Karma (-) ragazzi Karma (-) …… Manteniamo la Karma (-)!!
Come avrete ormai capito, Amici cari, io sono un giullare, un menestrello, buono solo a sparar cazzate ed utile come il pelo sulla figa.
Quindi eccomi qua, anche oggi, a guadagnarmi la pagnotta e raccontare la solita puerile storiella……
Io abito a Fantasilandia, un ameno paesino incastonato sopra un monte. Talmente piccolo che devi spremer le meningi per trovarlo.
Anche noi, come tutti i borghi che si rispettano, abbiamo il nostro scemo del villaggio: Romoletto.
Romoletto, abbandonato alla nascita e fatto grande dalla suore, è un’anima “semplice”, dolce, che ciondola per il paese bofonchiando sottovoce parole senza senso.. Un bimbo in un corpo da gigante.
La gente spesso è cattiva, questo si sa, e Fantasilandia ahimè non fa eccezione.
E fu così che il povero Romoletto ben presto divenne lo sfortunato parafulmine della perfidia e frustrazione dei miei compaesani, che non gli fecero mai mancare una generosa dose quotidiana d’insulti e di sassate.
Tra questi galantuomini c’era Ermete il tabaccaio, il peggiore di tutti, di padre ignoto e mamma bocchinara.
Grazie al luccichio delle sostanze, faticosamente guadagnate nel bordello da mammà, Ermete riuscì ad impalmare la bella e disinibita Romilda che, oltre all’infedele amore, gli diede due bei figliuoli: uno con la faccia dell’idraulico e l’altro con quella del postino.
Ma per fortuna il tempo è galantuomo e restituisce sempre tutto.
E fu così che un bel giorno, di punto in bianco, il tabaccaio si accasciò a terra morto stecchito.
C’è chi pensa che il dottor Wassermann compì un vero miracolo e chi, come me, che neanche all’inferno volessero quella merda umana, fatto sta che la carogna quel giorno la sua animaccia zozza non la restituì.
Per il mancato incasso, tuttavia, la sua libbra di carne il demonio la pretese, ed Ermete salvò si la pellaccia, ma rimase tutto sciancato.
Ora è lui il nuovo scemo del paese!
Oltre al pubblico dileggio, ora si becca anche le sassate di Romoletto.
Come tutte le “favole”, anche questa sciocchezza vorrebbe avere una morale: chi oggi si sente forte ed attacca, domani potrebbe non esserlo più ed essere attaccato.
Qui siamo in un mondo virtuale, non si può sapere ci c’è dietro una tastiera e conoscere i motivi che lo portano qui. Quel che è certo, però, è che dietro ogni nickname c’è una persona vera, con il suo vissuto e la sua sensibilità…
Va bene la goliardia, l’amichevole sfottò, ma cerchiamo di non esagerare e far si che ‘sti benedetti K- creino inutili tensioni.
Quindi vi chiedo, Amici cari, di cercar di rispettare questo luogo di svago dove io, come tanti altri compagni di gioco, amiamo rifugiarci di tanto in tanto.
Come avrete ormai capito, Amici cari, io sono un giullare, un menestrello, buono solo a sparar cazzate ed utile come il pelo sulla figa.
Quindi eccomi qua, anche oggi, a guadagnarmi la pagnotta e raccontare la solita puerile storiella……
Io abito a Fantasilandia, un ameno paesino incastonato sopra un monte. Talmente piccolo che devi spremer le meningi per trovarlo.
Anche noi, come tutti i borghi che si rispettano, abbiamo il nostro scemo del villaggio: Romoletto.
Romoletto, abbandonato alla nascita e fatto grande dalla suore, è un’anima “semplice”, dolce, che ciondola per il paese bofonchiando sottovoce parole senza senso.. Un bimbo in un corpo da gigante.
La gente spesso è cattiva, questo si sa, e Fantasilandia ahimè non fa eccezione.
E fu così che il povero Romoletto ben presto divenne lo sfortunato parafulmine della perfidia e frustrazione dei miei compaesani, che non gli fecero mai mancare una generosa dose quotidiana d’insulti e di sassate.
Tra questi galantuomini c’era Ermete il tabaccaio, il peggiore di tutti, di padre ignoto e mamma bocchinara.
Grazie al luccichio delle sostanze, faticosamente guadagnate nel bordello da mammà, Ermete riuscì ad impalmare la bella e disinibita Romilda che, oltre all’infedele amore, gli diede due bei figliuoli: uno con la faccia dell’idraulico e l’altro con quella del postino.
Ma per fortuna il tempo è galantuomo e restituisce sempre tutto.
E fu così che un bel giorno, di punto in bianco, il tabaccaio si accasciò a terra morto stecchito.
C’è chi pensa che il dottor Wassermann compì un vero miracolo e chi, come me, che neanche all’inferno volessero quella merda umana, fatto sta che la carogna quel giorno la sua animaccia zozza non la restituì.
Per il mancato incasso, tuttavia, la sua libbra di carne il demonio la pretese, ed Ermete salvò si la pellaccia, ma rimase tutto sciancato.
Ora è lui il nuovo scemo del paese!
Oltre al pubblico dileggio, ora si becca anche le sassate di Romoletto.
Come tutte le “favole”, anche questa sciocchezza vorrebbe avere una morale: chi oggi si sente forte ed attacca, domani potrebbe non esserlo più ed essere attaccato.
Qui siamo in un mondo virtuale, non si può sapere ci c’è dietro una tastiera e conoscere i motivi che lo portano qui. Quel che è certo, però, è che dietro ogni nickname c’è una persona vera, con il suo vissuto e la sua sensibilità…
Va bene la goliardia, l’amichevole sfottò, ma cerchiamo di non esagerare e far si che ‘sti benedetti K- creino inutili tensioni.
Quindi vi chiedo, Amici cari, di cercar di rispettare questo luogo di svago dove io, come tanti altri compagni di gioco, amiamo rifugiarci di tanto in tanto.