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Daspo urbano per prostitute e clienti. Così il Comune di Villastellone ha deciso di intervenire su tre strade provinciali che attraversano la cittadina "letteralmente assediate dalla prostituzione su strada". Il fenomeno, si legge nel comunicato stampa del consigliere regionale Davide Nicco, del gruppo Fratelli d'Italia, "ha conosciuto un preoccupante incremento con l'estate, di fatto raddoppiando. E quello che è peggio, l'atteggiamento delle lavoratrici del sesso a pagamento si è fatto aggressivo e invadente nei confronti di chiunque si trovi a transitare per quegli assi viari".
Così, il Comune ha approvato in consiglio comunale l'introduzione del Daspo urbano nei confronti delle persone segnalate. Il provvedimento è stato introdotto dal decreto Minniti del febbraio del 2017, autorizzando i Comuni a intervenire sulle dinamiche di sicurezza sul territorio a fronte di atti di condotta molesta e volti a minare il decoro urbano. Per la normativa, con la prima segnalazione, i vigili o i carabinieri emettono al soggetto una sanzione tra i 100 e i 300 euro e impongono l'allontanamento per 48 ore dal territorio comunale. In caso di recidiva entra in gioco la Questura e si dispone al soggetto il divieto di accesso totale al territorio comunale per 12 mesi, 24 se ha già riportato condanne. Infine in caso di ulteriore recidiva, viene disposto l'arresto fino a 1 anno o 2 se già pregiudicato.
"Villastellone è il primo Comune della Città metropolitana di Torino a introdurre questo strumento. La norma non parla esplicitamente di prostituzione ma più genericamente di condotte moleste e minaccia al decoro urbano, in cui queste ricadono ampiamente: non si punisce quindi la persona ma i comportamenti - spiega il vicesindaco con delega alla sicurezza, Domenico Ristaino -. Questo può essere di grande aiuto perché, in passato, le periodiche retate effettuate dalle forze dell'ordine finivano in un nulla di fatto a fronte della dichiarazione delle ragazze di non essere sfruttate ma di lavorare liberamente. L'idea di adottare questo strumento ci è stata suggerita dal comando della stazione carabinieri: l'abbiamo fatto studiare e adattare dal comandante della Polizia municipale Gianclaudio Maione che ha predisposto le modifiche al regolamento approvate all'unanimità. Ci stanno già arrivando le richieste da altri Comuni per studiare provvedimenti analoghi".
"Quello di Villastellone - dice il consigliere regionale Nicco - è un caso in cui i cittadini stessi si fanno carico in prima persona del controllo del loro territorio segnalando con elevato senso civico e di comunità i comportamenti illegali di cui il territorio è fatto oggetto. Il nuovo Daspo urbano è un esempio virtuoso di coordinamento fra amministrazione comunale e presidi locali delle forze dell'ordine nelle politiche di sicurezza e decoro urbano". Nicco si propone di intervenire per organizzare un incontro con altri comuni "per fare rete ed evitare che il fenomeno si sposti semplicemente al di là dei confini comunali senza venire risolto in modo coordinato ed efficace".