Premessa d’obbligo: tutto quello che sto per scrivere e che avrete la pazienza di leggere non è assolutamente frutto della mia fantasia, ma CORRISPONDE a VERITA’.
Ho (anzi avevo) un’amica 45enne (ne dimostra quasi 10 di meno), alta, fisicamente ben “dotata”, una bellezza d’altri tempi, tipo le madonne dipinte dal Botticelli, perennemente vestita appositamente male
(jeans cinesi, magliette XL, enormi giacche a vento, scarpacce, mai vista in gonna nonostante le lunghe gambe), insomma vestita in modo da nascondere la propria femminilità. Anni addietro mi aveva raccontato
di non avere più da anni (10) rapporti sessuali con il marito, gli voleva bene come ad un fratello, aveva provato a fare sesso con altri uomini con esito insoddisfacente, insomma non era il marito a non interessarle più, non le interessava più il sesso. Anna (chiamiamola così è un’artista, liceo artistico, dipinge e scolpisce. Nel 2009 la re incontro all’università (erano 2 anni che non la vedevo), stava per iscriversi a scienze matematiche, fisiche e naturali!!?? Al mio chiedere che senso aveva mi risponde che aveva scoperto il piacere della matematica perché è alla base della filosofia!!??
Avevamo ripreso a frequentarci ed io, in una lunga lettera, mi ero proposto diciamo come trombamico,
anche se in realtà era una provocazione e io sapevo già come sarebbe andata a finire (cioè nel nulla).
Volevo solo verificare se riuscivo a smuoverla e invece niente, non ha fatto una piega.
L’unica cosa che mi ha detto “ho sostituito il sesso con lo studio”, io “esistono anche le coccole”,
lei “io detesto le coccole”, “continuo a dipingere e a studiare e mi sento felice e realizzata così”.
Se almeno mi avesse detto “non mi interessi tu perché non mi piaci, mi piace il mio maestro di pittura”
(banale ma classico) non ci avrei trovato niente di strano, anzi complimenti al maestro, ma così, tutto questo amore per lo studio mi lascia non poco perplesso, non ci arrivo, nonostante anche a me piaccia leggere, studiare ….
Dimenticavo, importante, ha un figlio 27enne che studia matematica e che non muove un passo senza
la mamma (non credo sia gay ma non ha mai nemmeno avuto una ragazza) e sono sicuro che l’innamoramento di Anna per la matematica nasca dal fatto che si è lasciata coinvolgere da lui.
Perché ho scritto questo poema? Per sentire il vostro parere naturalmente.
Io non sono mai stato innamorato di Anna, mi piaceva, parlerei di attrazione ma, a questo punto non mi va più di cercarla (proprio non mi viene naturale), non le telefono nemmeno più, non credo nell’amicizia telefonica, però, mentalmente, quasi tutti i giorni la mando a …… (avrete già capito dove)
Grazie
Il luogo dove si semina la parola è il silenzio. Il silenzio è la lingua madre
Ho (anzi avevo) un’amica 45enne (ne dimostra quasi 10 di meno), alta, fisicamente ben “dotata”, una bellezza d’altri tempi, tipo le madonne dipinte dal Botticelli, perennemente vestita appositamente male
(jeans cinesi, magliette XL, enormi giacche a vento, scarpacce, mai vista in gonna nonostante le lunghe gambe), insomma vestita in modo da nascondere la propria femminilità. Anni addietro mi aveva raccontato
di non avere più da anni (10) rapporti sessuali con il marito, gli voleva bene come ad un fratello, aveva provato a fare sesso con altri uomini con esito insoddisfacente, insomma non era il marito a non interessarle più, non le interessava più il sesso. Anna (chiamiamola così è un’artista, liceo artistico, dipinge e scolpisce. Nel 2009 la re incontro all’università (erano 2 anni che non la vedevo), stava per iscriversi a scienze matematiche, fisiche e naturali!!?? Al mio chiedere che senso aveva mi risponde che aveva scoperto il piacere della matematica perché è alla base della filosofia!!??
Avevamo ripreso a frequentarci ed io, in una lunga lettera, mi ero proposto diciamo come trombamico,
anche se in realtà era una provocazione e io sapevo già come sarebbe andata a finire (cioè nel nulla).
Volevo solo verificare se riuscivo a smuoverla e invece niente, non ha fatto una piega.
L’unica cosa che mi ha detto “ho sostituito il sesso con lo studio”, io “esistono anche le coccole”,
lei “io detesto le coccole”, “continuo a dipingere e a studiare e mi sento felice e realizzata così”.
Se almeno mi avesse detto “non mi interessi tu perché non mi piaci, mi piace il mio maestro di pittura”
(banale ma classico) non ci avrei trovato niente di strano, anzi complimenti al maestro, ma così, tutto questo amore per lo studio mi lascia non poco perplesso, non ci arrivo, nonostante anche a me piaccia leggere, studiare ….
Dimenticavo, importante, ha un figlio 27enne che studia matematica e che non muove un passo senza
la mamma (non credo sia gay ma non ha mai nemmeno avuto una ragazza) e sono sicuro che l’innamoramento di Anna per la matematica nasca dal fatto che si è lasciata coinvolgere da lui.
Perché ho scritto questo poema? Per sentire il vostro parere naturalmente.
Io non sono mai stato innamorato di Anna, mi piaceva, parlerei di attrazione ma, a questo punto non mi va più di cercarla (proprio non mi viene naturale), non le telefono nemmeno più, non credo nell’amicizia telefonica, però, mentalmente, quasi tutti i giorni la mando a …… (avrete già capito dove)
Grazie
Il luogo dove si semina la parola è il silenzio. Il silenzio è la lingua madre