Lumy Thailandese di Bucarest

INDEX: IDXc018cd135749861eeac5b78c8f3c2d5c
NOME INSERZIONISTA: lumy
NAZIONALITÀ: qui il bello. Lei dice thailandese ma di thailandese ha solo lo scontrino del take away
CITTÀ: bologna
ETÀ: non lo so; direi di poco sotto i 30 ma è solo un’impressione
CONFORMITÀ ANNUNCIO: totalmente fake
SERVIZI OFFERTI: manovella, bbj di 15 secondi e bj di 1 minuto, poi basta ma anche per colpa mia
RATE: Vu+20
DURATA DELL'INCONTRO: 12 minuti da porta a porta
DESCRIZIONE FISICA: in generale discreta figa, ma leggi dopo
ATTITUDINE: missile, truffatrice, cazzara, chiamatela come preferite ma il senso è quello
REPERIBILITÀ: facile (e ci credo&hellip
Annuncio: lumy Escort Bologna

PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: NO

Il problema che quando vedo foto come quelle dell’annuncio mi si chiude la vena, pur consapevole del fatto che le orientali, al 99,9 periodico %, sono dei fake. Anche il testo è chiaramente farlocco, di quelli prestampati che si fanno con copia e incolla (notare che dice anche di avere una settima di seno naturale). Eppure provo lo stesso a telefonare e raccogliere informazioni. Mi risponde una voce che promette bene: se non altro è giovane, questo è sicuro, e l’accento mi pare del tipo orient.
Dice che è completa, che le foto sono le sue, e che per fare tutto ci vogliono 70 . Chiedo ancora se per 70 fa tutto. Sì sì, proprio così.
E poi è carina, simpatica, gentile e ben disposta a rispondere alle mie domande. A questo punto disragiono: penso di avere comunque a che fare con una giovane orientale, e quindi chi se ne frega se anche non è quella delle foto.
E poi se è effettivamente orientale, mi torna anche il rate che ben si addice a quella che ho già riscontrato come norma tra le esponenti di questa etnia (di solito non fanno anale, ma tutto il resto sì per 50).
Ok vado: sarà un fake ma ci si può divertire. Indirizzo: via agucchi; non il massimo della privacy e poi mi fa aspettare lì davanti due minuti, ma non mi frega.
Apre, e nel buio più totale mi accorgo subito che non è lei. Ma non solo: ‘sta qui centra con la thailandia come io centro col congo. Le dico subito che non è lei; nega e mi dice di accomodarmi in camera, come se lì con più luce io possa vedere meglio.
Sì, c’è più luce, così ora non ho più dubbi.
Cioè, capisco una rumena che si spaccia per russa, o un’albanese che si spaccia per greca. Ma cristo! Una rumena (per dire) che si spaccia per orientale!!! Che pensi proprio che sia totalmente rincoglionito! Glielo ribadisco che non è lei: non è orientale! No, ribadisce di essere thai. Io penso che cazzo: te gli occhi a mandorla non ce li hai! Magari tua madre ti ha partorito mentre era in viaggio là. Vabbè, lasciamo perdere. In effetti, avevo accettato di entrare nella camera solo per poterle dire tranquillamente che me ne andavo. Poi, una volta lì, ho fatto l’errore numero 1 del puttaniere: RAGIONARE CON LE GONADI!

