Rientro da qualche giorno di vacanza e mi imbatto in questo interessante thread....
Che dire? prima di tutto un plauso a Sara per "averci messo la faccia" nel sollevare il serio problema della sicurezza nei rapporti "non pay"... ma anche una bella tirata d'orecchie (anzi, come molti sanno
... dieci frustate ben assestate) per la cazzata.
Che il sesso non protetto sia una pratica a rischio è cosa nota, detta e ridetta e non vale neanche la pena di starne a parlare. A differenza di altri che sono intervenuti, la mia esperienza di sesso è per il 90-95% con NON-pay e quindi mi sento abbastanza titolato a partecipare alla discussione nell'ottica del fruitore di sesso "free".
Chi mi conosce personalmente e sono diverse persone nel forum (compresa Sara), sa che io pratico il BDSM da più di 30 anni e che amo il sesso estremo. Quindi è ovvio che nei miei incontri, che potenzialmente espongono a rischi di vario tipo, la sicurezza, sotto tutti gli aspetti, sia essenziale. Sicurezza che va di pari passo con l'autocontrollo, col rimanere sempre con il cervello ben connesso per non lasciarsi trasportare.
Nel giro di persone che frequento, tutti o quasi del mondo Fetish/SM/Alternative Lifestyle la sicurezza è parte integrante della sessualità e le precauzioni sono la norma.
Il racconto di Sara è emblematico del trasporto e della passione che una persona amante del sesso può provare in certe situazioni (che farebbero dannare anche un santo...) e che espongono a rischi di cui ci si potrebbe pentire amaramente. Rischi causati dalla perdita di autocontrollo a cui accennavo prima.
Per far crescere l'autocontrollo e instillare la cultura della protezione è essenziale parlare sempre chiaramente ai giovani (e non solo a loro), informare senza reticenze meglio di quanto non abbiano fatto le campagne di educazione sanitaria fino ad ora. Dare una sorta di "patente", iniziando fino dalla scuola, perchè ormai l'età dei rapporti sessuali si è abbassata a 12 o 13 anni.
Secondo me non ha molto senso differenziare il rischio tra pay e non pay. Il rischio c'è sempre e non cambia di molto. Una persona che ha una vita sessuale aperta è sempre esposta al rischio e come ha detto molto giustamente Gizur, ogni rapporto deve essere considerato a rischio.... aggiungo io: fino a quando non si dimostra il contrario.
Ma è possibile dimostrare il contrario? Si. Nei miei rapporti più duraturi, decidevo assieme alla mia compagna se abolire le protezioni dopo due set di analisi fatte a distanza di due mesi, senza che nel frattempo ci fossero rapporti a rischio con altre persone. Naturalmente questo vale se c'è la sincerità reciproca assoluta. Nel caso di incontri multipli, protezioni per tutti anche se l'altra o gli altri hanno analisi recenti.
Diciamo che il profilattico è come la cintura di sicurezza..... un automatismo prima di accendere il motore..... o di scopare
Fisting.... possesso totale
(ovviamente il braccio che si vede nell'avatar è il mio)