Milano

Milano, il club per scambisti confiscato alla 'ndrangheta diventa una casa per i senzatetto e i loro animali

Il Bizzarre era confiscato da nove anni, ma solo nel 2018, dopo una rissa, il Comune ne è entrato in possesso. A settembre bando per la gestione: ci saranno 50 posti letto e un grande giardino per i cani dei clochard
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Era un club privato, un night per scambisti, ben riparato in una villa nelle campagne in fondo a via Ripamonti, periferia sud di Milano. Nove anni fa è stato confiscato, perché di proprietà di un boss della 'ndrangheta. E adesso che il Comune ne è entrato definitivamente in possesso, ha deciso di farlo diventare un luogo di accoglienza per i senzatetto e per i loro cani.

La sperimentazione della nuova casa dei clochard era partita lo scorso inverno nei locali dell'ex Bizzarre, quasi 500 metri quadrati distribuiti su due piani, terrazzo di 90 metri quadrati e un grande giardino recintato al numero 580 di via Ripamonti. Per il 'Piano freddò la villa è stata aperta da gennaio a maggio per offrire un servizio notturno a cinquanta persone senza dimora: adesso, con una delibera, Palazzo Marino ha deciso di destinarla in maniera permanente all'ospitalità di chi non ha una casa e vive per strada. E visto che lo stabile è circondato da un ampio giardino, l'accoglienza sarà dedicata in particolar modo ai senzatetto e ai loro animali d'affezione.

A settembre verrà lanciato un avviso pubblico per trovare soggetti disponibili a co-progettare il servizio. Chi si candiderà - da solo o in forma di raggruppamento - dovrà avere però già esperienza nella relazione con i senza fissa dimora, ma anche competenze nella tutela dei diritti degli animali o nella gestione di parchi canili. Per il mantenimento della struttura il Comune ha previsto un finanziamento di 584mila euro per una convenzione della durata di 27 mesi, a partire dall'ottobre 2019 e fino a dicembre 2021. L'ente che si aggiudicherà la gara dovrà poi mettere a disposizione un cofinanziamento pari ad almeno il 10% delle risorse investite dall'Amministrazione, che potranno servire per l'allestimento della struttura.

Il centro avrà a disposizione cinquanta posti letto, dovrà rimanere aperto 24 ore su 24, per permettere agli ospiti di viverlo come una casa e di usufruire di percorsi di inclusione sociale che comprenderanno, quando possibile, l'accesso a tirocini, borse lavoro e tutto ciò che è necessario per l'avviamento all'autonomia. La permanenza si intende temporanea (sei mesi prorogabili per altri sei) e subordinata all'adesione al progetto personalizzato di reinclusione. Nella struttura sarà presente inoltre personale specializzato nella cura degli animali, ad esempio veterinari e istruttori cinofili. Chi verrà ospitato dovrà rispettare un decalogo di regole di comportamento che terrà conto del nuovo Regolamento per il benessere e la tutela degli animali approvato dalla giunta e che dovrà iniziare a breve il suo iter in Consiglio comunale. 

Il club era rimasto aperto fino al 2018, nonostante la confisca, per i ricorsi dei proprietari: la villa era del presunto boss Pasquale Molluso, e qui nell'aprile 2018 c'era stata una rissa tra due avventori, due mariti che non avevano accettato le avances alle rispettive mogli e un buttafuori, con tanto di accoltellamento. Dopo la sospensione mensile della licenza da parte del questore, il locale era stato chiuso definitivamente.

Spiega l'assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti: "Abbiamo pensato di dedicare la struttura di via Ripamonti all'accoglienza dei senzatetto che hanno un animale come compagno di vita, perché spesso sono proprio loro i cosiddetti irriducibili della strada, quelli più refrattari ad accettare il ricovero nei centri comunali. Il fatto che questo avvenga in una struttura confiscata alla criminalità organizzata ci permette di raggiungere un doppio obiettivo: dare nuova vita a un immobile dove prima regnava l'illegalità e restituirlo a chi ha meno". "Per le persone che si ritrovano senza dimora - aggiunge Paola Fossati, Garante per la tutela degli animali del Comune - , avere un cane è, in molti casi, l'unica forma di 'legame familiare' possibile, da cui non intendono separarsi. Per questo è importante che il Comune abbia scelto di mettere a disposizione la struttura di via Ripamonti per accogliere i senzatetto e anche i loro animali, garantendo che sia gli uni che gli altri possano trovarvi riparo e assistenza. Inoltre, questa opportunità è pensata come un progetto allargato a finalità di reinserimento sociale, quindi, ogni volta che le persone potranno migliorare la propria condizione, si può essere fiduciosi che anche gli animali che condividono la vita con loro ne beneficeranno".