV non l'abbiamo scoperta noi, e nemmeno gli americani, ma i russi. Questa non è un'informazione determinante, ma è utile per capire che noi viviamo in "universi paralleli" anche all'interno del nostro pianeta. Noi riceviamo informazioni solo dai nostri media, e ciò è favorito anche dal cirillico, che, come i diversi binari dei treni ai tempi della seconda guerra mondiale, il cirillico intralcia la totalità dello scambio di informazioni.
Sappiamo tutti (anche dalle nostre informazioni autoctone) che il virus HIV è il più delicato prima di insediarsi nel sangue. Condizioni che farebbero immediatamente perire il virus (a cominciare dalla termolabilità e alle esposizioni a sostanze antisettiche naturali blande che nulla farebbero alla sifilide o alla tricomoniasi).
A conferma di ciò è pubblicato (ma non diffuso) il fatto (internet docet) che il contagio dell'HIV è fortemente abbattuto nei paesi in cui è tradizione praticare la circoncisione TOTALE (evidenziato perché esiste anche quella parziale), proprio perché il virus rimanendo scoperto senza essere protetto da frenuli e involucri epidermici umidi e batterici, muore. L'unica possibilità di contagio per i completamente circoncisi rimane quindi che il virus sia in talmente copiose quantità (nei depositi fecali per esempio, ove di pratica il sesso anale, oppure in un rapporto tradizionale con presenza di perdite per altre malattie e/o mestruo). Quindi oggi abbiamo qui evidenziato che LA CIRCONCISIONE TOTALE E' UN SENSIBILE DETERRENTE CONTRO IL CONTAGIO, ma naturalmente NON E' SUFFICIENTE (ma comunque non se ne parla in Italia/Europa).
Il punto è che se affianchiamo alla circoncisione totale un qualsivoglia colluttorio antibatterico da applicare (e ritenere per pochi minuti) nel canale del pene, noi raggiungeremo la stessa percentuale del preservativo nella prevenzione dell'HIV. Il collutorio non deve avere, di per sé, proprietà straordinarie per poter uccidere il virus, ma dovrà avere delle proprietà specifiche che rispetti la flora batterica e la delicatezza delle mucose (l'interno del canale spermatico-urinario).
Quindi se noi usiamo, per esempio, del betadine vaginale per il risciacquo post rapporto sessuale (di abitudine s'intende) raggiungeremo lo scopo, ma a lungo andare avremmo degli effetti collaterali per l'alterazione della fauna batterica (non mortali però.
Essendo quindi assodato che sifilide, tricomoniasi, hanno un valore di contagio molto più alto dell'HIV, è però degno di menzione il fatto che l'aver contratto queste, FACILITA DI MOLTO il contagio dell'HIV, perché questi (in termini molto semplicistici e banali) gli consegnano le chiavi del nostro corpo.
I russi hanno da anni messo a punto un collutorio di questo tipo, che si chiama myramystin, e che non si trova da nessuna parte al di fuori dei paesi ex URSS. Le istruzioni dicono che subito dopo il rapporto sessuale (ricordo che la cosa è valida con una alta percentuale di protezione solo nei soggetti MASCHI COMPLETAMENTE CIRCONCISI, le femminucce no perché hanno anche il canale uretrale) bisogna iniettare (senza ago, la confezione ha un'apposito beccuccio in materiale speciale che entra docilmente nel canale) nel canale spermatico-uretrale circa 3/4 Ml di soluzione in (piccola) pressione e tenerlo dentro 3 minuti, dopo di ché lasciarlo uscire
Tutti gli urologi-venerologi dei paesi orientali sanno questa cosa e la considerano cosa assodata. In euroItalia chissà perché non se ne parla affatto. Io ne faccio uso da sempre, e non ho mai avuto problemi. Una volta siamo andati in un paesino dell'Ucraina con amici Italiani, e ad una festa ce ne siamo trombate a raffica (erano delle gnocche spaziali). Io (completamente circonciso) mi sono applicato il Myramystin, loro non erano nemmeno circoncisi. Tutti si sono beccati lo scolo al di fuori di me. Lo scolo è molto più aggressivo, nel contagio, dell'HIV.
Spesso pratico il sesso non protetto quando vado in giro e non mi è mai capitato nulla, ma SEMPRE USATO IL MYRAYSTIN.
Quello che voglio dire è che non c'è solo il bianco e il nero, ma anche altri colori, in mezzo ...
Il mio lavoro, fino a un anno fa (io pratico sta cosa da un decennio ormai) i miei esami sono perfetti.
Non voglio fare polemica, ma solo verità. Certamente però che se dopo ciò qualcuno mi dice che io sono irresponsabile o suicida, è una suo opinione. Infatti se il sistema viene praticato correttamente, non è meno sicuro del preservativo. E non lo dico io, ma medici. Anzi, teorici dicono che i preservativi avrebbero delle potenziali microaperture pericolose.
Quindi il fatto che qualcuno metta dei "diktat" e introduca dei dogmi secondo cui è impossibile il sesso sicuro senza preservativo, non è affatto corrispondente all'unica realtà possibile.