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Ventimiglia: scoperto dalla Polizia un giro di prostituzione in via Ruffini, i clienti le 'recensivano' anche su Internet.
La Polizia ha scoperto un giro di prostitute in via Ruffini e, per la prima volta è finito nei guai anche un procacciatore immobiliare, Flavio Martini che, secondo gli agenti non poteva non sapere del giro nell’appartamento concesso in affitto.
Gli agenti del Commissariato di Ventimiglia, hanno smascherato un giro di prostituzione, con tanto di sito internet nel quale confluivano i ‘giudizi’ dei clienti. La Polizia ha scoperto un giro di prostitute in via Ruffini e, per la prima volta è finito nei guai anche un procacciatore immobiliare, Flavio Martini che, secondo gli agenti non poteva non sapere del giro nell’appartamento concesso in affitto. Lo scrivono oggi Stampa e Secolo. L’uomo è stato indagato per favoreggiamento della prostituzione e falso. L’appartamento era utilizzato da Yasmine, Samantha e Diana, tre giovani donne sudamericane, che utilizzavano siti internet esistenti e ben conosciuti in provincia, per le recensioni dei propri clienti.
Ventimiglia: scoperto dalla Polizia un giro di prostituzione in via Ruffini, i clienti le 'recensivano' anche su Internet.
La Polizia ha scoperto un giro di prostitute in via Ruffini e, per la prima volta è finito nei guai anche un procacciatore immobiliare, Flavio Martini che, secondo gli agenti non poteva non sapere del giro nell’appartamento concesso in affitto.
Gli agenti del Commissariato di Ventimiglia, hanno smascherato un giro di prostituzione, con tanto di sito internet nel quale confluivano i ‘giudizi’ dei clienti. La Polizia ha scoperto un giro di prostitute in via Ruffini e, per la prima volta è finito nei guai anche un procacciatore immobiliare, Flavio Martini che, secondo gli agenti non poteva non sapere del giro nell’appartamento concesso in affitto. Lo scrivono oggi Stampa e Secolo. L’uomo è stato indagato per favoreggiamento della prostituzione e falso. L’appartamento era utilizzato da Yasmine, Samantha e Diana, tre giovani donne sudamericane, che utilizzavano siti internet esistenti e ben conosciuti in provincia, per le recensioni dei propri clienti.