Non c’erano recensioni su questa ragazza. Poi scoprirò perché: ha iniziato da pochi mesi questo lavoro (Callaghan, se con i tuoi potenti mezzi riuscissi a verificare che non e’ così, ci sarebbe da rimanere sconcertati….). L’avanscoperta comporta sempre rischi. Ma, penso, l’ultima avanscoperta mi è andata bene: ancora ripenso agli insuperabili soffoconi di Milana. La fortuna aiuta gli audaci, no? E poi, se ieri e l’altro ieri la ragazza era overbookkata, ci sarà un motivo, ti pare? E invece e' stato un missile! Come non me ne capitava da un sacco di tempo.
Arrivo puntuale all’hotel (che poi e' lo stesso di quello di Giselle, vicino fermata metro "Manzoni". Già l’sms di indicazione del room number mi fa intuire che c’e’ qualcosa di diverso dal solito, perché mi viene specificato il nome reale della ragazza, segno che bisogna lasciare il documento d’identità alla reception e dichiarare chi si va a trovare. Però ho lasciato tante volte il documento alla reception, figuriamoci se può rappresentare un problema lasciarlo e dichiarare chi si va a trovare…?!
Entro nell’hotel e l’addetto alla reception mi chiama e mi invita a presentarmi. Lo faccio, e cioè dichiaro che devo andare a trovare la ragazza di nome “xxx” e mi appresto a prendere un documento da lasciare. No, dottore, non può passare. Gli chiedo il perché, e lui mi dice che non e’ possibile e che anzi avevano già chiamato la polizia. Mentre continuo ad interloquire per qualche minuto spiegandogli che non ci dovrebbero essere questo tipo di problemi specialmente in un hotel a 4 stelle, interviene un altro addetto, forse un suo superiore, che mi spiega che l’hotel sa cosa fa la ragazza e la direzione non vuole che si svolga quel tipo di attività nell’hotel. Ok, di fronte a tanta resistenza (sarò rimasto a discutere 5 minuti), non mi resta che uscire. Invio un sms all’agenzia spiegandole quel che e' accaduto e chiedendole di far scendere la ragazza. Se e' una bella gnocca, penso, me la porterò a casa. Dopo 15 minuti scende la ragazza ed effettivamente e' una bella figa: più o meno quella delle foto. Decido allora di portarmela a casa, che dista una decina di minuti a piedi. Conversando mentre camminiamo, spero, cercherò di instaurare un buon feeling. Ma de che? Non parla una-parola-una-d’inglese. Per qualunque cosa ci vuole il traduttore.
Arrivati a casa la faccio accomodare, le offro da bere e le verso l’obolo. Le dò 4VU, credendo che non possa essere considerato outcall un problema di albergo della ragazza al quale cerco di mettere io una toppa, ma lei me ne chiede 250: le verso l’ulteriore danno provando a dirle che non dovrebbe esserle dovuto, ma tanto in inglese non capisce una mazza. E quindi e' fiato sprecato (o forse no perché ovviamente la ragazza non e' sprovveduta). Le dò qualche asciugamano per la doccia, che lei va a farsi, mentre vado a sistemare la camera da letto con un lenzuolo e federe pulite. Poi e' la volta della mia breve doccia. La trovo in camera nuda ed effettivamente e’ un bel vedere. Provo a baciarla, ma per farle tirare fuori la lingua ci vuole il traduttore, dopodiché ne tira fuori solo un pezzettino. Ma e’ anche meglio perché non ha l’alito che da un viso angelico come il suo uno – chissà perché -si aspetterebbe. Le chiedo, si fa per dire, il bbj, e lei lo pratica come neppure una ragazzina al suo terzo pompino farebbe: una tragedia! Dopo un po’ mi dice: sex? E per forza, penso io, se andiamo avanti così mi si ammoscia. Figa di legno e quindi, come giustamente scriveva qui qualcuno, da prendere in missionaria. E aggiungo io, anche molto lentamente. E’ un bel vedere quel viso, dopo un po’ però mi rompo le palle e decido di capitolarle dentro. Nell’intermezzo con la seconda ripresa, col traduttore dello smartphone, cerco di capire da quanto ha iniziato questo lavoro: lei mi dice due mesi. E il dato e’ credibile visto che dimostra di essere impacciata in tutto. Alla seconda ripresa, le ridò il fratello da prendere in bocca. Ma e’ veramente impedita. Col traduttore le chiedo di usare anche la lingua: ok, mi risponde. E non la usa. Evidentemente non ha capito un cazzo. Gommato con difficoltà (e’ impacciata anche nel mettere il condom), la prendo in diverse posizioni. Finalmente scopro che sa fare qualcosa: balla bene a smorza candela. Dopo una ventina di minuti di pompaggio complessivo, decido di venirle sul corpo: mi tolgo il preservativo, e le chiedo di masturbarmi sulle sue tette: toh, ecco che escono fuori le prime dueparole d’inglese dalla sua bocca: “no finish” indicandomi la bocca. &ldquoon’t worry”, le dico, ma tanto non capisce neppure quello. Capitolato sul suo corpo, lei si fa la doccia, ci rivestiamo entrambi e la riaccompagno all’hotel. Mentre camminiamo insieme verso l’hotel, mi chiede (a gesti, che ve lo dico a fare?) se le faccio qualche foto con alle spalle i monumenti della capitale che incontriamo strada facendo.
