Scusate se mi ripeto, ma mi pare ci sia una notevole confusione.
Il test HIV si può fare assolutamente in modo gratuito, senza alcuna impegnativa e in anonimo, in tutti gli ospedali dove fanno prelievi, ovvio che se voglio mantenere la privacy eviterò di andare dove c'è qualcuno/a che conosco. Non serve impegnativa, vado e mi prenoto sul momento specificando che voglio fare il test HIV e, senza nessun colloquio, in base alla gente che c'è in coda aspetto il mio turno, a me è sempre stata sufficiente massimo una mezz'oretta. L'esito viene fornito dopo pochissimi giorni (2/3). Siccome il referto è sempre stato NEGATIVO, me lo ha sempre semplicemente consegnato l'impiegata di turno, non so, ma credo che sarebbe possibile/probabile che in caso di risultato positivo facciano fare un colloquio, ma in quel caso sarebbe anche nel nostro interesse.
Per gli esami per altre malattie sessualmente trasmissibili, che sono ovviamente diversi dal classico esame o ci si fa fare l'impegnativa dal proprio medico e a questo punto è ovvio che non si rimane in anonimo oppure ci sono centri pubblici in cui possono essere fatti gratuitamente e in modo anonimo, ma questo non in tutti gli ospedali, insomma bisogna scoprire dove ciò è possibile.
Se gli esami sono fatti con impegnativa del proprio medico si pagano, se invece si fanno in modo anonimo non si pagano, ma in questo caso - almeno dove sono stato io - si passa tramite un colloquio preventivo con un medico, ma la cosa mi pare ovvia anche perchè deve indicare quali sono gli esami da fare, visto che ce ne possono essere diversi.
E' quindi possibile, anzi probabile che il medico chieda ragione del motivo perchè ci si vuole sottoporre al controllo, ma tutto può rimanere anonimo, perchè è vero che ti richiedono luogo e data di nascita (non generalità
, ma se si è nati in una grossa città non sei l'unico e soprattutto si possono anche dare dati non corretti perchè intanto non richiedono nessun documento. Ovviamente se uno vuole dare le proprie generalità è possibile.
Ritengo che mantenere la privacy sia legittimo, non vedo nulla di improprio a fornire informazioni che non consentano di risalire a noi quando si fa l'esame. Ovviamente se gli esami evidenziassero problemi, cosa che per fortuna a me non è mai accaduta, oltre che nel nostro interesse, ritengo sarebbe assolutamente necessario adottare tutti i provvedimenti del caso, ivi compreso ovviamente anche passando dal nostro medico di base, che certamente avrà la riservatezza del caso. Se dovessimo temere che il nostro medico non sia sufficientemente riservato abbiamo solo da cambiare medico.