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scarfacexxx
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La prostituzione in Cina.
Decine di migliaia di donne vengono comprate e vendute ogni anno
Moltissime "avviate" dalle organizzazioni criminali anche in Italia
http://www.agenziaradicale.… INDEX .php?option=com_content&task=view&id=8631&Itemid=51
di GIULIO SAVINA

Dal 2007 le notizie hanno cominciato ad essere sempre più ricorrenti: ragazze cinesi costrette prostituirsi in case d'appuntamento allestite in diverse città italiane. Ai vertici delle organizzazioni criminali c'è sempre un/a cinese con permesso di soggiorno, in grado di far arrivare in Italia, clandestinamente, giovani donne "comprate" in Cina che poi vengono avviate alla prostituzione nel nostro Paese.

Ma come è la situazione della prostituzione in Cina?

Chiamarla prostituzione è usare un eufemismo, si può invece chiamarlo flesh market, mercato della carne. Decine di migliaia di donne vengono comprate e vendute ogni anno in Cina. Le aree più colpite sono le regioni povere dello Yunnan, del Sichuan e del Guizhou.
La Cina è anche destinazione di un traffico di donne provenienti dalla Ucraina e Russia.

I trafficanti stanno aumentando l'afflusso di ragazze birmane e cinesi per la prostituzione, anche per la diminuzione di disponibilità di donne provenienti dal nord della Tailandia. Le ragazze cinesi, tra i 12 e i 18 anni, sono maggiormente richieste per il mercato del sesso in Tailandia. Le ragazze cinesi dalle province dello Yunnan vengono avviate alla prostituzione via Chiang Tung in Birmania, e poi condotte in Tailandia via Mae Sai a Chiang Rai, alcune finiscono in Malayasia o a Singapore.

I trafficanti di esseri umani forzano gli immigrati cinesi ad uno stato di servitù, le donne nella prostituzione e gli uomini nel mercato dei ristoranti. Le autorità locali invece di assistere le vittime prendono più in simpatia gli uomini che non trovano moglie. È infatti più economico comprare una donna che avere un matrimonio tipico.

A Wangdong, un intero villaggio ha comprato donne e le ha avviate alla prostituzione. Un gruppo ha comprato quasi 100 donne e le ha rivendute come prostitute.

Un trafficante è stato arrestato e ha confessato di avere sequestrato 1800 donne da Pechino. A causa dell'opposizione degli abitanti dei villaggi e degli ufficiali locali, la polizia è stata in grado di salvare solo sei delle 1800 donne. (Stephanie Ho, "Trafficking of Women in China," Voice of America, 27 September 1997)

Una ragazzina di 12 anni proveniente dalla provincia del Zhejiang, è stata venduta per 40000 dollari ad un contrabbandiere. È stata portata a Bangkok, in Tailandia, per "istruirla" nella prostituzione. Le autorità l'hanno ritrovata in Italia. La sua destinazione finale era l'industria del sesso di Miami, Florida, USA. ("Pedophilia ring uncovered in Italy," USA Today, Nov 1997)

Il traffico delle mogli

Il costume pre-rivoluzionario della vendita delle mogli è ritornato nei villaggi rurali della Cina. I sensali di matrimoni - essenzialmente commercianti di schiavi - setacciano le campagne, offrendo ragazze in vendita ai futuri mariti. I reclutatori rapiscono e comprano donne e ragazzine. Le donne collaborano con i sensali di matrimoni nella speranza di salvare i propri familiari dalla fame.

Spesso i mariti vendono le loro donne ai trafficanti

Il rapimento di donne per i matrimoni da parte di organizzazioni criminali ed intermediari è diventato un'industria in Yanbian, dove uomini dell'etnia coreana cercano clandestine nord coreane da sposare. Il prezzo per una donna è di circa 5000 yuan (450 &euro.

In tutta la Cina si assiste ad una recrudescenza della prostituzione. L'isola Shangchuandao a largo del Guangdong è una meta turistica che offre droga e casinò e prostitute. Ultimamente molte donne migrano da Changzhou, un tempo un area con un alto standard di vita, a causa di una forte disoccupazione, verso le città; non trovando lavoro, finiscono nel mercato della prostituzione.

A Shanghai Street, le "Triadi" di Hong Kong controllano l'industria del sesso trafficando ragazzine anche tredicenni dai confini con la Cina. I bordelli di Hong Kong assumono sorveglianti al fine di impedire alle ragazze di fuggire. Alcune donne che hanno tentato di fuggire sono state uccise.

