Ecco, nuovamente quella strana sensazione, questa volta qualcosa in più, questa volta decisamente sgradevole.
Questo è un bel forum, ma stasera, definitivamente, mi sono convinto che continuo a sentirmi un pesce fuor d'acqua. E non perchè è il forum a non essere adatto a me. Sono io che non sono adatto a lui. Non può essere diversamente. Sono fatto in un determinato modo, vedo il mondo in un determinato modo e voglio rapportarmi alle persone in un determinato modo. Non riesco a piegarmi a certi ragionamenti, non ci riesco proprio. Quì ho incontrato delle persone notevoli, è inutile che faccia i loro nomi, loro lo sanno e poi sarebbe antipatico se mi dimenticassi di qualcuno, cosa molto probabile questa, visto che sono decisamente rincoglionito. Con altre non sono riuscito a legare. Persone per bene intendiamoci, nulla da dire in questo senso. Nessuno pensi che quanto stò scrivendo è una critica nei loro confronti. Se devo fare una critica la faccio in faccia, non sottointendo nick per creare confusione e malumori inutili. Sono io che sono sbagliato.
Spesso leggo e non commento, tengo per me la mia opinione quando questa non è pesante da non esprimere. Poi vedo cose che non sono ne in cielo, ne in terra. E allora scrivo. E cerco di fare la massima attenzione nell'usare le parole. Non per far apparire bello quello che scrivo. Semplicemente per esporre nel modo più chiaro possibile quello che ho in testa. Risultato? Stravolgimento totale. Insnsibile, stravolgitore dei pensieri altrui, arditi piani macchiavellici... Ma fatemi il favore...
Nove volte su dieci che ho scritto l'ho fatto per esprimere con delle piccole storie quello che sono, quello che ho dentro, la mia felicità, la mia sofferenza, la mia sensibilità, me stesso. O almeno ci ho provato. Ho chiuso gli occhi e mi sono lasciato andare, come se fossi in compagnia di persone che conosco da una vita, di cui mi fido, a cui raccontarmi non è nient'altro che l'eco del mio intimo. Sono un sognatore e come tale voglio vivere, voglio avere questa illusione. E per un pò, chiudendo gli occhi, ci sono riuscito. Ora non mi riesce più.
Chiedo scusa a tutti coloro che in un qualche modo si sono scontrati con me, ripeto la colpa è solo mia. La ragione, non quella dei fessi sia ben inteso, è dalla vostra parte, è dalla parte di chi ha palle e forza per continuare a chiudere gli occhi. Io non ci riesco più, ripeto, scusatemi.
E scusatemi anche per questo sfogo.
Ciao.
Livius