Era il 2007; esattamente quando i Sindaci stavano utilizzando quasi sempre le Ordinanze del Codice della Strada, le quali erano le più adatte, siccome i provvedimenti a tutela della sicurezza dei cittadini (art. 54 D.Lgs. 267 del 2000) dovevano essere solo Contingibili ed Urgenti ed i Regolamenti di Polizia Locale non potevano disciplinare la pubblica sicurezza, ma solo l'igiene pubblica con determinate e chiare condizioni di comportamento a danno di quest'ultima. Le stesse Ordinanze del Codice della Strada in merito con divieti vasti ed indeterminate sono state dichiarate illegittime dalla Cassaziona con la Sentenza n. 21432 del 2006, siccome in questo modo esse medesime erano lungi (=lontane) dall'assicurare la sicurezza stradale e vietavano principalmente il meretricio su strada, anche quando tale attività non costituiva un concreto pericolo per la circolazione sulle vie. Di conseguenza un anno dopo, i Sindaci hanno gridato a grande voce l'introduzione di superpoteri per loro stessi ed il Decreto Maroni li ha accontentati. In questo modo, i borgomastri si sono scatenati ed hanno emesso provvedimenti in moltissimi Comuni d'Italia, ottenendo così grossi introiti dall'OTR. Successivamente dopo tre anni ad aprile 2011, la Corte Costituzionale con la Sentenza n. 115 dello stesso anno ha limitato tali poteri alla sola Contingibilità ed Urgenza ed in questo modo i borgomastri hanno provveduto ad eseguire due tipi di forzatura amministrativa in meirto con tanto di "eccesso di potere per sviamento della funzione pubblica", emettendo le corrispondenti Ordinanze con solo la data di scadenza, oppure hanno tradotto i medesimi divieti generici nei Regolamenti di Polizia Locale del proprio Comune, facendo in modo di non smorzare la crociata anti OTR ed arrivare così fino al giorno d'oggi.
Giustamente, tali fatti continueranno se non interverrà una bella manciata di ricorsi in questione da parte dei soggetti legati alla prostituzione su strada. Questo è il solo modo per fare un bel "ritorno al passato" nello Stato di diritto, per non dire unito!
Franco