La prostituzione è molto diffusa a Shenzhen, e i bordelli, le saune e i luoghi di ritrovo attraggono molti uomini da Hong Kong. La prostituzione è comunemente utilizzata da benzinai per adescare automobilisti nella regione del Ningxia, in Cina. Gli automobilisti che vogliono comprare una tanica di benzina trovano l'allettante e conveniente possibilità di avere servizi sessuali a buon prezzo. Una donna del Sichuan, al fine di evitare di essere instradata nella prostituzione, ha cercato di suicidarsi lanciandosi da una finestra.

Nell'autunno del 1997, una donna ventitreenne nord coreana, aveva guadato il fiume Tumen per arrivare a Yanji, la capitale della contea di Yanbian in Cina. Stava scappando dalla fame in Nord Corea. "Un parente che viveva a Yanji ha corrotto la polizia cinese facendo istituire un blocco stradale vicino al confine, le hanno consegnato nuovi vestiti e le hanno dato un'infarinatura di cinese e l'hanno inserita in un karaoke di un amico. Adesso uomini ubriachi pagano 100 yuan (meno di 10 euro) per due ore della sua compagnia. Dorme per terra in una stanza condivisa con altre 9 donne; non le è permesso rimanere da sola. Incapace di parlare cinese, rischia di essere classificata come immigrata clandestina. Spera di tornare a casa, ma dice che non riferirà mai a nessuno come ha ottenuto i soldi".

Le autorità di Pubblica Sicurezza conducono spesso indagini su balere, saloni di massaggio, parrucchieri e villaggi vacanze per i forti segnali di prostituzione e droga. Numerose persone coinvolte in attività legate alla prostituzione vengono multate o interdette. Le vittime vengono invece esposte al pubblico ludibrio.

Sempre a Shenzhen, città cinese non lontana da Hong Kong, un centinaio di prostitute dopo essere state arrestate sono state mostrate in piazza come esempio negativo di immoralità, davanti a una folla di cittadini più perplessi che indignati. Con le manette ai polsi e vestite di giallo, le ragazze cercavano di coprirsi il viso per non farsi riconoscere da amici e familiari. Ma gli agenti le riscoprivano subito.

Ancora a Shenzhen, ma in tutte le altre metropoli cinesi, il fenomeno della prostituzione è in piena espansione. Un'espansione che va di pari passo con il boom economico cinese. Il mercato della prostituzione è infatti costituito, a basso livello, dalla moltitudine di giovani single immigrati dalle campagne che sono venuti a lavorare in città. E, a un livello più alto, dalla nuova classe media e ricca che ha tanti soldi da spendere. Oltre che dagli alti gerarchi del Partito, che in realtà non si sono mai fatti mancare questo lusso.

Un economista cinese, Yang Fan, ha calcolato che nel paese ci sono almeno 20 milioni di prostitute, le quali generano un reddito pari al 6 percento del Pil cinese. Il fenomeno, a parte le messe in scena come quelle di Shenzhen, pare essere largamente tollerato dalle autorità cinesi.

Le ragazze, quasi tutte provenienti dalle zone rurali afflitte dalla disoccupazione e dalla miseria, lavorano sui marciapiedi, nei bar, nei centri massaggio, nelle saune e negli alberghi di ogni categoria, sia privati che statali.

Soprattutto nel sud della Cina esiste un fiorente commercio di ragazze vietnamite. Ragazze che vengono fatte fuggire dal loro paese da organizzazioni di trafficanti con la speranza di una vita migliore, e che poi invece vengono vendute come schiave sessuali a ricche famiglie del sud per prezzi che vanno dai 300 ai 2000 euro, a seconda dell'età e della bellezza della ragazza.

Il loro destino è quello di lavorare di giorno e di soddisfare di notte le necessità di tutti i maschi della famiglia. Non hanno possibilità di denunciare la loro condizione alle autorità: non solo perché spesso vivono rinchiuse in casa, ma perché sono immigrate illegali e finirebbero in prigione. Le più fortunate diventano moderne concubine, alcune vengono addirittura sposate da uomini che si innamorano di loro. Molte altre, soprattutto nelle regioni minerarie della provincia di Hebei, invece di finire in casa di privati, vengono vendute ai bordelli frequentati dai minatori.

Chi viaggia a Shanghai od ad Hong Kong sa che se vuole passare qualche notte in compagnia di una giovane ragazza locale può farlo senza problemi, non essendoci restrizioni legali. Non così la prostituzione, cioè la fattispecie che prevede danaro in cambio di prestazioni sessuali, che è illegale e porta a dei guai seri: rapine, malattie veneree, carcere. Nei centri massaggio invece è tutto lecito.

