Con ogni mezzo, ad ogni costo, era un pellegrinaggio che andava fatto, anche se i mezzi non c’erano, esauriti da quel milione di persone che aveva avuto la stessa idea.
Un on the road tra le asperità della vita, ma soprattutto tra le asperità delle strade italiane.
Superare, tra le corsie d’asfalto, il popolo del viaggio organizzato, proprio noi, che siamo partiti sul last minute disorganizzato.
Soggiorno culturale, con giro nei musei, apprezzata soprattutto un’opera vista alla galleria d’arte moderna.
Si tratta di una scultura viva ed itinerante per le sale del museo, databile attorno alla metà degli anni ’80, dal titolo “Bel didietro di visitatrice estera, e anche tutto il resto non scherza”.
Poi via, verso la destinazione di questo tour nella capitale.
Scendere dal taxi e sentirsi osservati, ce l’avremo forse scritto in faccia che siamo dei p…… ellegrini?
Non è uno sguardo qualsiasi, è lo sguardo di chi nella sua leggendaria immaginazione aveva già immaginato chi noi fossimo.
L’emozione di dare un volto a mille parole che hai letto, non ha prezzo, e le parole non spiegano cosa sia aggiungere un volto a quelle parole che ti hanno già dato mille emozioni.
Viaggio nella metropoli più ricca di storia, per percorrere pagine di migliaia di anni, separate da pochi minuti di metropolitana.
E poi ancora notte nel centro, grazie anche alla simpatia del grande “taxista” della serata, quello con la targa KTSNCLA, che nei meandri della movida si muove a menadito e che ci spiega, rigorosamente coi fatti, cosa sia l’accoglienza romana (un grazie anche alla Signora).
Ore liete che coinvolgono tutti i sensi. Aromi, sapori, odori, rumori di una città e di una notte dove anche l’occhio ha la sua parte. E soprattutto il piacere della conoscenza.
Sullo sfondo di questo splendido viaggio, una magnifica città, dove le automobili sfrecciano tra le antiche rovine, e dove le storiche piazze si trasformano nell’ultima frontiera delle camere d’albergo, per chi di frontiere ne ha già attraversate tante.
Per noi sono notti insonni, a sognare turiste russe, ma, senza le turiste, ci rimaneva solo di russare.
È un grazie quello che voglio rivolgere a tutti i protagonisti (incluso il mio compagno di viaggio ed ideatore della cosa) di questo incontro di facce da p…… ellegrini.
Lo faccio con questo stringato riepilogo della trasferta nella città della storia, con l’augurio (e anche l’impegno), come vuole il proverbio, “che la storia si ripeta”.
Nulla di ció é realtà. Trattasi di opera pseudoletteraria, delirio o illusione.
Un on the road tra le asperità della vita, ma soprattutto tra le asperità delle strade italiane.
Superare, tra le corsie d’asfalto, il popolo del viaggio organizzato, proprio noi, che siamo partiti sul last minute disorganizzato.
Soggiorno culturale, con giro nei musei, apprezzata soprattutto un’opera vista alla galleria d’arte moderna.
Si tratta di una scultura viva ed itinerante per le sale del museo, databile attorno alla metà degli anni ’80, dal titolo “Bel didietro di visitatrice estera, e anche tutto il resto non scherza”.
Poi via, verso la destinazione di questo tour nella capitale.
Scendere dal taxi e sentirsi osservati, ce l’avremo forse scritto in faccia che siamo dei p…… ellegrini?
Non è uno sguardo qualsiasi, è lo sguardo di chi nella sua leggendaria immaginazione aveva già immaginato chi noi fossimo.
L’emozione di dare un volto a mille parole che hai letto, non ha prezzo, e le parole non spiegano cosa sia aggiungere un volto a quelle parole che ti hanno già dato mille emozioni.
Viaggio nella metropoli più ricca di storia, per percorrere pagine di migliaia di anni, separate da pochi minuti di metropolitana.
E poi ancora notte nel centro, grazie anche alla simpatia del grande “taxista” della serata, quello con la targa KTSNCLA, che nei meandri della movida si muove a menadito e che ci spiega, rigorosamente coi fatti, cosa sia l’accoglienza romana (un grazie anche alla Signora).
Ore liete che coinvolgono tutti i sensi. Aromi, sapori, odori, rumori di una città e di una notte dove anche l’occhio ha la sua parte. E soprattutto il piacere della conoscenza.
Sullo sfondo di questo splendido viaggio, una magnifica città, dove le automobili sfrecciano tra le antiche rovine, e dove le storiche piazze si trasformano nell’ultima frontiera delle camere d’albergo, per chi di frontiere ne ha già attraversate tante.
Per noi sono notti insonni, a sognare turiste russe, ma, senza le turiste, ci rimaneva solo di russare.
È un grazie quello che voglio rivolgere a tutti i protagonisti (incluso il mio compagno di viaggio ed ideatore della cosa) di questo incontro di facce da p…… ellegrini.
Lo faccio con questo stringato riepilogo della trasferta nella città della storia, con l’augurio (e anche l’impegno), come vuole il proverbio, “che la storia si ripeta”.
Nulla di ció é realtà. Trattasi di opera pseudoletteraria, delirio o illusione.