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Escort positiva al Covid: “Ha girato mezza Italia: fatevi controllare, le mogli non lo sapranno”

Continua il tracciamento dei contatti della escort di origine peruviana risultata positiva al Coronavirus e attualmente ricoverata in condizioni non preoccupanti all’ospedale di Foligno. Secondo quanto ricostruito dall’indagine epidemiologica, la donna avrebbe esercitato a Barcellona, Ciampino, Modica, Roma e preso una serie di mezzi pubblici, dai treni ai traghetti. L’appello del sindaco della città siciliana: “Fate il test sierologico a rischio di farvi mettere alla porta dalle mogli”.
A cura di Ida Artiaco
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Non solo a Modica. La escort di origine peruviana risultata positiva al Coronavirus, attualmente ricoverata all'ospedale di Foligno, avrebbe viaggiato per mezza Italia, prendendo mezzi pubblici e incontrando numerosi clienti prima che si manifestassero i sintomi della patologia. Stando a quanto ricostruito dall’indagine epidemiologica, la donna avrebbe esercitato a Barcellona, Ciampino, Modica, Roma e Foligno. Le autorità sanitarie stanno cercando mettere insieme tutti i pezzi del puzzle, con i suoi spostamenti e gli incontri: una trentina di clienti nella città siciliana più tutte le persone che possono averle viaggiato accanto in aereo, traghetto, pullman e quel treno che lei stessa ha raccontato di aver preso a Termini per l’Umbria.

Come ha specificato il quotidiano Il Messaggero, si tratta di "tappe, date e orari su cui sta facendo verifiche la polizia, con il Compartimento Umbria Marche della polizia ferroviaria che ha disposto in via precauzionale la sanificazione di almeno una decina di treni che fanno avanti e indietro tra la Capitale e Foligno, dove la donna dice di essersi sentita male tanto da raggiungere a piedi il primo ospedale, il San Giovanni Battista. Qui è stata sottoposta a tampone e trasferita al reparto di Malattie infettive del Santa Maria della misericordia di Perugia, dove è ricoverata in isolamento da mercoledì". Le sue condizioni non sono gravi, ma restano pur sempre alcuni problemi respiratori, in primis la tosse.

Allerta c'è soprattutto in Sicilia, dove la escort ha preso in affitto un appartamento per ricevere i suoi clienti, a cui ora il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, ha fatto un appello a sottoporsi a tampone anche "a rischio di farsi mettere alla porta dalle mogli. Chiedo a chi ha avuto contatti di fare l’esame sierologico — ha dichiarati al Corriere della Sera—. Comprendo che è meno invasivo e complicato del tampone. E poi lo capisco… che gli dici alla moglie? Troviamo una via di mezzo". A lui ha fatto eco Angelo Aliquò, direttore generale dell’Asp di Ragusa: "L'esame – ha detto – avviene nella piena privacy. Se un signore ci dice chi ha incontrato non è che lo andiamo a dire alla moglie. Noi conosciamo i contatti di tutti i positivi, ne abbiamo avuti un centinaio, ma non è che lo andiamo a dire in giro con chi si vedevano o dove andavano, sono informazioni riservate".

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