Gatto_di_piombo
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Dindi ha toccato dei punti molto interessanti ; in particolare sulla differenza nel toccare le tette rifatte di una donna o quelle rifatte di una trans ; a mio avviso nessuna.
L'esperienza di Gimli , per sua stessa ammissione , è un pò datata e negli ultimi tempi i chirurghi sono diventati più precisi nel ridisegnare la nuova vagina , con il prepuzio svuotato creano il clitoride ed in effetti ricordo anch'io che , anni addietro , c'erano dei clitoridi di dimensioni fuori scala.
Altro punto , che onestamente mi ero dimenticato , è che le trans operate rifiutano il DATY , tutte nella mia esperienza , anche perchè a quella , ravvicinatissima , distanza possono esserci pochi dubbi . A Biella me ne capitò una che non si lasciava nemmeno digitalizzare ed a malapena toccare la patata(in un ambiente quasi buio) , tra l'altro succhiava in maniera divina (altro particolare comune nelle ogm , ma non definitivo dato che ci sono molte bio abilissime di bocca).
Il problema della troppa plastica nelle donne bio è , a mio avviso , un grave sintomo di non accettazione del proprio corpo e dei suoi , inevitabili , cambiamenti.
Personalmente preferisco una tetta cadente , od una pancia sporgente ma vera ad una bambola di plastica . Poi son gusti. Ancora più inquietante è il restyling chirurgico della zona intima , anni fà andava di moda , negli States , il rifacimento dell'imene in occasione di nuove nozze , una cosa ridicola.
Come sono d'accordissimo al fatto che una trans operata si dichiari come tale , ma pochissime lo fanno ed è facile capire il perchè. Prima erano delle trans , un essere particolare ne tutto di quà ne tutto di là , ora sono donne ; è un problema di loro identità interiore.
Come ha detto giustamente Gimli altri segnali importanti ( nel dubbio) sono le mani grandi , i piedi grandi , l'altezza fino ad un certo punto (la mia commercialista , donna bio , è alta un metro e novanta) direi la stazza in generale ; tempo fà a Biella c'era una certa Ela che solo a guardarle le manone e l'imponenza si capiva la natura OGM (anche se le parole "natura" ed OGM non andrebbero accostate), lei negava energicamente ma era palese. Alcuni dicono che permanga , anche nelle OGM , l'"odore di maschio" ma nella mia personale esperienza non l'ho mai notato.
L'esperienza di Gimli , per sua stessa ammissione , è un pò datata e negli ultimi tempi i chirurghi sono diventati più precisi nel ridisegnare la nuova vagina , con il prepuzio svuotato creano il clitoride ed in effetti ricordo anch'io che , anni addietro , c'erano dei clitoridi di dimensioni fuori scala.
Altro punto , che onestamente mi ero dimenticato , è che le trans operate rifiutano il DATY , tutte nella mia esperienza , anche perchè a quella , ravvicinatissima , distanza possono esserci pochi dubbi . A Biella me ne capitò una che non si lasciava nemmeno digitalizzare ed a malapena toccare la patata(in un ambiente quasi buio) , tra l'altro succhiava in maniera divina (altro particolare comune nelle ogm , ma non definitivo dato che ci sono molte bio abilissime di bocca).
Il problema della troppa plastica nelle donne bio è , a mio avviso , un grave sintomo di non accettazione del proprio corpo e dei suoi , inevitabili , cambiamenti.
Personalmente preferisco una tetta cadente , od una pancia sporgente ma vera ad una bambola di plastica . Poi son gusti. Ancora più inquietante è il restyling chirurgico della zona intima , anni fà andava di moda , negli States , il rifacimento dell'imene in occasione di nuove nozze , una cosa ridicola.
Come sono d'accordissimo al fatto che una trans operata si dichiari come tale , ma pochissime lo fanno ed è facile capire il perchè. Prima erano delle trans , un essere particolare ne tutto di quà ne tutto di là , ora sono donne ; è un problema di loro identità interiore.
Come ha detto giustamente Gimli altri segnali importanti ( nel dubbio) sono le mani grandi , i piedi grandi , l'altezza fino ad un certo punto (la mia commercialista , donna bio , è alta un metro e novanta) direi la stazza in generale ; tempo fà a Biella c'era una certa Ela che solo a guardarle le manone e l'imponenza si capiva la natura OGM (anche se le parole "natura" ed OGM non andrebbero accostate), lei negava energicamente ma era palese. Alcuni dicono che permanga , anche nelle OGM , l'"odore di maschio" ma nella mia personale esperienza non l'ho mai notato.