Sembra esserci una questione culturale molto sottile alla base della differenze tra il fare sesso con una prostituta ed il fare sesso con una massaggiatrice in cambio di danaro. Sarà che noi siamo Europei e certe sottigliezze non le comprendiamo.
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Non è per fare del moralismo sono io il primo a detestarlo figuriamoci ma non posso fare a meno di pensare ke noi in fin dei conti siamo i pirla alla fine di questa catena ,quelli ke pagano vu o vu x2 per una ciullatina...poi ci sono quelli (parlando di italia)che invece si credono piu furbetti se ne sposano una pensando di avere la geisha personale ma poi si ritrovano con magari 10mila euro in tasca si ok un po di scopate gratis ma con una moglie ke se ne va in giro per l'italia a fare la pay...
meditate gente meditate!


tratto da http://www.amicidilazzaro.it







bensakai
Jr. Member (198 post)
K+ 39 | K- 14
l'articolo fa molto riflettere, anche s...
lorishot
Sr. Member (209 post)
K+ 46 | K- 38
...siccome 7x8=56 e 8X8=64 con +/- 7 o 8 "timbrature" a discreto Rate corrisponderebbe in Cina o Corea(secondo articolo)l'acquisto di una ....donna e pure giovane! Caspita, però, la globalizzazione! Impossibile non cadere in un problema direi "gravemente" morale visto che da "questa parte" cioè l'Europa non si fa che proclamare ...i "diritti dell'uomo" (!) in effetti quelli della donna.. dove sono? e dal 1974 è stata voluta la "parità"!
.
Tuttavia se fossimo veramente degli estimatori di donne cinesi dopo l'acquisto si presumerebbe una vita matrimoniale nella norma del tipo: ...e vissero felici e contenti. Può succedere al contrario che:...vissero cornuti e contenti! Io però una riflessione(non è la prima del sito) la farei, perché visti i problemi di occupazione e di sistema "ibrido-capitalista" cinese può essere (così la pensavo) che dopo una aver raccolto un gruzzoletto le poverine se ne tornassero in patria con casa e orticello al paese ma a quanto pare non è così.
A questo punto non può che nascere il problema morale specie poi se si toccano i minorenni e in che condizioni di vita! Tuttavia noi "immacolati" europei sin dagli anni '80 abbiamo dato il via al "turismo erotico" Thailandia, Filippine etc. Tra'altro non è neanche nella vera ed antica cultura cinese il ridurre le donne alla vendita, semmai, del resto come usava in Europa, dei matrimoni combinati per vari interessi.
Purtroppo a monte c'è un grosso problema culturale quindi anche nell'ipotesi assurda di un "acquisto" che cosa vi portate in casa, chi non sa neanche parlare, chi non conosce la nostra cultura e non ha fatto in tempo a conoscere la sua, è una violenza assurda. Se invece ci fosse una organizzazione un po' più legale e normale dove liberamente ci si potesse conoscere ed eventualmente poter stare insieme magari in qualche modo aiutando la famiglia di origine la vedrei più giusta. L'interesse di queste organizzazioni aimè criminali è solo di fare soldi a "catena di montaggio" col traffico di esseri umani e il guaio grosso che questa mentalità è che questo comportamento rischia di crescere anche in Europa, vendereste vostra figlia di 12 anni magari per una Fiat Punto? o a un bell'energumeno rozzo e senza scrupoli? In Sud Africa si è lottato fino ieri per questo (Nelson Mandela), Martin Luther King e Gandhi per cose assai simili.
Comunque una cosa simile sta avvenendo con i paesi dell'est Russia e Ucraina ma, ovviamente, con le dovute proporzioni.
zietto
Sr. Member (287 post)
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K- ai cinesi!
Take it easy baby, take it as it comes....
enock
Full Member (20 post)
K+ 2 | K- 14
Ho letto tutto, molto pesante.
Le cinesi in Italia sono secondo la mia esperianza,di 2 tipi:
O non sanno neanche dove si trovano, potrebbero essere a Matera così come a Novi Ligure, in genere giovani e spaesate, con la mamasan di turno..e di sicuro li c'è sfruttamento.
Però poi la maggior parte sono appunto over 40 milf cinesi, da anni in Italia, che stufe di fare le domestiche o le operaie nelle fabbriche in nero scelgono di farsi 5000 euro al mese con un paio di pompini ed una scopatina al giorno.
Insomma persone indipendenti con un progetto che si vogliono fare la grana per loro progetti futuri, cosa permessa dalla legge se effettuata a casa propria dove risiedono .
enock
Full Member (20 post)
K+ 2 | K- 14
Che poi siano 9 volte su 10 dei boiler vero.
Che siano spessissimo ma non sempre simpatiche e disponibili vero.
Ma quello che intendo dire è semplicemente che tolte quelle palesemente disorientate e sfruttate (purtroppo spesso sono proprio loro le più carine), le altre cinesi sono all'opposto tra le operatrici più indipendenti che si possono trovare in Italia.
Almeno questa è la mia impressione, ma sono aperto a sentire quella degli altri anche perché non so com'è la situazione di latine e est
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