Morale della favola: per la legge dei numeri, dopo 10-15 incontri andati bene, un missile con una ragazza non recensita ci può stare. E mi farà anche bene il missile: avevo deciso di smettere per un po’ l’attività di trombamento a pagamento, sia per questioni di alleggerimento di conto corrente, sia, e soprattutto, per diminuzione della giusta emozione che l’assuefazione alle escort comporta. La notizia di un incidente stradale che si e’ portato via una persona che conoscevo mi ha fatto cambiare idea negli ultimi due-tre giorni. Con questo missile che mi ha riportato con i piedi per terra, non ho più scuse per cercare di prendermi la giusta pausa.
NOME ESCORT: Evgenia
AGENZIA: EOI
CITTA' DELL'INCONTRO: Roma, outcall
LINK: http://www.escortofitaly.co…
NAZIONALITA': russa
ETA': 23
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 90%
DESCRIZIONE FISICA: Sotto gli 1,70, occhi blu, capelli biondi (non naturali), seno naturale, bel culo, non longilinea ma con la giusta carne al posto giusto
SERVIZI USUFRUITI: FK (?), BBJ, COB, RAI1
RATE RICHIESTO: 5VU
RATE CONCORDATO: 5VU
DURATA DELL'INCONTRO: un'ora abbondante
ATTITUDINE: indefinibile
REPERIBILITA': prenotazione con agenzia con un’ora di anticipo; blocco totale alla reception e dunque outcall
INGLESE: inesistente
Arrivo puntuale all’hotel (che poi e' lo stesso di quello di Giselle, vicino fermata metro "Manzoni". Già l’sms di indicazione del room number mi fa intuire che c’e’ qualcosa di diverso dal solito, perché mi viene specificato il nome reale della ragazza, segno che bisogna lasciare il documento d’identità alla reception e dichiarare chi si va a trovare. Però ho lasciato tante volte il documento alla reception, figuriamoci se può rappresentare un problema lasciarlo e dichiarare chi si va a trovare…?!
Entro nell’hotel e l’addetto alla reception mi chiama e mi invita a presentarmi. Lo faccio, e cioè dichiaro che devo andare a trovare la ragazza di nome “xxx” e mi appresto a prendere un documento da lasciare. No, dottore, non può passare. Gli chiedo il perché, e lui mi dice che non e’ possibile e che anzi avevano già chiamato la polizia. Mentre continuo ad interloquire per qualche minuto spiegandogli che non ci dovrebbero essere questo tipo di problemi specialmente in un hotel a 4 stelle, interviene un altro addetto, forse un suo superiore, che mi spiega che l’hotel sa cosa fa la ragazza e la direzione non vuole che si svolga quel tipo di attività nell’hotel. Ok, di fronte a tanta resistenza (sarò rimasto a discutere 5 minuti), non mi resta che uscire. Invio un sms all’agenzia spiegandole quel che e' accaduto e chiedendole di far scendere la ragazza. Se e' una bella gnocca, penso, me la porterò a casa. Dopo 15 minuti scende la ragazza ed effettivamente e' una bella figa: più o meno quella delle foto. Decido allora di portarmela a casa, che dista una decina di minuti a piedi. Conversando mentre camminiamo, spero, cercherò di instaurare un buon feeling. Ma de che? Non parla una-parola-una-d’inglese. Per qualunque cosa ci vuole il traduttore.