C’è sempre pochissima luce, ma devo constatare che la fanciulla non è niente male: mora, capelli lisci lunghi, magra, discreto fisico in generale, altezza direi poco superiore alla media. Due belle tette, sarà una terza, probabilmente rifatte, ma che mi hanno lasciato il dubbio (vabbè che per quello che le ho viste, assaggiate e toccate&hellip.
Un culo direi discreto, ma anche qui: non posso dire di ricordarlo. Così come il viso che ricordo essermi sembrato discreto, anche carino, ma che ora non saprei assolutamente riconoscere. Però, insomma: non si butta via assolutamente. Ricordo anche un vestiario decisamente invitante, ma che non riesco a descrivere. Il suo approccio è gentile e porcellonesco.
Fa quello che mi fa capitolare: mi prende la mano e se la porta in mezzo alle gambe. Scopro due cose: non indossa mutandine e ha una pussy discretamente pelosa. In quella posizione mi chiede cosa voglia fare. Le ribadisco quanto mi aveva detto: tutto completo a 70 , è così? Sì, conferma ancora.
Chiedo ulteriormente l’ultima cosa: fa il bacio con lingua. Sì sì, come no. Bene, allora pago. Chissà perché, da questo momento la musica cambia. Esce e dice che torna subito, cosa che fa. Rientra e mi ordina di sdraiarmi. Io odio lo stile dottore: non sono qua per un check-up. Provo ad avvicinarmi ma lei va dall’altra parte della stanza, come stesse scappando, e prende un preservativo. Provo a toccarla, ad iniziare un timido abbraccio; lei è concentrata nello scartare il condom. Le dico: “questo lo usiamo dopo, ok?”. Sì sì, come no. Insiste che mi sdrai.
Ok, ma le chiedo di stendersi un po’ lì vicino a me. Lo fa ma solo per iniziare il pompino: vorrebbe mettersi a 69, ma capisco che è solo per non farmi vedere ed incappucciare subito. Le dico che non voglio subito il pompino: vorrei che si mettesse di fianco a me, così la posso guardare, toccare, baciare. Lo fa ma sempre di controvoglia, tirata. Lei ha già impostato chiaramente la funzione “muovi il culo e passa al prossimo”. Non fa nulla. Le prendo la mano e l’appoggio sul cazzo. Inizia a segare forsennatamente senza un minimo di impegno. Provo a baciarla, sapendo perfettamente che si tirerà indietro, visto l’andazzo.
Ma voglio fare della polemica. Lei non accetta, io le dico che la cosa l’avevo chiesta, richiesta e precisata molto bene, e lei aveva detto sì: bacio con lingua. No, lei non fa bacio con lingua. Mi dice: “baciami le tette, baciami lì in mezzo”.
Rispondo che io il daty non lo pratico, ma che a lei non avevo chiesto se si faceva baciare la passera: le avevo chiesto il fk. Le chiedo anche, visto quanto è completa, se almeno mi concede l’anale. Lo chiedo solo per la curiosità di sentire la risposta. Molto poco originale: vuole un aumento del regalino. Declino subito dicendole che il completo era per 70. Risponde diplomaticamente che allora “vedremo dopo”.
Vabbè, a questo punto mi sono già rotto i coglioni. Solita storia: se mi prendono per il culo vado in bestia. Sono tentato dall’andarmene lì, su due piedi, senza dare spiegazioni. Sarebbe la mossa da signore, ma penso ai 70 e almeno voglio sborrare. Oggi ne ho bisogno: sono contento perché in mattinata ho ricevuto una splendida notizia e voglio festeggiare; inoltre oggi posso perché ho il pomeriggio libero. Dopo un minuto, massimo due di toccatine a passera e tette, mentre lei maltratta il mio cazzo, va per la ciuccia.

Vorrebbe mettere il preservativo. Protesto ma finge di non sentire; cazzo, le blocco la mano e le chiedo il pompino senza il preservativo. Mi guarda come se le avessi chiesto la formula chimica del tungsteno: ora anche lei è innervosita e non sorride più, ma io meno di lei e non mi faccio intimorire. Risultato? Uno pseudo BBJ, che altro non è che manovella furiosa e, ad intervalli regolari di 10 secondi, qualche leccatina alla puntina della cappella: non lo ha mai veramente preso in bocca. Un paio di volte, poi incappuccia. Il BJ dura poco più dell’altro, ma almeno si può dire che lo ha inserito in bocca. Ormai non protesto più. 200 andata. Ormai il solo obiettivo è riuscire a venire e andarmene. Mi dice di scopare. Ho il pisello mezzo duro, ma non potrebbe essere altrimenti.
Si mette a mission, gambe aperte. Io mi metto di fronte a lei, in ginocchio (me l’ha dettata lei la posizione), e mi tocco un po’ per aumentare la situazione. Lei vorrebbe che io lo mettessi subito dentro; potrei anche farlo, ma questa posizione mi piace, ed inoltre non voglio dargliela vinta e fare quello che dice lei. Le tocco un po’ la passera e lei inizia a fare una serie di urletti e gemiti falsissimi, tanto da risultare veramente ridicola. Mi scappa quasi da ridere, ma mi trattengo. Non mi trattengo invece dal venire nel preserva, aumentando il ritmo appena sento lo stimolo iniziale. Mentre ancora è lì che geme, io mi alzo e mi tolgo il condom. Le dico secco che ho fatto. Mi dice che non l’ho scopata. Rispondo con un sorriso che non importa, non ne vale la pena e io e lei siamo a posto così. Nel silenzio più totale, in un minuto mi vesto e mi faccio accompagnare alla porta. Sull’uscio le auguro buona fortuna per il suo lavoro, ne avrà bisogno.

Colpa mia, colpa mia: gli indizi c’erano tutti. 200 vero che fake non è sinonimo di inculata, ma qui si va oltre il fake: una rumena che ti vuol convincere che è orientale, significa che non si fa scrupoli ad insultare la tua intelligenza; quindi figuriamoci se poi ha problemi a rifiutarti un servizio che un minuto prima ti ha promesso. E quindi, cosa mi rimane da fare? Restituire pan per focaccia informando tutti di quanto mi è capitato ed avvisando potenziali avventori di cosa troveranno oltre la porta. Questo non mi restituirà i 70 ; come bruciati. Ma se anche solo uno che come me è stato obnubilato dalle foto dirotterà la propria scelta verso un’altra pulzella, dopo aver letto la mia recensione, le avrò fatto perdere a lei 70 (in realtà spero che questa rece gliene faccia perdere molti di più. E allora giustizia è fatta, almeno in parte.
C e n s o r e d