Arrivati a casa la faccio accomodare, le offro da bere e le verso l’obolo. Le dò 4VU, credendo che non possa essere considerato outcall un problema di albergo della ragazza al quale cerco di mettere io una toppa, ma lei me ne chiede 250: le verso l’ulteriore danno provando a dirle che non dovrebbe esserle dovuto, ma tanto in inglese non capisce una mazza. E quindi e' fiato sprecato (o forse no perché ovviamente la ragazza non e' sprovveduta). Le dò qualche asciugamano per la doccia, che lei va a farsi, mentre vado a sistemare la camera da letto con un lenzuolo e federe pulite. Poi e' la volta della mia breve doccia. La trovo in camera nuda ed effettivamente e’ un bel vedere. Provo a baciarla, ma per farle tirare fuori la lingua ci vuole il traduttore, dopodiché ne tira fuori solo un pezzettino. Ma e’ anche meglio perché non ha l’alito che da un viso angelico come il suo uno – chissà perché -si aspetterebbe. Le chiedo, si fa per dire, il bbj, e lei lo pratica come neppure una ragazzina al suo terzo pompino farebbe: una tragedia! Dopo un po’ mi dice: sex? E per forza, penso io, se andiamo avanti così mi si ammoscia. Figa di legno e quindi, come giustamente scriveva qui qualcuno, da prendere in missionaria. E aggiungo io, anche molto lentamente. E’ un bel vedere quel viso, dopo un po’ però mi rompo le palle e decido di capitolarle dentro. Nell’intermezzo con la seconda ripresa, col traduttore dello smartphone, cerco di capire da quanto ha iniziato questo lavoro: lei mi dice due mesi. E il dato e’ credibile visto che dimostra di essere impacciata in tutto. Alla seconda ripresa, le ridò il fratello da prendere in bocca. Ma e’ veramente impedita. Col traduttore le chiedo di usare anche la lingua: ok, mi risponde. E non la usa. Evidentemente non ha capito un cazzo. Gommato con difficoltà (e’ impacciata anche nel mettere il condom), la prendo in diverse posizioni. Finalmente scopro che sa fare qualcosa: balla bene a smorza candela. Dopo una ventina di minuti di pompaggio complessivo, decido di venirle sul corpo: mi tolgo il preservativo, e le chiedo di masturbarmi sulle sue tette: toh, ecco che escono fuori le prime dueparole d’inglese dalla sua bocca: “no finish” indicandomi la bocca. &ldquoon’t worry”, le dico, ma tanto non capisce neppure quello. Capitolato sul suo corpo, lei si fa la doccia, ci rivestiamo entrambi e la riaccompagno all’hotel. Mentre camminiamo insieme verso l’hotel, mi chiede (a gesti, che ve lo dico a fare?) se le faccio qualche foto con alle spalle i monumenti della capitale che incontriamo strada facendo.
Morale della favola: per la legge dei numeri, dopo 10-15 incontri andati bene, un missile con una ragazza non recensita ci può stare. E mi farà anche bene il missile: avevo deciso di smettere per un po’ l’attività di trombamento a pagamento, sia per questioni di alleggerimento di conto corrente, sia, e soprattutto, per diminuzione della giusta emozione che l’assuefazione alle escort comporta. La notizia di un incidente stradale che si e’ portato via una persona che conoscevo mi ha fatto cambiare idea negli ultimi due-tre giorni. Con questo missile che mi ha riportato con i piedi per terra, non ho più scuse per cercare di prendermi la giusta pausa.
NOME ESCORT: Evgenia
AGENZIA: EOI
CITTA' DELL'INCONTRO: Roma, outcall
LINK: http://www.escortofitaly.co…
NAZIONALITA': russa
ETA': 23
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: 90%
DESCRIZIONE FISICA: Sotto gli 1,70, occhi blu, capelli biondi (non naturali), seno naturale, bel culo, non longilinea ma con la giusta carne al posto giusto
SERVIZI USUFRUITI: FK (?), BBJ, COB, RAI1
RATE RICHIESTO: 5VU
RATE CONCORDATO: 5VU
DURATA DELL'INCONTRO: un'ora abbondante
ATTITUDINE: indefinibile
REPERIBILITA': prenotazione con agenzia con un’ora di anticipo; blocco totale alla reception e dunque outcall
INGLESE: inesistente